Salve,
vi contatto poiché ho una sorella che a causa di una lesione al nervo trigemino è da anni sotto massivo dosaggio di Ansiolitici e Antidolorifici.
Il problema è che a distanza di anni sembra che ci siano dei problemi psicologici, nello specifico non sembra più in grado di riconoscere problemi seri da stupidaggini, è come se vivesse in un mondo con priorità totalmente sfalsate.
Come ultimo esempio è andata a vivere da sola senza avere i mezzi economici per sostenersi e non capisce che la cosa è grave, sopratutto nella sua condizione.
Ho provato più volte a dirle di avvalersi di uno psicologo ma non vuole e non so come poter fare. C'è un modo per chiedere una perizia per un soggetto non consenziente?
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30 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Andrea,
se sua sorella non ha i mezzi economici per mantenersi nella nuova situazione, ben presto si accorgerà di aver fatto il passo più lungo della gamba e farà marcia indietro.
A volte è necessario farsi un pò male per capire di aver fatto una scelta sbagliata.
Quello può essere il momento più adatto in cui lei, da fratello, può dare qualche supporto e qualche consiglio con maggiore probabilità di essere ascoltato e apprezzato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
1 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Andrea,
una perizia psicologica senza il consenso del paziente può essere richiesta da una struttura sanitaria in caso, ad esempio, di interidzione del soggetto. Le consiglio di rivolgersi allo psichiatra che sta seguendo sua sorella; sicuramente saprà indirizzarla al meglio.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione
30 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Andrea,
ha mai provato a parlarne con lo stesso medico che le ha prescritto gli ansiolitici? E' possibile che, se indirizzata da lui per ragioni mediche, anche solo per un controllo, prenda familiarità con l'idea di andare dallo psicologo. Ovviamente, solo lei stessa potrà decidere se continuare il percorso di psicoterapia, ma spesso ciò che è difficile è proprio "rompere il ghiaccio" con questa figura professionale.
Per approfondimenti non esiti a contattarmi.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Albano
30 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Andrea,
comprendo la preoccupazione per sua sorella, ma se sono salve la sua capacità di intendere e volere e non manifesta comportamenti pericolosi, non ci sono le basi per un intervento di forza. Una comunicazione accogliente ed assertiva può forse ridurre le difese di sua sorella ed aiutarla a comprendere la necessità di un aiuto.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga