Sento il bisogno di parlare del mio problema anche se forse questo non sarà il modo più giusto e diretto. Mi rendo conto che non sto bene con me stessa e questo si ripercuote sugli altri. Da quest'estate ho iniziato a sentirmi "svogliata" e a dormire molto spesso per tutto il giorno..attribuendo la mia stanchezza al fatto di fare le ore piccole la sera..ma anche con l'inizio dell'università e durante tutto l'inverno ho continuato ad alternare momenti così a momenti di grande vitalità! Sono una persona estremamente vitale pratico sport e ho una vita intensa e quell'apatia mi stupiva e mi stupisce. Inizio a sentirmi indietro, non al passo con le cose che dovrei fare e per non pensarci continuo a dormire. Tutta la mia voglia di fare convoglia nel rapporto con il mio fidanzato che dura da tre anni! L'unico problema è legato alla vita sessuale che è sempre stata perfetta, ma in concomitanza con questo periodo non ho molto desiderio e quando lui tenta un approccio, vado in ansia e mi blocco o mi innervosisco, rifiutandolo. La cosa ha creato dei litigi, abbiamo poi a lungo chiacchierato e mi sono sentita capita ma non riesco a risolvere questi problemi. Mi sento in colpa e vorrei tornare quella di prima sotto entramvi i punti vista. Credo che i due problemi siano in qualche modo collegati.
Vi ringrazio pet l'ascolto e i consigli. Eleonora
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6 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Eleonora
credo che lei stia attraversando una fase di cambiamento in cui tentano di esprimersi bisogni diversi e più interiori.
lei interpreta come modello di perfezione il suo stato e attitudine di vita che aveva prima della crisi sentendolo come ideale e corrispondente a lei.
A me sembra invece che forse lei non fosse proprio "centrata" in se stessa ma in un modello che le piacesse idealmente e che, fino ad un certo punto, le è stato congeniale ma altre cose devono essere state trascurate.
Ora, in questo momento "oscuro" di sonno e apatia e di non voglia di sesso, credo, si stia facendo avanti un nuovo "spessore" una nuova profondità che le è del tutto sconosciuta e che sarà da scoprire e da accogliere.
Quiondi non si limiti ad essere triste in questa fase ma tenti di essere estremamente accogliente e curiosa di quanto sta succedendo. Si lasci guidare dall'inconscio, dal sonno e dai sogni, non si preoccupi della sessualità che ha perso "brillantezza" forse anche lì erano necessari dei cambiamenti.
Vedrei molto bene l'aiuto di uno Psicoterapeuta per aiutarla a conoscersi meglio in questo momento di cambiamento e di possibile avanzamento.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
5 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Eleonora,
l' apatia e la mancanza di desiderio sessuale (nonchè il senso di colpa) di cui parla sono certamente collegati tra loro e sono, con buone probabilità, segnali del fatto che qualcosa nella sua vita, al momento, non va. Sarebbe sicuramente utile cercare di comprendere da dove arriva questa mancanza di soddisfazione che si manifesta attraverso una scomoda apatia e darle una voce, un significato.
Potrebbe pensare di contattare un collega nella sua zona per intraprendere un percorso di conoscenza di se stessa.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
5 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Eleonora,
partendo dal quesito che lei pone può essere indubbiamente possibile che la mancanza di desiderio sessuale possa essere una delle modalità con le quali l'apatia che lei riporta di manifesta. Da questo suo intervento emergono buone capacità di osservazione, di riflessione oltre che la motivazione a cambiare una situazione per lei fonte di disagio. Queste sono risorse di cui è importante faccia tesoro, ma è altrettanto importante questa sua richiesta di aiuto...perchè da soli (seppur con molte risorse) è difficile affrontare in serenità periodi di crisi.
L'apatia è la punta dell'iceberg, è la forma che la sua psiche ha dato ad un disagio, una sofferenza psicologici. Per poter capire di cosa l'apatia che lei descrive è segno è fondamentale collocare il suo esordio nel tempo (è accaduto qualcosa in particolare in quel periodo?), descriverne l'andamento nel tempo (continua? fasi alterne? sempre con la stessa intensità? sempre con le stesse modalità di manifestazione? si associa a particolari avvenimenti? ecc.), capirne le conseguenze su di lei e su coloro che la circondano ed altro ancora. Per fare ciò è però necessaria la pianificazione di un percorso con un professionista. Solo dopo aver capito il significato del sintomo e su cosa si radica è possibile definire un intervento ad hoc.
Cordiali saluti
5 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Eleonora, lei appare molto precisa e consapevole di diverse cose, ma non di cosa le abbia provocate. Sa perché la cosa è strana? Perché di solito le persone così lucide come Lei sono le prime a fare ipotesi, a scovare o dare indizi o porsi dubbi sulle cause. Invece vedo che lei non fa ipotesi, non da indizi. Forse la spiegazione deve essere trovata non da sola, perché poi deve essere affrontata non da sola.
Forse c'è bisogno di un piccolo aiuto da parte di uno psicologo. Consideri questa eventualità. Dott.ssa Anna Patrizia Guarino
4 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Eleonora,
credo che lei aabbia una chiara visione di se stessa e una lucidità tale per cui è stata in grado di mettere mettere a fuoco brillantemente "ciò che non va". Le consiglio di intrapprendere un percorso di supporto psicologico per cercare di superare ancora le difficoltà che manifesta.Inoltre è importante poter escludere anche qualsiasi causa di tipo medica, motivo per cui le consiglio di recarsi dal suo medico di base.
4 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Eleonora,
se ha individuato un periodo preciso in cui sono iniziati i sintomi, probabilmente dovrebbe tornare con la mente al mese o ai mesi immediatamente precedenti per indagare se siano intervenuti cambiamenti o traumi o decisioni che abbiano scatenato la sintomatologia. Se da sola non le appare nulla, le consiglio comunque di consultare uno psicologo perché è nelle sue prerogative fare una diagnosi psicologica che risalga anche ai fattori scatenanti. Lo psicologo psicoterapeuta saprà poi impiantare anche un percorso terapeutico che venga a capo della sintomatologia. Cordiali saluti.
4 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentile Eleonora,
la sua capacità di comprensione di se stessa appare concreta e precisa, eppure non riesce a liberarsi dal torpore... Forse è giunto il momento di chiedere aiuto per poter elaborare il suo vissuto interiore e vedere se ci sono delle domande sottese in lei che premono verso una risposta. Potrebbe dipendere dalla sua età (non ci dice quanti anni ha) e dalle richieste di responsabilità che la sua fase di vita comporta, potrebbe dipendere da una fase cruciale nel suo rapporto di coppia... Ma tutte queste sono solo ipotesi che andrebbero vagliate in un incontro de visu con uno/a psicologo/a psicoterapeuta. Le suggerisco anche di farsi visitare dal suo medico di fiducia per escludere cause fisiche.
Si faccia coraggio e chieda aiuto
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma