Perché avete scelto psicologia?

Buonasera Anonimo, personalmente ho scelto Psicologia subito dopo una lezione, del mio professore di filosofia del liceo, su Freud. Prima di allora avevo anche il dubbio se fare o meno l'università (al limite, avendo fatto il Classico, ero orientato su Lettere). Mi ha colpito molto la visione umanistica (tra l'altro, col senno di poi, Freud non era così "umanista"...) della materia ed ho sentito subito una risonanza affettiva. Negli anni, poi, non solo mi piaceva sempre più ma, esponendomi come terapeuta, docente, supervisore, relatore, etc., ho visto che riuscivo a fare meglio piuttosto che peggio. E in questo contesto, fare male significa la possibilità concreta di rovinare la vita di alcune persone. Per questo sono sempre stato convinto che questo mestiere può essere svolto da molte meno persone di quelle che ci si laureano e specializzano.
Dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Gentile anonimo,
io personalmente ho scelto psicologia per il desiderio di aiutare persone in difficoltà, perché mi piace ascoltare e venire in contatto con persone diverse e con storie diverse. Mi piace arricchirmi come essere umano e come professionista sentendo le storie delle persone e mi piace sentirmi utile nell'aiutarle. L'ho scelta anche perché ho sempre pensato di essere portata per ascoltare, comunicare con sensibilità, mettermi nei panni degli altri.
Oltre a questo credo che in generale si scelga psicologia per varie ragioni, per vocazione, interesse, per necessità di approfondire e migliorare alcuni aspetti di se stessi e del rapporto con gli altri e con il mondo che ci circonda.

Cordiali saluti,

dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta

Gentile utente si sceglie una professione in base ad interessi personali, bisogni e propensioni personali.
Cordialmente
Dott.ssa Annalisa Caretti