Espongo qui un problema che mi assilla da quando ero bambina e che si è ripresentato ultimamente: mi ritrovo a pensare e a fantasticare su avvenimenti negativi che mi potrebbero accadere (ad esempio, possibili stupri sessuali, coinvolgimenti in risse con fratture, lividi ) non eccessivamente gravi, ma visibili e che destino l'attenzione di chi mi sta vicino. Il problema è che li desidero quasi. Trascorro ore del mio tempo a fantasticare su tutto questo e ad immaginare possibili reazioni degli altri.
Li desidero, desidero la loro apprensione e attenzione, ma se ci penso con lucidità non vorrei mai trovarmi nelle situazioni sopracitate. E inorridisco di fronte a questa voglia malsana.
Da bambina e da adolescente mi capitava di fingere di avere malanni o dolori particolari per attirare l'attenzione e per avvicinare le persone. Tutto ciò si è placato per molti anni durante l'università, periodo in cui ho sofferto di bulimia e depressione, per poi ripresentarsi ora a quasi 30 anni.
Non saprei come definirlo.
Può esistere un autolesionismo o masochismo "psicologico"?
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14 NOV 2017
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Buongiorno gentile Signorina,
al di là di etichette diagnostiche frutto di autodiagnosi, quello che scrive è chiaro: il suo bisogno di destare l'attenzione negli altri. E qui ci sarebbe da interrogare la sua infanzia e la sua adolescenza, se è stata una bambina amata, considerata, che riceveva la giusta attenzione affettiva. I problemi alimentari che ha avuto portano anch'essi a pensare che si sentiva trascurata affettivamente. Per poter elaborare i suoi vissuti e per poter superare la tendenza a drammatizzare dentro di lei per riuscire a trovare la modalità di diventare "visibile" per l'altro significativo, sarebbe importante un percorso di psicoterapia ad importazione analitico - esistenziale.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
15 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Selene, trovare etichette diagnostiche o spiegazioni razionali a quello che ti succede non serve a nulla. Quello che arriva forte ė il tuo grido disperato, che perö nessuno sembra sentire.....so molto poco di te, anche se sembra che ti sia mancato affetto e sostegno, e che adesso lo stai disperatamente cercando anche a costo di farti del male. Ė molto importante che trovi la forza di andare a fondo dentro te stessa per recuperare le tue risorse e una capacitá "autocurativa" che soddisfi il tuo bisogno di amore e accettazione. Trova un professionista che ti ispiri fiducia e pian piano parla con te stessa, avvicinati senza paura al tuo dolore e accoglilo. Sono sicura che questo grido disperato diventerá piano piano un canto di gioia. In bocca al lupo per la tua vita.
14 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Selene,
provo a rispondere alla sua ripsosta al di là della terminologia che lei utilizza perchè le sfumature cliniche di una situazione sono sempre troppo ampie. Comunque ciò che credo possa aiutarla a leggere la sua situazione sia il desiderio di attirare l'attenzione e nella sua fantasia ciò si lega a farsi male. Probabilmente questo avrà un significato sia nella sua storia personale, famigliare e relazionale ma in questo contesto non posso dirle di più non conoscendola. Quindi le dico che di certo questi pensieri anomali hanno un senso rispetto alla sua storia . Allo stesso tempo le dico anche che visti i trascorsi a cui accenna, la persistenza e la violenza di questi pensieri che in qualche modo la accompaganano da tantissimo tempo è importante che si rivolga ad uno psicoterapeuta in modo da poterli decifrare e riuscire ad incanalarli in un versnate sano e costruttivo. Un caro saluto
14 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, Selene.
Capisco che vogliavtrovare delle risposte al Suo Malessere; tuttavia, non credo che alcune etichette diagnostiche, soprattutto se autodiagnosticate, siano granché utili... trovo, invece, importante considerare un aspetto che sembra fare da filo rosso tra pensieri ed esperienze di vita, ossia il desiderio di essere vista, considerata e curata dagli altri e la modalità da Lei messa in atto o che fantastica per ottenere ciò. Questi aspetti centrali é bene che vadano approfonditi e compresi all’interno di un percorso psicoterapeutico. Le auguro di avere Lei quel tanto di desiderio di stare bene che Le consenta di chiamare un professionista con cui fare ciò...
Cordialmente
Dott.ssa Ilaria Gisondi
14 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Selene, io penso che forse lei si senta molto sola e farebbe di tutto per essere vista. Tutto questo è molto triste. Prima che diventino reali queste sue fantasie,le consiglio di parlarne con uno psicoterapeuta . Cordialmente dr di persio
