Focus e obiettivi
Buongiorno,
Sono una studentessa fuoricorso di 2 anni, quasi alla fine del percorso triennale. Ho una lentezza nell'apprendimento che mi porto dietro dalle superiori, anche se a quei tempi mi portava anche delle soddisfazioni. Certo, ho dovuto fare delle scelte, e per quanto faticosi siano stati i miei percorsi, non mi pento di aver sacrificato un po' di "libertà".
Però i miei genitori non concordano, mi vedono sempre a casa (anche se ogni tanto nel weekend esco), ed è come se la "sofferenza" che non provo io, la provano loro. é come se da una parte io cerco di evitare di fare la vittima perchè comunque sono scelte personali consapevoli, e alla fine sono loro che fanno le vittime, come se facessero fatica.
Sempre più, hanno la presunzione di voler sapere cosa sia meglio per me, quindi non condividono la mia volontà di continuare gli studi. Vogliono che lavori soltanto in modo da poter "vivere". Mi fa rabbia questo pensiero, perchè non sanno nemmeno cosa voglia dire vivere per me, sicuramente non passare la settimana a lavorare e ad uscire a partire dai 23 anni, questo è il loro vivere, che mi mette molta tristezza. Come si fa a chiedere ad una persona così giovane una cosa del genere, a quest'età vale la pena viaggiare, fare esperienze fuori, dare valore alla propria vita. Preferirei molto di più cercare di lavorare e nel mentre continuare gli studi, sicuramente vorrebbe dire limitare la vita sociale, ma preferisco questo piuttosto che condannarmi ad una vita di lavoro e uscite sin da ora.
Ma ho paura di finire per essere come loro, di usare i miei limiti come scusa. Ad esempio ammiro molto le persone che viaggiano da sole, fino adesso sono riuscita solo a vedere qualche posto in giornata e qualche giorno al mare, però sono tutte cose che loro non farebbero mai. Quindi magari per loro non ne vale la pena partire da soli.. e la mia preoccupazione è finire per credere a queste parole, e ad ogni mio desiderio rispondere che non ne vale la pena e che sia una fatica inutile.
Passerò la vita ad ammirare le persone che partono da sole, rendendomi conto che sono stata ferma o non ho avuto abbastanza volontà.
In attesa di un punto di vista
Grazie