Buonasera. Ieri sono stata dalla mia psicoterapeuta. Nel tragitto purtroppo ho trovato diverse strade chiuse e quindi sono arrivata con 15 minuti di ritardo, ma l’ho avvisata. Fatto sta che la seduta invece di durare 45 minuti è durata solo 30. Al solito orario mi ha fatto andare via. Già, in passato, giunti all’orario, anche se ero nel bel mezzo di una crisi di pianto concludeva la seduta ed era fià dinanzi la porta per salutarmi (ovviamente senza un contatto fisico) e spesso mi faceva uscire ancora con i lacrimoni. Ma ieri ci sono rimasta di un male. In un anno e mezzo non ho mai tardato, anzi sono sempre arrivata puntuale o in anticipo, poi per una volta che faccio tardi, lei si comporta così? Mi sono scusata appena arrivata e lei con tranquillità mi risponde che sono cose che possono succedere, mi dice di stare serena. E poi mi licenzia in quel modo? Neanche a dire che c’erano altri pazienti. Non c’era nessuno, né ha suonato nessuno. Mi sento tanto amareggiata e sento che qualcosa si è rotto. Ok l’essere fiscali, ma qui c’è di mezzo una persona. Non mi è piaciuta. Voi cosa ne pensate?
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24 NOV 2016
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Buonasera Hope, si ricordi che lo strumento terapeutico per eccellenza è il dialogo; dunque, così come ha parlato, con la collega, di eventi per lei importanti, altrettanto è la delusione rispetto al comportamento della terapeuta: Credo che, la stessa emozione la prova tutte (o gran parte) le volte che un altro significativo si comporta in modo per lei non previsto. Dunque, cerchi di astrarre e trovare dei collegamenti tra il come si è sentita in questa situazione ed in come si sente, in situazioni, simili ma in altri contesti relazionali. Tutto ciò che riesce (o riuscite, insieme alla collega) a rilevare in comune fra più situazioni è esattamente la coerenza di significato del suo comportamento e del suo mondo emotivo; e, dunque, è anche altamente informativo ed utile rispetto al lavoro clinico che state facendo. Più picchi emotivi emergono all'interno di una psicoterapia, maggiori sono le possibilità di comprensione e modulazione del proprio sentire. La invito, dunque, ad avere una lettura positiva di ciò che è successo, nel senso che quello che ha provato vi da tanto materiale su cui poter lavorare.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
25 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buona sera Hope, le ragioni del comportamento della Tua terapeuta sono varie. Ma fondamentalmente questa modalità appartiene ad una scuola di pensiero e di modello della relazione terapeutica caratteristica di molte scuole di psicoterapia. La durata della seduta e la stretta osservanza dell'orario di inizio e fine seduta sono inderogabili, secondo questa impostazione. Altre scuole ( e lo stesso Freud ) non sono così rigide. Anzi.
Tieni quindi conto del fatto che il comportamento della Tua terapeuta è coerente con la sua appartenenza ad una modalità operativa precisa e dietro la quale vi è, soprattutto oggi, un vivace dibattito. Quindi il primo suggerimento che Ti posso dare è di raccontare alla Tua terapeuta tutto il Tuo disappunto ed i sentimenti che hai vissuto in quell'occasione.
Se però senti che qualcosa, nella relazione di fiducia e di accoglienza che deve caratterizzare la relazione di aiuto psicoterapeutica, si è interrotto irreparabilmente, non ti resta che cercare un terapeuta che operi con una modalità che Tu senta più adatta a Te come persona, come dici.
Resto a Tua disposizione. Con molta cordialità. Dr. Marco Tartari, Asti
24 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Hope
una psicoterapia comporta delle regole da rispettare, anche se a volte non vengono comprese. Le regole hanno un senso e aiutano solo se si rispettano, al di là del singolo evento. Mi rendo conto che lei ci sia rimasta male; forse la sua psicoterapeuta poteva farle recuperare 5 minuti, ma lei deve considerare che spesso non è possibile farlo. Di solito si cerca di non far incontrare tra loro i pazienti (per questioni di privacy), quindi anche quei 5 min potevano essere troppi. Inoltre, il terapeuta potrebbe usare quei minuti liberi tra una seduta e l'altra per appuntare delle annotazioni che ritiene significative della seduta appena terminata (il nostro lavoro con voi non finisce quando andate via!).
Ad ogni modo, se questo episodio l'ha turbata così tanto le consiglio di parlarne apertamente con la sua psicoterapeuta: anche qui dietro si potrebbe celare una dinamica inconscia.
Cordialmente
24 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Hope,
l'unica persona in grado di spiegarle le ragioni che hanno motivato questo comportamento é la sua terapeuta.
Possono esserci numerosi motivi che possiamo solo ipotizzare in questa sede. Ad ogni modo é piuttosto condivisa la prassi di rispettare gli orari della seduta, anche per garantire ad ogni paziente il suo spazio.
Il mio invito é quello di confrontarsi con la sua terapeuta. É senz'altro la cosa piú utile da fare.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
24 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Hope,
comprendo la tua amarezza e la condivido pure.
Anche se è buona norma rispettare le regole del setting e considerando che in genere sei puntuale, se non vi è una ragione precisa anche a me sembra che la tua terapeuta abbia esagerato.
Ti consiglio di parlarne con lei esprimendo il tuo stato d'animo e ascoltando ciò che ti dirà.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Hope,
molti terapeuti hanno come prassi quella di cercare di evitare che due pazienti si incrocino, per una questione anche di privacy, pertanto anche se la persona dell'ora successiva non era ancora arrivata, puó darsi che sarebbe arrivata in studio poco dopo la tua uscita, per questo la terapeuta ha ritenuto opportuno congedarti rapidamente.
Se ritieni che con questo suo atteggiamento qualcosa si è rotto, ti suggerisco di parlarne con la tua terapeuta alla prossima seduta, credo che sia sicuramente utile chiarire questa cosa tra di voi, sia per te che per lei.
Ti auguro tutto il meglio.
Cordiali saluti,
dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Sustinente (MN) e Padova
