So che è un forum di psicologi, la mia domanda non è strettamente tecnica. Seguo una psicoterapia e la mia terapeuta mi ha consigliato una visita psichiatrica. Dopo 1 mese di terapia farmacologica (piuttosto blanda) senza alcun risultato, lo psichiatra mi ha detto che sono resistente al farmaco e che non avrebbe voluto provare altri farmaci. Premetto che ho sempre seguito scrupolosamente le indicazioni del dottore, non ho mai saltato un giorno di terapia, seguito le sue indicazioni sullo scalaggio, non bevuto alcool... La mia psy e lo psichiatra erano a conoscenza del mio scetticismo sugli psicofarmaci e a cui non credevo, ma comunque ho deciso di provarci pur rimanendo scettico. Ma gli antidepressivi o comunque gli psicofarmaci in generale, fanno effetto solamente se ci si crede? Io ho sempre letto che gli psicofarmaci non richiedono un comportamento attivo del paziente se non naturalmente quello di rispettare le indicazioni del medico. La mia psicologa sostiene il contrario. E allora hanno solamente un effetto placebo?
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23 MAR 2023
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Gentile Frankel89,
comprendo la sua preoccupazione e il suo scetticismo riguardo all'uso degli psicofarmaci. È importante chiarire che gli psicofarmaci, inclusi gli antidepressivi, sono farmaci sviluppati per agire su specifici meccanismi nel cervello e non si basano solamente sull'effetto placebo. Essi agiscono indipendentemente dalla convinzione del paziente, anche se l'atteggiamento del paziente può influenzare l'esperienza complessiva del trattamento.
Detto questo, è importante sottolineare che la risposta agli psicofarmaci può variare notevolmente tra gli individui e che non sempre è possibile prevedere come un paziente risponderà ad un determinato farmaco. In alcuni casi, potrebbe essere necessario provare diversi farmaci o combinazioni di farmaci prima di trovare il trattamento più adatto. La resistenza al trattamento farmacologico può essere un fenomeno complesso che può richiedere un approccio più personalizzato.
Un mese di cura potrebbe non essere sufficiente a stabilire se il farmaco è efficace soprattutto se si tratta di un antidepressivo. Lei non ci dice che cosa stesse assumendo quindi su questo punto, oltre che a concordare con i Colleghi che mi hanno preceduto, non posso esprimermi oltre.
Ci tengo però a chiarire un concetto, quello di farmaco resistenza: il fenomeno della farmaco-resistenza in psichiatria è dibattuto ma una delle definizioni prevalenti si riferisce alla situazione in cui un paziente non risponde in modo adeguato o non presenta miglioramenti significativi del quadro sintomatologico dopo aver seguito almeno due linee di trattamento con farmaci e per tempistiche appropriate. Alla luce di ciò, metterei in dubbio la reale consistenza di questa sua presunta farmaco-resistenza.
Se la sua terapeuta sostiene che il suo scetticismo riguardo agli psicofarmaci possa influenzare il risultato, potrebbe essere utile discutere ulteriormente con lei e con lo psichiatra in merito alle sue preoccupazioni e ai suoi dubbi.
Ricordi, inoltre, che la psicoterapia può essere un elemento fondamentale nella gestione dei disturbi mentali e può essere combinata con il trattamento farmacologico per migliorare gli esiti. Se non si sente a suo agio con l'approccio proposto dal suo attuale team di professionisti, potrebbe essere utile cercare una seconda opinione da un altro specialista.
In ogni caso, le consiglio di mantenere il dialogo aperto con i suoi terapeuti e di esprimere le sue preoccupazioni. La collaborazione e l'impegno congiunto sono fondamentali per raggiungere il benessere. Le auguro il meglio per il suo percorso terapeutico.
8 FEB 2022
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Gentile Frankel,
innanzitutto un solo mese di terapia farmacologica (scalaggio incluso!...) è un lasso di tempo troppo breve per registrare miglioramenti evidenti e stabili nelle psicopatologie per cui vi è l'indicazione.
Lei però non dice nulla sulla durata della sua psicoterapia ma sicuramente il miglioramento dovuto agli psicofarmaci, quando c'è, non è da attribuire ad un effetto placebo ma ai principi attivi in essi contenuti che agiscono a livello delle sinapsi neuroonali.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 FEB 2022
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Salve, gli psicofarmaci sono farmaci che agiscono a livello neuronale e hanno un principio attivi. Quindi non è placebo. Segui il suo psichiatra e si affidi alla terapia. Vedrà con il tempo che le servono come una stampella per lavorare nel suo percorso di psicoterapia.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra
8 FEB 2022
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Buongiorno,
Il farmaco fa effetto anche se uno è scettico.
Forse semplicemente lei è farmaco resistente.
Le consiglierei di rivolgersi e chiedere spiegazioni al suo psichiatra.
Cordiali saluti.
