Come reagire all'indifferenza dimostrata da una persona che ti dice di amartI?

Inviata da Valeria · 16 nov 2017 Terapia di coppia

Buonasera,
sono in un momento delicato della mia vita, mi sento molto fragile, insicura e bisognsa di un parere esperto.
Lo scorso anno mi frequentavo con un ragazzo della mia età (30 anni), una persona con la quale stavo benissimo, ci completavamo a vicenda, vivevamo un rapporto molto equilibrato e sereno. Nessuno dei due dipendeva dall'altro, ma eravamo felici quando riuscivamo a condividere qualcosa assieme, anche del semplice tempo. La nostra relazione non è mai potuta decollare totalmente perchè entrambi eravamo frenati dal fatto che lui sarebbe partito per il Canada per un lavoro che lo avrebbe trattenuto per un periodo indeterminato. Non è stato facile vivere con questa consapevolezza, ma ci abbiamo provato, abbiamo voluto vivere il presente senza pensare al futuro. In questa situazione mi sono molto trattenuta nell'esprimere i miei sentimenti più profondi che stavano nascendo in me (alla fine mi sono innamorata), non volevo aumentare la confusione mentale nel ragazzo che stavo conoscendo ( lui mi diceva che forse aveva sbagliato a prendere la decisione di andare in Canada). Mi sono trattenuta perchè desideravo che qualsiasi sua decisione non fosse il frutto di una compassione nei miei confronti. Un paio di settimane prima della partenza mi dice di essersi innamorato di me e di considerarmi l'unica persona per la quale potrebbe rinunciare al Canada o per la quale ritornare in patria dopo qualche mese di esperienza estera. Ai primi di febbraio di quest'anno, dopo un anno di frequentazione, lui parte promettendomi che si sarebbe fatto sentire e che non avrebbe voluto perdermi. Ha anche aggiunto, però, che mi avrebbe compresa se non fossi riuscita a sopportare questa situazione e che qui in Italia non avei dovuto aspettarlo perchè non sapeva cosa lo attendeva oltre oceano. Trascorse tre settimane dalla sua partenza duranti le quali ci sentivamo ogni giorno, ha iniziato a farsi sentire sempre meno e in maniera fredda e staccata, ma spesso mi diceva che mi pensava. A luglio il suo rientro in Italia per la laurea, ci siamo visti un po'di volte, anche in compagnia con gli amici, ed era evidente che non gli stavo indifferente, dimostrava "piccoli" atteggiamenti di attenzione e protezione nei miei confronti. Io ammetto di aver corrisposto solo in parte a questi gesti, ma solo per un senso di difesa, avevo paura di ricadere nelle sue braccia e di vivere di nuovo il distacco con sofferenza. Lui parte di nuovo dicendomi che non sapeva ancora cosa avrebbe voluto, se rimanere in Canada per un altro periodo o per il resto della vita e che comunque non voleva perdermi. Dopo la sua partenza mi ha solo dimostrato indifferenza, dicendomi che fatica a mantenere i contatti con l'Italia (parenti e amici a cui è molto legato), però ogni tanto avrebbe piacere sentirmi. Mi ha inoltre confidato che il suo futuro lo vede lì (dopo sei mesi di Canada si può prendere una decisione così importante? Un mese prima era confuso...). Gli ho scritto una lettera in cui ho spiegato come mi sono sentita in quasi mesi di lontananza fisica e umana (mi ha trattata come un'estranea dal momento della sua prima partenza), è una lettera in cui faccio emergere anche tutte le cose belle vissute assieme e le sensazioni positive che ho incotrato. Gli ho anche scritto che se avessimo parlato più chiaramente avrei potuto pensare di raggiungerlo in Canada, inizialmente per un periodo limitato (un paio di mesi) per poi decidere assieme come proseguire la storia. Tutto ciò è accaduto un paio di mesi fa, lui mi ha risposto dicendomi che ha avuto molto piacere ricevere la mia email e che avrei dovuto dargli un po'di tempo per rispondere. Ad oggi ancora nulla.... Ciò che mi fa stare davvero male (anche fisicamente) è l'indifferenza che mi sta dimostrando, mi sento molto inconsiderata e da lui non me lo sarei mai aspettato (persona molto sensibile, educata, premurosa non solo con me, ma anche con la famiglia e con gli amici). Ps. Varie volte ho provato ad accennargli di rimanere in buoni rapporti, ma di chiudere i contatti, non ha senso rimanere amici dopo un rapporto sentimentale terminato non per mia volontà. Lui non è d'accordo oppure mi dice che questa decisione la dovrei prendere io. Come posso reagire a tale insensibilità? Mi sta logorando l'indifferenza che mi sta dimostrando e non riesco a trovare una ragione.

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Miglior risposta 17 NOV 2017

Cara Velaria, immagino che questo ragazzo sia confuso, ha affrontato un cambiamento importante. Tuttavia, si mostra ambivalente con lei dando attenzione e togliendola dando a lei la scelta di mantenere i rapporti o meno. Comprensibile che lei si senta spiazzata e triste. Lui però evidentemente è "lontano" da lei sia fisicamente ma, soprattutto, emotivamente. L'idea di chiudere i rapporti, almeno per adesso, può essere un modo per lasciarsi alle spalle il vissuto ti tristezza che questa storia le ha lasciato. Il rischio, infatti, è che si metta in posizione di "attesa"nella speranza che qualcosa si muova...con il rischio che possa non smuoversi nulla. Un caro saluto.

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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