Chiudere i rapporti col proprio papà.

Inviata da Elena Vecchi · 8 dic 2020

Buonasera , sono una ragazza ,ho 20 anni e sono figlia di genitori separati da esattamente 4 anni. Come ben potete capire ho attraversato il momento del divorzio durante l’adolescenza e questo mi ha distrutto psicologicamente in quegli anni. Ho passato letteralmente anni d’inferno ,ero depressa , ma non me ne rendevo conto.
Il rapporto con mio papà non è mai stato dei migliori in questi ultimi quattro anni, anzi posso dire che non c’è proprio stato, da parte sua non c’erano attenzioni di nessun tipo , a qualsiasi mia richiesta di fare qualcosa insieme ,di condividere dei momenti insieme ,la risposta era sempre “no perché non ho voglia” , “ no perché vado via con i miei amici “...etc etc etc...se non fosse stato per mia mamma non sarei nemmeno riuscita a proseguire gli studi fino alla quinta superiore , per mio papà dovevo smetterla di studiare e a detta sua “perdere tempo” e andare a lavorare. Mi ha sempre trattata male , mi sono sempre sentita sbagliata , mi sentivo in colpa per non so nemmeno cosa ,però ci vivevo insieme e ancora non avevo il coraggio di andarmene da mia mamma , e poi avevo paura potesse arrabbiarsi se fossi andata da lei. Ho resistito , ho provato di tutto , ma lui ha continuato a trovare sempre un modo per dirmi che qualsiasi cosa facessi non andava bene. La situazione attuale è questa , essendo maggiorenne ora , ho deciso di andarmene perché credo sia arrivato il momento di tagliare i ponti, perché non posso impedire alla mia vita di andare avanti, voglio smettere di soffrire , di avere attacchi di panico e di avere paura di una persona che non mi vuole bene.
Mio papà mi ha trattata male fino a che non ho iniziato a lavorare da quel momento è improvvisamente diventato “simpatico e carino” con me. E qualsiasi persona probabilmente avrebbe detto “okay meglio così.” Ma essendo una persona che pensa molto ,che ragiona sulle cose , mi sono resa conto che il vero problema è questo, che io ho iniziato a lavorare e lui che fa ? Mi tratta bene e dopo qualche mese ,inizia a chiedermi dei soldi ,per poi aumentare ( premessa: mio papà fa un lavoro in cui il guadagno è più che ottimo. Problema ? È estremamente tirchio , esempio : papà mi dai due euro per un gelato? Ma non puoi chiedere a tua madre? E mia madre non abita con noi ma a 30 km da dove abitavo con lui, piccolo esempio ma ne avrei milioni anche molto peggio)
Lui oltre a non aver mai contribuito alle spese per me , non ha mai avuto atteggiamenti affettuosi nei miei confronti , MAI.
Il mio ragionamento è stato quindi questo , che lui ha bisogno di me per i soldi . Perciò l’ho messo alla prova , e ho detto “vado a vivere da mamma ,per un po”; la sua unica preoccupazione è stata questa “avevo bisogno di te in questo periodo per un supporto economico , per me sei eliminata dalla mia vita”. Aggiungo anche che lui voleva obbligarmi a chiudere i rapporti con mia mamma, cosa che ovviamente non ho fatto perché credo che se il divorzio è tra di loro io non c’entro ed è giusto che io continui ad avere un buon rapporto con mia mamma.
Io sono allibita da tutto ciò , ma sinceramente l’unica cosa che posso dire è di essere orgogliosa di me stessa , perché ho saputo gestire una situazione più grande di me e sono riuscita a uscire da una gabba, ma questo è il mio parere e vorrei il vostro. Vorrei dei pareri esterni. Grazie in anticipo

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Miglior risposta 9 DIC 2020

Cara Elena, quello che ha vissuto ha certamente lasciato in Lei dei solchi, solchi che devono essere, in qualche modo, riparati, per dare a se stessa la possibilità di trovare la Sua serenità e il Suo benessere. Certo, è stata molto forte a svincolarsi da una situazione che Le causa tanta sofferenza, ma probabilmente restano in Lei gli strascichi di un rapporto disfunzionale e sofferente per Lei.
Un lavoro psicologico su se stessa, un lavoro di elaborazione dei Suoi vissuti e delle Sue emozioni, Le permetterebbe di "mettersi al riparo" dal messere che ha provato e che può provare rispetto agli eventi passati e rispetto al rapporto con la figura paterna, dando un significato e rispondendo positivamente alla sofferenza, modificandola, anche questa, in forza, attraverso la resilienza.
Le auguro tanta buona fortuna e tranquillità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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19 DIC 2020

Ciao Elena, è esattamente come hai spiegato bene tu. Sei una ragazza svelta, sveglia. Hai sofferto molto per la separazione dei tuoi genitori ma ti sei ripresa e sei andata avanti grazie alle tue risorse ed alle figure di riferimento come tua mamma. Sei riuscita a prendere le distanze anche dal papà quando hai compreso che puntava molto al tuo guadagno, per proteggere te stessa e ciò che è tuo.
Un saluto affettuoso, dott.ssa Antonella Ricci

Dott.ssa Antonella Ricci Psicologo a Tivoli

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9 DIC 2020

Buongiorno, mi dispiace per ciò che ha affrontato nella fase più delicata della vita, ma devo dire che è stata molto brava e fa bene ad essere orgogliosa di lei stessa perché non si è fatta coinvolgere nelle dinamiche tra i suoi genitori, nonostante la pressione da parte di suo padre di schierarsi contro sua madre. Ha detto bene, il divorzio è stato tra loro e ha affrontato la situazione in maniera molto matura. Non si senta in colpa se ha deciso di passare più tempo con sua madre. Inoltre, a 20 anni si è creata la propria indipendenza economica quindi complimenti.
Dalle sue parole mi sembra che vuole il "consenso" da qualcuno per dirle "ha fatto bene ad andare da sua madre", ma quello che le posso dire è che deve fare ciò che la fa stare bene e può provare a spiegare a suo padre le motivazioni che l'hanno portata lì e non intendo le motivazioni economiche, ma tutto quello che c'è stato prima perché penso che questa scelta l'abbia maturata già da tempo e solo ora l'ha messa in atto.
Resto a disposizione,
dott.ssa Antonella Bascià

Dott.ssa Antonella Bascià Psicologo a Milano

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