Cacciata dalla psicoterapeuta
Buongiorno, dopo due sedute sono stata invitata ad uscire dalla porta, e non tornare più. Non è la prima volta che ci provo, sia nel privato, che nel pubblico, e vengo sempre cacciata via. Non mi hanno mai detto che disturbo avrei, oltretutto. Onestamente non mi piace l'approccio aggressivo che hanno sempre avuto con me: sparare diagnosi a caso, solo guardandomi in faccia. Solo osservandomi, hanno sostenuto che io soffrissi di sociofobia, o attacchi di panico; o disturbi depressivi ansiosi. Ora, ma che accidenti??? Io non ho niente di tutto ciò, e magari se chiedevano, la risposta gli veniva data. Non sono per niente socio fobica( basterebbe chiedere a fidanzato e amici e famiglia) Forse ho la faccia rincoglionita....mah. Poi mi parlano, e mi dicono: ah ma lei non è socio fobica, e non ha nemmeno tutta questa ansia....ma dai!! Allora, io non sono una stupida: ho molte lauree, e di psicologia mi intendo: e so benissimo che cosa ho! Io ho detto che ho problemi relazionali, e un leggero stato d'ansia. Quando dico che ho problemi relazionali, non intendo dire che non ho amici, ma che spesso sto sulle scatole, e che questo non è nella mia testa( mio dio! Che cosa difficile...) sto sulle scatole perché parlo sempre di me stessa, e sono logorroica; manco di empatia( non sempre, ma in generale si) e perché sottolineo i miei pregi e successi...mi dicono che giudico e che sono bugiarda e manipolatrice. Allora, per chi mi conosce bene, dicono che sanno che sono una brava ragazza, ma chi interagisce superficialmente si incavola. Un po' di colpe le ho, perché in terapia ho mentito, ok... Forse me la sono tirata un po' ma alla fine, se non avevo problemi manco sarei andata lì: mica mi si può criticare. Io cercavo di dirgli che in effetti tendo ad isolarmi perché spesso sto meglio sola, perché mi stanco di stare con amici e fidanzato perché ci devo mettere troppo impegno e fatica, e ho bisogno di staccare un attimo spesso. Quindi succede che passo le giornate da sola in biblioteca a studiare; e che mi capiti di evitare di parlare con molte persone che ritengo stupide( moltissime) Ogni volta che tento una terapia si irritano e mi mandano via... Pure nel pubblico mi è successo. Ma è una cosa normale cacciare via così i pazienti? Ok che forse sarò molto irritante, e forse le mie bugie danno fastidio, ma un po' venirmi incontro? Se no lascio perdere, e cerco di regolarmi da sola, che forse faccio prima. Il problema è che ero preoccupata di perdermi troppo nelle mie fantasie( fantastico tutto il giorno, e mi danno della lunatica....spesso mi chiedo a cosa penso, o se sono offesa o arrabbiata), e di perdere interesse per gli altri con il passare del tempo( se non ricevo feedback positivi la tendenza ad isolarmi aumenta) Davvero non si può farmi una terapia, perché su di me non funzionerebbe, come mi hanno detto?