Buonasera,
Già che mi pongo determinate domande la dice lunga, un feedback comunque non farebbe male.
Ho 35 anni, sono in una relazione da un anno con una persona conosciuta online. Nonostante lei mi piaccia sento di far fatica ad amarla. Non riesco a provare un vero sentimento, mi sembra di non avere nulla da dare. Qualche volta mi è capitato di provare addirittura disinteresse nei suoi confronti, alternato a puri momenti di attrazione.
Litighiamo molto, anche per cose superficiali. Spesso degeneriamo solo per l'atteggiamento dell'altro. Sono arrivato più di una volta ad andarmene di casa.
Sembra che ogni nostra scelta abbia una frizione con quello che in realtà vorremmo fare o che comunque non ci sia la tipica leggerezza di una coppia innamorata. Non abbiamo nemmeno delle passioni in comune.
Non so veramente cosa mi stia succedendo, mi sento spesso un una bolla emotiva.
Con lei provo gelosia, mi piace e mi attiva sessualmente.
Stiamo pensando di andare a convivere ma francamente questa cosa mi terrorizza.
Nel passato ho avuto relazioni in cui spesso idealizzavo il mio partner, sono stato tradito, ho sofferto di attacchi di panico ed al contempo ho seguito per 3 anni un percorso di psicoterapia.
Esiste una condizione come la mia?
Scusate le frasi probabilmente sconnesse, ho molta confusione in questo momento.
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12 OTT 2022
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Buongiorno,
Probabilmente non avete la leggerezza di una coppia innamorata, perché non lo siete. E questo si collega al fatto che prova terrore di fronte a una ipotesi di convivenza. Cosa la tiene legato a questa donna? L’amore? Il sesso, dato che spesso parla di attrazione? Il fatto che non può accettare di non provare amore (per questa donna)?
12 OTT 2022
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Caro Emme, l'innamoramento è un processo "passivo" che sentiamo e percepiamo, ad un certo punto ci si accorge di essere innamorati in base alle sensazioni che si provano. Dunque non è possibile cercare di amare qualcuno, non nel senso letterale del termine per lo meno. Puoi solo constatare di non esserti innamorato e decidere di conseguenza le tue azioni. Non è una questione di patologia ma di attesa e ricerca.
12 OTT 2022
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Salve Emme, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
