Amore e dolore: antitetici, complementari o inscindibili?
Buonasera, scusate innanzitutto per la domanda criptica. Premetto di avere una storia particolarmente complicata, ma la farò breve: mia madre mi ha abbandonato all’età di tredici anni, e in seguito ovviamente le cose non sono andate splendidamente. A diciotto anni conosco un ragazzo, me ne innamoro follemente, ma dopo circa un anno lo lascio. Non volevo propriamente lasciarlo, volevo solo metterlo alla prova, per vedere se sarebbe tornato. Ho tirato troppo la corda. Dopo quest’esperienza dolorosa, ho giurato a me stessa che mai mi sarei fidanzata nuovamente. Circa un anno fa, invece, conosco un ragazzo in vacanza in Sicilia. Sembrava perfetto. Iniziamo una relazione (anche se a distanza molto partecipata, ci chiamavamo molte volte al giorno e ci vedevamo almeno una volta al mese anche per un periodo di una o due settimane). Io sento che in qualche modo, ha saputo guarire tutte le ferite del passato. Fino a quando, un mese fa, scopro dei messaggi con altre due persone. In particolare con una ragazza alla quale (poco prima di fidanzarsi con me) chiedeva se avrebbe avuto intenzioni sessuali nei suoi confronti. Ha insistito parecchio, persino dopo il tentennamento della ragazza di fronte al fatto che fosse quasi fidanzato. La seconda, risalente a tre mesi fa, una donna con cui aveva già avuto dei trascorsi. Le ha scritto di essere “fidanzato, a tratti”. Ho deciso di parlargli chiaramente, di rimproverarlo per questa mancanza di rispetto che non pensavo di riuscire a sopportare, ma lui è scoppiato a piangere, ha avuto un attacco di panico, mi ha supplicato di ascoltarlo perché era sicuro che fossi l’amore della sua vita. Ha giustificato il gesto come mancanza di fiducia in se stesso, insicurezza, sentirsi sempre secondo al mio storico ex. Ho deciso di dargli una seconda possibilità. Io, però, non riesco proprio a togliermi dalla testa quei messaggi. Sono molto legata a lui, e ammetto che è davvero un partner eccellente sotto moltissimi aspetti. Ma questa macchia mi ossessiona: prima ero una persona spensierata, gli lasciavo moltissima libertà, per niente gelosa… ora, invece, le preoccupazioni mi mangiano viva. Cosa dovrei fare? Lasciarlo definitivamente? Penso continuamente “se ha fatto questo dopo nemmeno un anno di relazione, cosa farà tra dieci anni”? Grazie infinite se avete letto fino a qui, grazie se vorrete rispondermi.