Alcolismo, una malattia della famiglia

Gli effetti drammatici dell'alcolismo riguardano l'intero gruppo famigliare: tutti i famigliari sono esposti alle catastrofiche conseguenze dell'alcolismo, tra malesseri fisici, psicologici.

5 FEB 2016 · Tempo di lettura: min.
Alcolismo, una malattia della famiglia

I dati che riguardano il problema dell'alcolismo sono estremamente drammatici e lo sono ancora di più se si considera questa malattia un fenomeno famigliare e sociale: infatti non solo soffre colui che abusa di alcool, ma è l'intera famiglia a soffrire, a manifestare una patologia fisica e psicologica dovuto all'abuso di alcool di un suo membro.

L'alcolismo è un problema sommerso che uccide 60 volte più dell'eroina: la persona che abusa di alcool e la sua famiglia tendono a negare a si stessi il problema, lo negano e lo nascondono per tanto tempo, per questo spesso non è riconoscibile e valutabile.

Si stima che 5 milioni di italiani abusino di alcool e 1/5 di loro siano alcolisti.

Ogni anno muoiono 30.000 persone per causa direttamente connesse all'alcol ed altrettante in modi indiretto: per esempio per guida in stato di ebbrezza, infortuni sul lavoro, suicidi e omicidi. Inoltre si stimano che circa 3.000 bambini all'anno nascono con sindrome feto alcolica.

Il 35% degli incidenti stradali siano connessi all'abuso di alcool; l'alcol è causa di oltre la metà degli omicidi, di 1/4 dei suicidi e di 1/5 degli infortuni sul lavoro.

Alcolismo e consumo responsabile

L'alcolista è colui che ha sviluppato una dipendenza dall'alcool, ossia usa la sostanza per affrontare la propria quotidianità, le proprie paure, per farsi coraggio nel relazionarsi con il modo famigliare e sociale; non può farne a meno, è convinto di poter controllarne l'assunzione, ma di fatto ne è vittima. Ci sono alcolisti che all'inizio della storia della dipendenza assumevano alcool solo il pomeriggio o la sera; arrivano con il passar del tempo ad assumere alcool fin dal primo mattino.

Il consumo responsabile di alcolici è un consumo moderato e consapevole, del tutto compatibile con la vita personale e sociale delle persone. Bere senza avere il controllo, bere nel momento sbagliato, nel luogo sbagliato e per motivazioni sbagliate significa invece bere in modo pericoloso perché maggiori saranno le possibilità che si possa sviluppare una dipendenza.

I costi economici e sociali per le aziende ospedaliere e private sono drammatici, si stima infatti che:

  • 8-10% dei ricoveri in ospedali siano correlati al bere;
  • 20- 30% dei costi sanitari siano dovuti a patologie legate all'alcol.

Le patologie organiche più gravi che possono colpire chi abusa di alcool sono: la cirrosi epatica, il tumore all'apparato digerente, malattie cardio-circolatorie, ipertensione e l'aggravamento dell'osteoporosi.

Le patologie psicologiche che possono colpire chi abusa di alcool sono: depressione, ansia, attacco di panico, disturbi alimentari, problemi nel sonno, difficoltà relazionali e sessuali, disagio lavorativo. Nei casi più gravi insorgono disturbi di ordine psichiatrico. I quadri clinici di questi pazienti sono assai complessi, con diversi disturbi di origine organica che si sovrappongono a patologie di natura psicologica. Disattenzione e mancanza di concentrazione, stanchezza e spossatezza comportano spesso assenze dal lavoro.

Si stima che circa 25 milioni di giornate lavorative vengano perse a causa di problemi alcool correlati.

Alcolismo una malattia della famiglia

Non solo chi abusa di alcool manifesta disagi e sviluppa disturbi organici e psicologici, ma l'intero gruppo famigliare può manifestare disagio e sviluppare un disturbo organico e psicologico solo per il fatto che un membro della famiglia abusa di alcool.

L'alcolismo è una malattia della famiglia: l'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l'alcolismo una malattia che colpisce l'intero gruppo famigliare.

Possono insorgere malattie fisiche di origine organica o psicologica nei bambini, resi più fragili e vulnerabili data la situazione famigliare.

In una famiglia in cui c'è un problema connesso all'uso di alcol spesso si modificano ruoli e funzioni: i figli si prendono cura emotivamente e fisicamente dei propri genitori, oppure si fanno partner del genitore. I bambini manifestano problemi scolastici e problemi comportamentali. Gli equilibri famigliari diventano complessi e fonte di sofferenza per tutti, recriminazione e sensi di colpa colpiscono tutti i membri della famiglia.

Può capitare che non ci si accorga che qualcuno stia male e che soffra di qualche disturbo.

Si comunica con difficoltà, con rabbia e rancore: emergono difficoltà relazionali e sessuali tra gli adulti, difficoltà di comunicazione e incomprensioni tra adulti e bambini. Non sempre si riesce a garantire la funzione di guida e di sostegno ai bambini da parte dei genitori presi dall'alcool o dalla cura e dalla preoccupazione di far smettere l'altro di bere.

I rimproveri e le colpe cadono nella maggior parte dei casi sul familiare accusato di bere che si sente così escluso e svalutato: la quotidianità diventa faticosa e pesante.

Spesso qualche membro della famiglia sviluppa un disturbo di tipo depressivo o ansia e panico.

Genitori distratti possono non accorgersi che i propri figli sono vittima di episodi di bullismo o sono loro stessi coinvolti come "carnefici" di atti di bullismo. Possono accadere episodi di violenza intra e extra famigliare di vario genere a causa della perdita di controllo e di protezione da parte di chi assume l'alcool o della risposta disperata e distratta di chi si trova a vivere in una famiglia in cui un membro abusa di alcool.

Possono insorgere problemi di lavoro: chi abusa di alcool può essere non più ritenuto idoneo e affidabile al lavoro e per questo venir licenziato; oppure un famigliare distratto e sempre preoccupato di quello che accade a casa, può non riuscire a mantenere sempre l'attenzione e la concentrazione necessaria e avere qualche problema sul posto di lavoro. I problemi economici possono diventare importanti.

Si diradano i contatti con le famiglie di origine, con gli amici e i colleghi: la famiglia tende a isolarsi. Spesso ci si nasconde, ci si allontana per la paura del giudizio altrui. Ci si vergogna.

Negli adolescenti possono insorgere problemi alimentari.

Accade spesso che i genitori si separino; il conflitto tra gli adulti è molto acceso e coinvolge in modo drammatico i bambini.

In sintesi

Le patologie psicologiche che possono colpire i membri di una famiglia in cui un membro abusa di alcool (genitori, fratelli, coniugi, figli etc) sono: disturbo d'ansia, attacco di panico, depressione, disturbi alimentari, problemi di autostima, problemi relazionali e sessuali, disagio lavorativo, insonnia.

I bambini e gli adolescenti che vivono in una famiglia con un parente che abusa di alcool possono manifestare difficoltà scolastiche (diagnosi di ADHD, DSA) o problemi comportamentali (bullismo), disturbi nel sonno, disturbi nell'alimentazione, enuresi, encopresi, tic e balbuzie.

Spesso i bambini e gli adolescenti figli di genitori alcolisti si assumono comportamenti e responsabilità da adulti: non vivono la propria età e si prendono cura fisicamente- psicologicamente degli adulti da cui dovrebbero essere sostenuti e aiutati e quindi possono sviluppano patologie organiche e psicologiche anche gravi.

Che fare?

Informarsi:

Esistono sul territorio nazionale molti servizi che si occupano di alcolismo.

  • ASL: presso il Servizio Pubblico è possibile recarsi al NOA, Nucleo Operativo Alcologia.
  • Associazioni di auto mutuo aiuto:- Alcolisti Anonimi; Al Anon per famigliari e amici di alcolisti; Al Ateen, per figli di genitori alcolisti- ACAT Associazione Club Alcolisti in Trattamento.
  • Uno Psicoterapeuta con il quale affrontare e superare le aree di maggior disagio psicologico (es ansia, depressione, disturbo alimentare).

È auspicabile un approccio integrato tra le diverse figure professionali, tra medici, psichiatri e psicologi al fine di trattare la complessità della malattia.

Negli ultimi anni si è costatato nella clinica della dipendenza l'efficacia del sostegno e del supporto nella cura dell'alcolista della sua famiglia che frequenta le associazioni di auto mutuo aiuto, per gli alcolisti e per i suoi famigliari e nello specifico per i bambini e per gli adolescenti in Al Anon e Alateen.

L'ostacolo più importante rimane ancora quello della vergogna.

È dunque responsabilità anche degli psicologi e psicoterapeuti effettuare una precisa e puntuale anamnesi storica famigliare per individuare eventualmente questo tipo di malattia, informare al riguardo l'intero gruppo famigliare e trattare la sintomatologia individuale in relazione anche alla dinamica familiare tipica di questa dipendenza.

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Scritto da

Dott.ssa Cristina Fumi

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Commenti 5
  • Renato Maschietto

    Non si parla di eventuali cure

  • Edvige Pagliai

    Ho un amico alcolista figlio di alcolista Mi chiedo come mai? Forse ingenuamente mi chiedo come mai, il figlio vedendo quanto è brutto e cattivo il padre alcolista non dovrebbe tenersi lontano dal vino? Invece anche lui beve, perché?

  • patrizia faveto

    Possono esserci conseguenze anche sui figli dei genitori che hanno avuto il padre, anche negli anni '40 e '50, che abusava di vino?

  • marta tobia

    Buongiorno, vivo in casa con un padre alcolizzato e mamma invalida al 100%. Nonostante la situazione di mamma, papà continua a maltrattare mamma e me...e non so cosa fare. Non posso andare fuori casa, se no l'avrei già fatto. Sono disperata.

  • Ciullo marilena

    Buongiorno, io sono la moglie di un alcolista nonché mamma di 2 bambini piccoli, e gestrice di un piccolo ristorante in Austria. Ho bisogno di aiuto per poter gestire al meglio questa situazione, che non so come affrontare. Ma devo trovare una soluzione per proteggere i miei figli. Mi spaventa tutto quello che sto leggendo su internet in questi giorni riguardo alle conseguenze che possono subire i figli di un alcolista. Non so se devo lasciare il ristorante. Non so a chi rivolgermi visto che viviamo in Austria. C'è qualcuno che mi può rispondere. Grazie, Marilena.

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