Ci risiamo, avevo scritto anche qualche tempo fa perché il mio ragazzo durante le discussioni diventa una bestia: è verbalmente violento, mi offende con parolacce, bestemmia, alza la voce, e in un paio di occasioni è capitato che abbia preso a pugni (pure forti) degli oggetti.
Lui dice che sono io a stuzzicarlo, e per questo motivo sono arrivata a soppesare qualsiasi parola perché ho il timore che una sillaba fuori posta possa scatenare queste reazioni a mio parere totalmente spropositate. Sono una persona che se ha un punto di vista lo rimarca con fermezza e convinzione, è vero, così come sono disposta ad ammettere che durante i confronti non sono semplice da gestire. Eppure queste reazioni mi sembrano inopportune, mi mettono a disagio. Non penso sia corretto arrivare ad insultarmi o a bestemmiarmi in faccia, quale che sia il motivo della discussione.
Anche quando guida lo fa: dall'inizio alla fine del tragitto è un continuo inveire contro le persone, dire parolacce, offendere gli altri.
Poi però nelle altre occasioni è una persona di una dolcezza e tenerezza incredibili, presente, amorevole, premuroso.
Stiamo parlando di convivenza, ma onestamente queste sue modalità mi stanno facendo venire molti dubbi ed ho deciso di dargli un ultimatum: o si fa aiutare da uno psicologo che gli insegni a domare questi attacchi di collera, oppure per me il discorso vivere insieme è posticipato.
Sbaglio ad essere così categorica?
Cosa mi consigliate?
Grazie mille
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5 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile Cirix,
non solo non sbagli ma sei fin troppo indulgente perchè devi tenere in conto che una volta presi impegni più consistenti (matrimonio o anche solo convivenza) la violenza verbale si può trasformare facilmente in violenza fisica con conseguenze ancora più gravi.
Non serve a nulla essere dolce, tenero e amorevole fuori stress e poi aggressivo, violento e pericoloso sotto stress!
Pertanto il tuo fidanzato ha urgente bisogno di imparare una corretta gestione della rabbia.
D'altra parte nemmeno serve la tua fermezza e convinzione nel rimarcare i tuoi punti di vista se perdi credibilità nel continuare ad accettare i comportamenti che hai descritto da parte sua.
Per questo motivo avevo già suggerito in precedenza un aiuto psicologico dal vivo per te per acquisire assertività (vera!) oppure una terapia di coppia.
I consigli professionali te li abbiamo dati! Ora sta a te far sì che non restino lettera morta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Cirix,
La situazione non è da sottovalutare, e fa benissimo ad essere così "categorica".
Le consiglio di proporre al suo compagno un percorso individuale o di coppia, e di rassicurarlo sul fatto che dallo psicologo non ci vanno solo i "matti"! (Credenza popolare dura a morire!)
Resto a disposizione per ogni cosa!
Un caro saluto!
7 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Scappa a gambe levate il più lontano possibile. Rischi che la prox volta invece di prendere a pugni oggetti prenda a pugni te! Coraggio dr. Annalisa Lo Monaco
4 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Cirix,
Mi sembra di percepire una certa fermezza nelle tue parole che nascono, presumo, dall'aver sentito cosa è troppo per te, cosa non puoi più sopportare. Quindi penso che è giusto legittimare queste tue sensazioni da cui deriva il tuo volere ben fermo. Pensi che se ti mettessi in gioco pure tu in una terapia di coppia (in cui entrambi potreste scoprire nuovi modi di comunicare in sintonia con voi stessi) potrebbe accettare più volentieri questo percorso?
Sinceri saluti
Dott.ssa Alessandra Xaxa Psicologa Augusta (Sr)
4 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Cirix
mi trova assolutamente d'accordo con lei. La violenza non va tollerata!
Il suo fidanzato fatica a controllare e gestire la rabbia e il suo out out potrebbe essere un modo per far sì che egli inizi a vedere come il suo comportamento abbia conseguenze negative, per se e per gli altri.
Comprendo i suoi dubbi e credo sia giusto prendere tempo per ponderare e comprendere meglio le sue riserve.
Rispetto a cosa fare e come farlo credo sarebbe importante poterlo pensare e costruire insieme al suo fidanzato.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Jessica Ferrigno
Psicologa, psicoterapeuta, sessuologa. Torino
4 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Cirix,
non ci sono soluzioni giuste o sbagliate di per sé in una coppia.
La domanda quindi forse non é: "ho ragione oppure torto", ma potrebbe diventare: "cosa ha piú senso per me? Cosa c'è in ballo in questa decisione per me? La dignità, il rispetto, la stabilità della relazione... altro?"
Nessuno di noi puó sapere se la decisione che sceglie di prendere si rivelerà la piú utile in assoluto (per saperlo, avremmo dovuto anche percorrere tutte le altre strade possibili, cosa che, per definizione, non é possibile fare). Possiamo solo quindi basarci su cosa è piú utile per noi ora, sulla base dei nostri presupposti.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,