Mia moglie vuole separarsi, ma temo di non essere io il problema
Il mondo mi è crollato addosso, ho pensato e penso tuttora di non farcela a superare questa cosa... Ho 50 anni, mia moglie 41, siamo sposati da 14 dopo 8 anni di fidanzamento, con due bellissime figlie di 13 e 9 anni e mezzo. Lei è fisioterapista a tempo indeterminato. Io sono commerciante. Pur tra alti e (pochi) bassi, non c'era nulla di rilevante che potesse mai minare il nostro rapporto, ma ora c'è stato un insieme micidiale di situazioni e lei mi ha fatto scrivere da un legale perchè vuole separarsi. Premetto che non l'ho mai tradita, non sono violento, sono una persona brillante e di discreta cultura, mi dicono che dimostro anche meno anni di quelli che ho (perdonatemi l'autoelogio), sono uno che per la famiglia si farebbe uccidere come ogni buon padre e marito. Lei è una bella signora (per me è sempre una ragazza)... apparentemente non dovremmo avere problemi. Che invece ci sono. Innanzitutto di tipo economico, ma nel senso che costituiscono un "problema", non perchè ne abbiamo di importanti. Abbiamo acquistato anni fa un bel casolare da ristrutturare a non molta distanza da casa dei suoi, e lei ha lo stipendio dimezzato dal mutuo (comunque poco non gli rimane, ci sono famiglie che ci vivono)... io pago tutto il resto, e per resto intendo scuola paritaria per le figlie, bollette, tasse e assicurazioni delle auto, vestiario e spese extra (scuola di musica, etc...) per le figlie... e tanto altro.. Tanti soldi al mese, insomma. La casa è di sua proprietà con mutuo formalmente cointestato. Da notare che in un impeto di generosità ora mal ripagata avevamo fatto subito prima la separazione dei beni, perchè essendo lavoratore autonomo volevo proteggere in qualche modo il nostro investimento. E ci ho messo su un sacco di soldi per la ristrutturazione. Morale della favola, siccome lei la mattina lavora fino alle 14, io per anni ho dovuto accudire le figlie sin da sveglie, accompagnarle a scuola (15 km), provvedere alle necessità di casa... e comunque il mio negozio veniva trascurato per ore. Per rimediare a tutto questo esborso economico e al tempo che non basta mai, dovevo lavorare sempre fin oltre gli orari consueti. Lei mi ha sempre fatto pesare incredibilmente questa cosa, anzichè apprezzare i miei sforzi. Mi accusava di essere "lontano", ma del resto anche lei era per molte ore fuori casa! Poi ci si sono messe le sue problematiche psicologiche, fino a sfociare secondo me in uno stato depressivo (anche certificato!) da cui non è mai guarita! Prima ha deciso, quattro anni fa, di interrompere una gravidanza (sempre per gli stramaledetti soldi che secondo lei non bastano mai! Ma a parte macchine di lusso e vacanze importanti non ci è mai mancato nulla!)... Poi ha avuto una brutta vicenda di mobbing da parte di un suo responsabile che l'aveva "puntata"... prima in senso morboso, poi in senso violento dopo che lei ovviamente non è stata al suo gioco. Siamo riusciti a strapparla dalla sua sede operativa (cosa non facile, nel pubblico)... ma quest'estate ha avuto una nuova violenta crisi emotiva perchè c'era stato il rischio che tornasse tra le sue grinfie. Abbiamo risolto, stavolta definitivamente, ma dopo un litigio per cause secondo me inconsistenti lei ha lasciato per qualche giorno casa con le figlie per andare dai suoi (ora è tornata, ma solo per problemi organizzativi per via della riapertura scolastica), ma siamo con gli avvocati di mezzo. Vuole sbattermi fuori di casa, via dalle mie cose, il mio mondo, via da lei e dalle mie adorate figlie! Ma come si fa ad essere così crudeli? Mi rinfaccia che di fatto eravamo già separati, ma ciò che ci aveva separati erano le sue insoddisfazioni economiche e i suoi problemi emotivi! Ma possibile che debba fare io da capro espiatorio per suoi problemi irrisolti? Allora non dovrebbe esserci più alcun matrimonio se nelle difficoltà si pensa solo a sbarazzarsi degli altri! Mi sono ammazzato di lavoro in questi anni di crisi economica, ora credevo di poter svoltare per alcune importanti situazioni... e vengo buttato via come un pezzo di carta straccia! Lei mi sembra instabile, non si comporta con lucidità... ma le voglio bene... come faccio? Sono sicuro che se le propongo una terapia di coppia mi aggredisce verbalmente, e anche le figlie gli vogliono bene ma temono la sua autorità così priva di scrupoli! Come faccio, in nome di Dio? Rimarrò solo come un cane, dopo una vita di sacrifici, senza la donna della mia vita, senza le mie figlie... cacciato di casa.. e lei che secondo me ha solo voluto tranciare tutti i fili di una vita che (a mio giudizio troppo severamente) le giudica insoddisfacente..