Non voglio che mi abbandoni, come faccio?

Inviata da G.Lara · 9 feb 2023 Dipendenza affettiva

Buongiorno, mi sto frequentando con un ragazzo da qualche mese. Lui non mi ha mai dato segnali estremamente marcati e alcune volte anche confusi perché dice che non sa esprimere le sue emozioni, mentre io le ho messe in chiaro. Mi rispondeva e non mi rispondeva, diceva di volermi chiamare e magari poi mi dava buca oppure mi diceva di amarmi e poi mi usava. A me questo piace perché la stabilità mi spaventa e mi piace la conquista. Tuttavia, l'altra sera abbiamo litigato pesantemente perché avevo paura volesse chiudere con me. Non volevo che mi abbandonasse e soprattutto che fosse lui a farlo per primo. Per questo motivo, in preda alla rabbia, gli ho detto che di lui non mi è mai interessato niente e cose simili. Ma non è così. Gli ho riscritto scusandomi, ma non mi ha ancora risposto. Ora ho paura che mi abbandoni e non voglio che lo faccia. Vorrei stare con lui e che mi amasse..non me ne capacito. Le mie amiche dicono che devo andare avanti, ma non riesco. Forse hanno ragione..non so come fare. Non so nemmeno se provo dei fortissimi sentimenti per lui, come invece facevo nei primi tempi. Non so come mai, lo voglio a tutti i costi. Non voglio che mi abbandoni, sto bene con lui perché mi fa stare male. Mi fa provare qualcosa, altrimenti mi annoio. Entro in crisi se non mi dovesse più rispondere.

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Miglior risposta 13 FEB 2023

Vada in terapia signorina. Credo sia il caso.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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11 SET 2023

Buongiorno Lara,
sono d'accordo con i colleghi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, dove poter trovare uno spazio protetto per poter indagare il vissuto sofferente che riporta.
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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16 FEB 2023

Penso che le sarebbe utile un percorso di psicoterapia breve

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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13 FEB 2023

Buonasera
Penso che le sarebbe utile un percorso di psicoterapia, per non rifare gli stessi errori.lei ci racconta che sta bene con lui, perché la fa stare male.
Rifletterei su questa frase.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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11 FEB 2023

Gentilissima utente, deve farsi aiutare, attraverso un percorso psicoterapico, a comprendere l'origine delle sue paure
abbandoniche e della sua profonda insicurezza, che la portano ad investire le sue energie su persone che si mostrano
così svalutanti nei suoi confronti, da farla stare male. Quando nelle relazioni sentimentali, si ritiene di volere chi ci rifiuta,
è perché pensiamo di non essere persone amabili e dunque ricerchiamo con insistenza chi ci dà la conferma del nostro
scarso valore, proprio perché abbiamo bisogno di dimostrare a noi stessi di riuscire ad ottenere ciò che vogliamo.
Non si può dire di stare bene con una persona perché ci fa stare male. E' fondamentale che lei intraprenda un percorso e ripercorra
insieme al suo terapeuta, la sua storia familiare e le sue vicende personali, che la portano a non avere amore verso sé stessa.
Sono sicura che in questo modo potrà allontanare da sé questi pensieri e guardare al futuro con serenità e fiducia.
Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali suggerimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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10 FEB 2023

Gentile Lara, le sue difficoltà relazionali trovano la loro spiegazione nel suo stile di attaccamento e nella difficoltà di mantenere il suo livello di attivazione emotiva in un range fisiologico. E' importante che intraprenda un percorso di psicoterapia per costruire, nel contesto di una relazione terapeutica sana e riparatrice, una capacità di colmare il vuoto emotivo che sperimenta con emozioni positive che nascono da dentro di lei, dai suoi sentimenti, dai suoi interessi, pensieri, desideri e progetti. La sua dipendenza da una figura esterna che la fa soffrire, non è positiva in quanto in questo modo continuerà a sperimentare solo sofferenza o vuoto. Comprendo che quest'ultimo possa risultare più spaventoso della prima, ma non deve cedere alla rassegnazione di vedere nel dolore il suo unico orizzonte. Anche perché come ha visto con questo atteggiamento, rischia di cagionare proprio ciò che la spaventa di più: l'abbandono. Sarebbe anche opportuno che si rivolgesse ad un/una terapeuta per poter usufruire di una puntuale valutazione psicodiagnostica per comprendere meglio i suoi tratti di personalità e come intervenire su un disagio che sembra essere un po' più generalizzante e non limitato al caso specifico di questa relazione.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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10 FEB 2023

Cara Lara,
l'amore è qualcosa che va conquistato? Mi pare si stia affannando per raggiungere questo ragazzo che chiaramente ha scandito dei tempi diversi dai suoi nel costruire questa relazione. Come mai questa fretta? E da dove arriva quest'ansia dell'abbandono?
Discutere, litigare, allontanarsi per poi eventualmente ritrovarsi, sono tutti processi naturali che possono presentarsi in una conoscenza.
Ha mai pensato di lavorare sulla sua gestione delle relazioni? Prima di guardare all'altro, non conviene forse rendersi più consapevoli di come ci si pone noi stessi nei suoi confronti?
Disponibile per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Bertino

Dott.ssa Elena Bertino Psicologo a Torino

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10 FEB 2023

Cara Lara, grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.
Da quello che ci racconti, al di là dell'episodio specifico che porti, emergono tante tematiche importanti che riguardano la tua identità e individualità. Arriva anche tanta confusione e incertezza e, nonostante tu abbia introdotto il fatto che riesci a mettere le tue emozioni sul tavolo, da quel che ci scrivi sembra che possa esserci ancora molto lavoro da fare.
In particolare, ci sentiamo confusi e cerchiamo risposte dall'esterno nel momento in cui ci sentiamo distaccati dai nostri vissuti e quando mettiamo temporaneamente da parte i nostri bisogni autentici. Essere connessi con il proprio mondo interiore ci mette nella posizione di essere in grado di comprendere cosa è meglio per noi e decidere di conseguenza.
Con l'aiuto di un professionista è possibile ricontattare quella parte di sè e utilizzarla come bussola per svelare la direzione da intraprendere: svelate le dinamiche sottostanti i tuoi pensieri e comportamenti, possiamo accettarle e comprenderle e - se disfunzionali - trovare insieme delle strategie per migliorare senza perdere di vista chi sei realmente.
Ci sono molti nuclei profondi che ci porti: l'abbandono, il conflitto, l'insicurezza, la sfida e la colpa. Meritano tutti delle attenzioni.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango disponibile per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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10 FEB 2023

Buongiorno. Credo che dovresti riflettere su ciò che vuoi davvero. Controllare un uomo, decidere quando sia il momento di stare insieme, essere amata, stare male? Più che il suo abbandono, forse ti fa male il fatto che sia stato lui a chiudere. È stato il tuo orgoglio ferito a farti dire che non ti interessa e, purtroppo, spesso la rabbia porta a dire cose che non pensiamo. Rifletti sui tuoi sentimenti e sul tuo reale bisogno di una relazione, perché amare ed essere amati, stare in coppia, vuol dire rispettare i propri spazi e crearne di comuni, in cui vivere in maniera stabile l'amore che si prova. Non avverti noia e non ti senti oppresso in una relazione stabile ed armoniosa. Se, invece, ti senti soffocare, vuol dire che non sei propenso a metterti in gioco. Se all'inizio rincorrersi può essere eccitante, alla lunga bisogna definire il rapporto, perché si riesca a costruire qualcosa di bello insieme. Scusa se sono stata un po' "dura", ma spero che le mie parole ti portino a riflettere sulle tue reali esigenze. Un abbraccio.

Giuliana Gaeta Psicologo a Roma

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10 FEB 2023

Gentile G. Lara,
Quando una persona sperimenta un forte timore dell’abbandono si possono riscontrare due differenti scenari.
Nel primo, il timore di essere abbandonati potrebbe condurre “paradossalmente” alla scelta di partner instabili, inaffidabili o comunque poco disponibili ad impegnarsi nella relazione, finendo così per confermare e alimentare il timore stesso.
Nel secondo scenario invece, la persona può sperimentare una relazione stabile, ma, tuttavia, la convinzione che le relazioni affettive importanti non dureranno, potrebbe comunque portarla a vivere costantemente con la sensazione e il timore che l’altro se ne andrà. Questo implica il poter sperimentare preoccupazioni costanti, associate a livelli di sofferenza soggettiva più o meno intensa. Questi generalmente aumentano esponenzialmente in intensità quando si verificano episodi che vengono interpretati come conferme del potenziale temuto abbandono.
A prescindere che lei si trovi in uno di questi due scenari, il mio consiglio è quello di avere consapevolezza di come funzionino certi meccanismi. Occorre, quindi, comprendere cosa sta succedendo nelle proprie relazioni e perché. Il secondo passo include invece l’agire nel presente affinché certe modalità relazionali non si riattivino costantemente. Quindi, fare qualcosa per cambiare e modificare concretamente il proprio agire, soprattutto nelle relazioni. Infine, è importante imparare a prendersi cura di sé, del proprio senso di vuoto e delle proprie vulnerabilità e a “nutrirsi”, a prescindere dall’altro.
Una consulenza psicologica può essere un utile mezzo per incrementare la consapevolezza di certe dinamiche, per dare loro un significato. Potrebbe aiutarla a contenere le esperienze emotive dolorose che la accompagnano e potrebbe esserle utile per sperimentarsi in nuove modalità, nonostante la comprensibile paura.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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10 FEB 2023

Carissima Lara,
in queste poche righe ci sarebbe un mondo interiore da approfondire.

"mi piace la conquista" - "Non volevo che mi abbandonasse e soprattutto che fosse lui a farlo per primo". Più che amore, messa così, sembra una sfida personale.
Quando dice "Ora ho paura che mi abbandoni e non voglio che lo faccia". Cosa c'è dietro quella paura?
"La stabilità mi spaventa" Cosa cerca nella relazione?
"Non voglio che mi abbandoni, sto bene con lui perché mi fa stare male. Mi fa provare qualcosa, altrimenti mi annoio." Quindi sta con lui per eliminare la noia e il vuoto?

Credo sia utile un confronto con un professionista.
un abbraccio
MR

Dott.ssa Manuela Rinaldi Psicologo a Senigallia

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10 FEB 2023

Cara Lara, spero tu sia consapevole che in questo modo è difficile instaurare relazioni sane e durature. Ti consiglio innanzi tutto di intraprendere un percorso di psicoterapia per modificare i tuoi atteggiamenti e bisogni relazionali. In questo caso mi sembra che la dinamica sia già strutturata in base alle caratteristiche che hai descritto. Stai soffrendo, tu lo insegui e lui fa il prezioso. Non c'è lieto fine in questi casi, la relazione è impostata male fin dall'inizio. Più tu lo inseguirai più lui si allontanerà più sentirai la sofferenza dell'abbandono. In pratica contribuisci a realizzare ciò che più ti terrorizza. Hai il potere almeno di modificare la tua parte.

Dott. Matteo Mossini Psicologo a Parma

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