Problemi con mio padre.. Perché non voglio/riesco a risolverli?
Ho 28 anni, vivo con i miei e non lavoro.
Da piccola non mi sono sentita amata dai miei genitori, e qualche anno fa nel percorso con lo psicologo è venuto fuori che non mi sento amata da nessuno.. Che avevo autostima zero! (questa bassa autostima l ho accettata, o ne sono più consapevole solo adesso).
Vado ancora dallo psicologo.
I miei non mi hanno mai abbracciata né coccolata, parlavo tanto da piccola e mi zittivano, ho la ferita dell abbandono, ero sempre nel torto per mio padre.. Non ricordo un apprezzamento, a scuola non mi impegnavo, quindi sempre insufficienze.. Ma mai bocciata, anzi la prof quasi bonariamente mi diceva: se non studi ti boccio. Ma io non studiavo, non mi piaceva farlo da sola (ed è così anche oggi, in generale)
Il mio bisogno primario in assoluto è l affetto..
Quando a volte me lo mostrano i miei, ad oggi, reagisco male, stamattina mio padre mi da un bacio sulla guancia, dopo ero triste e piangevo..
Ho trovato talmente tanto conforto nello psicologo, che sogno che sia mio padre, so che è impossibile, ma non riesco a togliere dalla mente questa cosa.
Mi consigliano di parlare con mio padre ma io non me la sento.. Non riesco ad accettarlo come mio padre..
Poi io cerco un coniuge, sia perché desidero amarlo, sia perché ho bisogno di affetto.. E l attesa è sofferente..
In conclusione, mi sa che non voglio accettare mio padre e in compenso vorrei tanto lo psicologo fosse mio padre.. Questo non riesco a cambiarlo nella mia testa..
Ho perso il filo del discorso, ho molta confusione in questi mesi..
Sto lavorando sulla mia autostima..
Faccio molta fatica a percepire cosa sento, perché ho moltissima distrazione verso me stessa..
Anche nel parlare, so che bisogna pensare prima di parlare, invece reagisco sempre d impulso, non tenendo conto di me stessa e cosa voglio o non voglio..
Scusate se ho fatto un po' confusione, ma è quello che ho in testa, tanta confusione..insieme a un estrema insicurezza.
Grazie dell ascolto, buona giornata.