Salve,
Da poco mi sono lasciata con il mio ragazzo, abbiamo la stessa età... vi scrivo perché non so a chi rivolgermi:
il punto è che io anche se sono stata lasciata non capisco se sto male o meno, perché non riesco a focalizzare i miei sentimenti , forse perché difronte al dolore sono abituata a nascondermi anche da me stessa ( tipo da piccola mi convivevo che seuna cosa era andata male era perché doveva andare così ) questa cosa negli anni e nelle relazioni passate mi ha “ aiutata” solo che poi tenevo tutto dentro e arrivavo a non capire cosa provavo veramente.
Ora sono disperata perché voglio cambiare; voglio capire se sto male; se va bene anche a me la fine di questa relazione; se magari volevo che finisse anche io ma avevo paura di deludere i miei genitori “ erano un sacco affezionati a lui” . Aiutatemi a capire.
È come se io a volte di quello che nella mia vita non va do la colpa al fato; al destino.
Esempio: mi ha lasciata? Dico e convinco me stessa che è giusto così; così sarò più libera di pensare agli esami, mi potrò laureare prima e non starò ad oziare con lui sul divano, mi dico: Il destino ti sta porgendo la mano affinché tu ti realizzi. So che sembra assurdo ma convinco me stessa di tutto ciò solo perché non riesco ad essere debole , non riesco a dire a me stessa che sto male non riesco a dire a me stessa che sono stata lasciata o che sono stata usata o altro. Il punto è che avendolo fatto per anni ora sono ad punto in cui non riesco nemmeno io a capire se sto male o meno.
Ripeto: sarà anche che sono influenzata da quello che diranno i miei e da come la prenderanno ma... ho bisogno di capire.
Vi ringrazio in anticipo.
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21 FEB 2018
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Gentile Arianna,
descrivere in maniera razionale i propri sentimenti è estremante difficile e forse inutile.
Come tu stessa affermi, hai probabilmente sviluppato un meccanismo di difesa, che ti porta a razionalizzare conflitti e disagi relazionali, quali la chiusura di una relazione.
Ti suggerisco in primis di non pensare alle reazioni o giudizi esterni, quali quelli dei tuoi genitori, ma semplicemente di concederti un po' di tempo evitando ti tenere tutto sotto controllo e permettendo la libera espressione delle tue emozioni. E' possibile in questo modo che dolore o sollievo trovino il loro giusto sfogo.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga
21 FEB 2018
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Ciao Arianna,
mi immagino che, più che capire, potrebbe essere molto importante per te soffermarsi maggiormente sul sentire. Cioè, più che ricercare una spiegazione cognitiva nel pensiero, ricercare una sensazione nel mondo delle tue emozioni. Anche perché a livello di pensiero mi sembra che tu conosca e comprenda già molto bene tutti i tuoi meccanismi, che fra l'altro descrivi in maniera abbastanza dettagliata e realistica. Il mio invito è quindi quello di soffermarti sulle tue emozioni e stati d'animo, permettendoti di sentirle a pieno e riconoscerle per poi vedere in quale direzioni vogliono condurti. La gioia, il dolore, la tristezza e tutte le altre emozioni non emergono per comprensione ma per sentire, le emozioni non si capiscono ma si sentono.
Rimango a tua disposizione per ogni richiesta.
Un saluto.
P. Salvi
21 FEB 2018
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Cara Arianna, incolpare il destino per ciò che di brutto capita nella vita è spesso un modo per sfuggire dalle proprie o altrui responsabilità. E' una difesa, che a breve termine ci da sollievo, ma così sfuggiamo da una analisi reale di ciò che è accaduto. In questo momento è chiara la sua confusione emotiva. Potrebbe esserle di grande aiuto un supporto psicologico, per analizzare ciò che è accaduto con più lucidità e soprattutto per capire le sue reali emozioni.
Un caro saluto, dott.ssa Vangelio
20 FEB 2018
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Buonasera Arianna, credo che lei sia una ragazza giovane. Da quello che si evince probabilmente si deve concedere il tempo giusto per comprendere cosa le sta accadendo. Le spiegazioni razionali che si da hanno ragione di esistere quando avrà superato con i tempi giusti la fine di questa relazione. Le occorre tempo, vedrà che si renderà conto di tutti i meccanismi nei quali è stata e si darà le spiegazioni necessarie. E' giusto soffrire un distacco per poi rialzarsi con maggiore consapevolezza. Con i migliori auguri Dott.ssa M. Pizzale