Salve a tutti,è molto difficile per me trovare le parole esatte.Oggi ho avuto un'interrogazione e non sono andata bene come speravo.Nonostante io sappia gli argomenti,ogni volta che devo essere interrogata è come se non riuscissi a trovare un filo logico,mentre quando ripeto da sola so esporre perfettamente i concetti.Ma nel momento in cui sono interrogata inizio a balbettare e impappinarmi.Ma questo mi accade anche quando parlo semplicemente con i miei genitori e miei amici.Non sopporto più questa situazione.
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18 MAG 2021
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Cara Francesca,
probabilmente ci sono pensieri, paure ed ansie che La attanagliano quando deve esporsi con gli altri.
La timidezza e l’essere introversi, ad esempio, se estremi possono generare e comportare le situazioni che descrive.
Certe modalità possono provocare attivazioni e produrre un’agitazione tale da mandarla in confusione sul momento.
Si può lavorare sulle cause, sulla comprensione di cosa genera questa condizione, sulla gestione del tutto, sull’autocontrollo e su come calmarsi, con dei metodi specifici.
In questi casi è molto utile un percorso mirato che La aiuti nelle aree in cui prende piede il Suo disagio.
Un caro saluto!
Resto a Sua disposizione qualora ne avesse bisogno (ricevo anche online).
15 AGO 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Francesca,
forse quello che le succede potrebbe dipendere a causa dal suo carattere timido ed introverso.
Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di lavorare su questa timidezza che se diventa eccessiva non ci aiuta nella vita quotidiana e relazionale.
Resto a disposizione anche online.
Cordiali saluti.
18 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Francesca,
da ciò che ci descrivi brevemente mi sembra di capire che in quei momenti/contesti/situazioni in cui devi confrontarti o relazionarti con qualcuno accade che tu perda in qualche modo fiducia e sicurezza in te stessa e nel tuo modo di esprimerti, rimanendo con una sensazione di insoddisfazione, frustrazione e confusione. Ciò non accade invece quando l’Altro non è presente.
Mi chiedo quindi se tu viva l’esporti verso gli altri con ansia o timore. A volte la paura e l’ansia di venir giudicati ci remano contro, finendo col far accadere proprio ciò che di più vorremmo evitare. Ad esempio: ho talmente paura di bocciare l’esame (perché il professore o i miei genitori potrebbero reputarmi una persona “non studiosa e non brava”), da non riuscire a gestire l’ansia e l’attivazione che avverto legati a quel particolare compito. Ciò che quindi risulta realmente importante in questi casi non è tanto il fatto in sé (l’esame, l’interrogazione, il confrontarmi con amici o genitori etc.), quanto il valore che io gli attribuisco e la potenziale minaccia che può annidarsi dietro al suo “fallimento” (es. “ se non passo l’esame significa che non sono abbastanza brava o intelligente”, “se esprimo la mia opinione ai miei amici devo farlo in maniera intelligente”, “se mi oppongo ai miei genitori non mi vorranno più bene” etc.).
Un supporto psicologico in questo senso potrebbe esserti utile per accogliere, contenere e mettere meglio a fuoco quelle ansie e quelle minacce che senti potrebbero entrare in gioco in questi contesti e in queste dinamiche.
Resto eventualmente a disposizione e, in ogni caso, ti auguro il meglio.
Dott.ssa Caterina Berti
18 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Francesca,
potrebbe essere una questione di insicurezza, di paura del giudizio, che genera ansia. Un certo livello di ansia legato ad una prestazione (come un'interrogazione) è più che normale, anzi ci attiva in direzione dell'obiettivo. Se supera il limite però ci impedisce di utilizzare al meglio le nostre energie. Forse potrebbe aiutarti pensare che anche gli altri (persino i professori!) hanno i loro difetti, le loro insicurezze e paure. Se tra i tuoi insegnanti ce ne fosse qualcuno con cui ti senti a tuo agio, ti consiglierei di provare a parlarne... In bocca al lupo! Dott.ssa Franca Vocaturi
18 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Francesca,
Quello che descrivi sembrerebbe un’ansia da prestazione, magari ti senti così per paura del confronto e del giudizio dell’altro e ti fai prendere da questo blocco. A volte, questo blocchi hanno lo scopo di non farci spiccare il volo ed emergere, forse per paura di ferire qualcuno se dovessimo mostrarci più competenti? Tuttavia, l’ansia da prestazione (se si tratta di questo) può passare con il tempo, l’esperienza e acquistando maggiore sicurezza. Continua a provare, quando senti arrivare quel pensiero che dice “ecco non ti stai spiegando bene” o simili, respiraci sopra. Fai un bel respiro e non dargli retta.
Rimango a disposizione per ulteriori info
AB