Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e frequento il terzo anno di medicina
Racconto brevemente la mia storia.
Fin da piccola sono sempre stata una bambina introversa, non ho mai avuto molti amici né voglia di uscire, soprattutto se in gruppi numerosi.
Fino a qualche anno fa lo vedevo come un problema, non capivo perchè tutti avessero questa voglia matta di uscire il sabato mentre io preferivo restare a casa a guardare un film; poi crescendo e informandomi ho accettato questo lato introverso del mio carattere non facendomene più una colpa.
Il problema arriva nel momento in cui, però, questa introversione raggiunge il culmine, come è successo negli ultimi 2-3 anni. Periodo in cui, inoltre, mi sono dovuta trasferire per l'università, e questo non ha fatto altro che peggiorare questa situazione; pensavo che cambiando città avrei conosciuto persone nuove e magari mi sarei fatta qualche amico o addirittura avrei conosciuto qualche ragazzo, ma la verità è che si contano sulle dita di una mano i giorni in cui sono uscita da quando frequento l'università.
Da un lato riconosco che vorrei avere degli amici con cui condividere le esperienze che si vivono a quest'età e che mi sto perdendo, poi però quando si tratta di fare qualcosa dal punto di vista pratico non ho mai voglia, complice il fatto che sono molto selettiva e se devo uscire e scaricare la mia batteria sociale, voglio farlo per qualcuno con cui mi trovo a mio agio e penso meriti il mio tempo e le mie attenzioni, cosa che non è successa da quando sto qui. (Tralasciando anche il fatto che le mie capacità relazionali non siano proprio il massimo)
Certe volte osservo gli altri che riescono a farsi degli amici anche in pochissimo tempo e mi chiedo come mai per me sia così difficile trovare qualcuno affine alla mia persona.
Inizio anche a sentire un po' la pressione da parte degli altri (anche se non mi sono mai interessata dell'opinione altrui), quando mi chiedono "e stasera che fai?", e io devo sempre rispondere "niente".
Tutto questo mi ha portato a chiudermi sempre di più in me stessa, non ho mai voglia di parlare con nessuno, per me stare con gli altri rappresenta solo un momento di stress in cui la mia mente è in iperattività e deve stare sempre all'erta (mi sento sempre come se quando sono con gli altri io mi metta da parte e faccia invece essere loro "protagonisti", ma questo paradossalmente mi fa solo stancare ancora di più)
Le uniche persone con cui al momento reputo di avere un rapporto stretto sono 2: una mia amica conosciuta al liceo e il mio ex fidanzato, con cui ho mantenuto un bellissimo rapporto.
Purtroppo però vivono entrambi in un'altra città e quindi io qui sono praticamente sola.
Nell'ultimo anno, inoltre, ho anche iniziato a sviluppare una forte ipocondria e ansia, che è sfociata nell'ultimo periodo in attacchi di panico, e questo mi ha fatto desiderare ancora di più di avere qualcuno accanto, nonostante io abbia sempre fatto fatica ad aprirmi e soprattutto condividere i miei pensieri e le mie paure, ma al tempo stesso nella vita reale mi ha fatto chiudere ancora di più in me stessa.
Questa situazione va avanti dall'estate scorsa e la sto vivendo davvero male, sto sempre con l'ansia che mi succeda qualcosa improvvisamente o che mi ammali gravemente e tutti gli sforzi miei e dei miei genitori siano stati vani.
Mi sento sola e inizio a vedere tutto quello che mi succede come più grande di me e non so se riesco a gestirlo da sola, fino ad ora ci sono riuscita ma mi sento costantemente come se fossi sull'orlo di un burrone, in cui da un momento all'altro potrei esplodere.
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13 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Giada,
la ringrazio per la sua condivisione e per i dettagli che ci ha dato per aiutarla al meglio.
Al di là del suo essere introversa dal suo racconto è evidente una componente ansiosa che la sta limitando nell'area delle relazioni sociali, area importante per il nostro benessere psichico. Avere delle relazioni appaganti, degli amici con cui condividere esperienze rimane un aspetto fondamentale, specialmente per la sua età di giovane adulta.
Credo possa trattarsi di ansia sociale, ovvero un'ansia che si manifesta quando si è in situazioni sociali, caratterizzata da pensieri negativi relativi a come gli altri potrebbero giudicarci e da un senso di inadeguatezza.
La buona notizia è che da problematiche legate all'ansia è possibile uscirne in periodi anche piuttosto brevi.
Se volesse approfondire la aspetto per una prima consulenza gratuita online in cui valutare insieme l'inizio di un percorso psicologico.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
13 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Giada,
Mi complimento con lei per quello che ha fatto per sé stessa condividendo questa sua situazione.
Comprendo e mi dispiace per il suo dolore.
Si deve riconoscere di star accumulando tante cose stressanti tra cui l'università e il fatto di essere una studentessa fuori sede. Posso immaginare la fatica e la paura che lei in questo momento prova e che le fanno apparire tutto scuro, ma non deve affrontare tutto questo da sola.
Un percorso psicologico può aiutarla a sviluppare curiosità e fiducia in sé stessa e nel suo modo di funzionare. Si può capire insieme come mai la batteria sociale si scarica quando sta insieme agli altri invece che ricaricarsi e si possono sviluppare nuove strategie di relazione.
Qualora fosse interessata resto a disposizione per un primo colloquio online gratuito.
Anche se ha paura e si sente sola, si riconosca il coraggio di voler cambiare questa situazione. Non è da tutti. Si incuriosisca nei confronti della persona che è così da scoprire il suo modo per stare bene nel contesto sociale che costruirà.
13 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno frequenti dei gruppi in base ai suoi interessi.
Può trovare il gruppo anche su google
Le consiglio dei .colloqui con uno.psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
13 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
"..se devo uscire e scaricare la mia batteria sociale.."
É una metafora che non capisco. La batteria sociale si scarica quando si é soli, dopo che si é caricata stando in compagnia, non viceversa. Quando la tua batteria é scarica? Quando é carica? Come caricarla? Come scaricarla?
"..e non so se riesco a gestirlo da sola, fino ad ora ci sono riuscita.."
É questo il problema. Hai sempre avuto la pretesa di risolvere le cose (e i tuoi problemi) da sola. Vuoi continuare cosi? Non mi sembra che sta funzionando.
13 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Giada, tutto questo dolore merita ascolto, spazio ed attenzioni.
Gli attacchi di panico, l’ansia e l’ipocondria sono segni che questo malessere sta chiedendo il microfono.
Bisogna lasciarlo parlare, es ascoltarlo, in un posto sicuro come la stanza delle parole.
Questi sono anni importanti, vivere da spettatori non è mai bello ancora meno a 21 anni.
Prendi il coraggio a 4 mani e fissa un appuntamento con uno psicologo, sei arrivata nel posto giusto, fai ancora questo passo.
Ti saluto e se vuoi ti aspetto
Dott.ssa Barbara Durand
Ricevo a Torino e Online
13 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Giada,
la solitudine di cui parli è contraddittria perchè come dici ti procura sofferenza con una sensazione di isolamento, ma allo stesso tempo è da te ricercata perche' come è giusto perte racconti di essere selettiva nelle relazioni sociali , questo atteggiamento potrebbe divenire un circolo vizioso che ti fa chiudere sempre di più in te stessa.
Certamente sarebbe da approfondire cosa è accaduto negli anni recenti che ha scatutrio un grande malessere con attacchi di panico a quanto racconti.
Ti invito a prendre in considerazione un percorso terapeutico di sostegno per ritrovare il centro di te in un equilibrio emotivo , e ritrovare , spontaneità ed entusiasmo nelle relazioni sociali.
Disponibile anche online,per ulteriori approfondimenti non esitare a contattarmi.
Un caro saluto .
Dr.ssa Alessandra Petrachi
13 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
il quadro che descrive è composito e gli spunti da indagare sono tanti ma l’aspetto principale ed evidente è la sua sofferenza. Non esistono soluzioni o consigli miracolosi, anche perché se esistessero lei, che emerge da quanto scrive come una ragazza intelligente, li avrebbe già trovati. Si rivolga a un professionista con il quale potrà indagare bene non solo le cause ma anche per distinguere nel quadro sintomatologico le caratteristiche caratteriali dai sintomi.
Le auguro di trovare quello che cerca
VR