Non riesco ad incontrare la mia ex

Inviata da Dybala88 · 6 feb 2023 Dipendenza affettiva

Buonasera a tutti, vi ringrazio anticipatamente per il tempo che perderete nel leggere questa lettera. Sono un ragazzo, un uomo di 34 anni, è la seconda volta che scrivo qui, ma voglio condividere di nuovo, con le relative evoluzioni, ciò che ho passato nell'ultimo anno e mezzo. Cercherò di essere il più conciso possibile, ma chiaro, per darvi un quadro completo della cosa. Dai 20 ai 30 anni ho avuto una storia travagliata, la prima storia, quella che quasi mai va a buon fine e dove tutti facciamo esperienza. Tralascio i dettagli, ma sicuro non era la donna nè la storia della mia vita. Tuttavia essendo la prima storia importante, eravamo tanto legati e la separazione definitiva, seguita da tanti tira e molla nel corso degli anni, fu molto travagliata e dolorosa anche perchè lei si accasò subito con il suo attuale compagno. Soffro, il giusto, come un ragazzo che ora si trova solo dopo 10 anni. Pian piano mi riprendo e la mia vita ricomincia. Non nutro più i bisogni affettivi che si hanno, almeno una delle parti, alla fine della relazione, divento più "freddo" ed "egoista", mi dedico a me stesso, mi iscrivo in palestra, inizio la dieta e RINASCO. Iniziano anche i primi nuovi "flirt", che mi aiutano nell'autostima e nel superare la mia storica ex. Non nutrivo più bisogni affettivi, non ero in aspettativa di una nuova ragazza, ero felice da solo, mi godevo la vita quando all'improvviso arriva lei... Lei, conosciuta nei nuovi ambienti che mi hanno aiutato a rinascere, nel giro delle stesse persone che frequento io, in quei locali e quegli ambienti della movida unici nella mia città. Lei cambia tutto, lei mi riprogramma. Lei è diversa dalle altre ai miei occhi, lei mi risveglia sensazioni che credevo sopite per sempre, lei, senza fare nulla di particolare ma semplicemente con la sua essenza mi fa sentire felice, completo, voluto, desiderato come mai nemmeno in 10 anni. Insomma mi innamorai di nuovo, forse veramente per la prima volta, anche se, come tutti, idealizzai: "Allora si può stare bene anche senza la mia ex? Più felici? Più pieni di se? Più completi?", queste erano le domande a cui felicemente mi davo risposta affermativa. Mi innamorai di lei. Lei, più piccola di me, infatti quando ci conoscemmo io avevo 31 e lei 25 anni, mi fece capire come io non amassi completamente la mia ex, e come si potessero incontrare persone molto più affini a noi ogni giorno. Con questa ragazza stiamo insieme praticamente un anno, da settembre 2020 a settembre 2021. Poi ahimè con questa ragazza, non vi sto qui a dire i motivi, è finita più di 1 anno e mezzo fa, parliamo di settembre 2021. In parte sarà stata la differenza di età, in parte magari la differenza di prospettive che si hanno su un rapporto di coppia, lei è in quella fase giovanile di uscire ogni sera, magari al rapporto di coppia darà più valore in futuro, o in questo momento ha bisogno di un ragazzo con il suo stesso mood, il fatto è che i litigi erano ormai all'ordine del giorno e quella di allontanarci è stata l'unica soluzione. Io amavo questa ragazza, e tanto anche, credo purtroppo di amarla ancora, di esserne troppo affezionato, anche alla sua idealizzazione. Ho provato a salvare il rapporto, non volevo finisse per dei litigi e delle incomprensioni ma mi sono dovuto rendere conto che questo era proprio ciò che lei aspettava. Come se non sapesse come fare, e avesse approfittato dei litigi per portarmi a chiudere la relazione. Da lì la sua indifferenza più totale e inaspettata. Era felice e contenta di non essere piu' con me, felice in mezzo ai suoi amici, come liberata di un peso di non avermi più nella sua vita. Ci dicevamo "TI AMO" con questa persona, forse il suo era un "ti amo" da ragazzina, non so. Da quel momento, da quando ci siamo lasciati, la mia vita purtroppo non è più stata la stessa. Ho fatto tutti gli errori possibili nel tentare un riavvicinamento, l'ho pressata, ho fatto scenate davanti a lei e ai suoi amici, le ho "dato potere" e ho perso virilità. Ho pianto, l'ho implorata, le ho chiesto come potesse permettere che una storia finisse in questa maniera e detto e rinfacciato tutte le cose che si dicono, ma non dovrebbe succedere, quando chi è abbandonato impazzisce in momenti come questi. Scene raccapriccianti, di cui mi vergogno, che si sono ripetute in loop durante i primi mesi che ci siamo lasciati. Le ho sempre chiesto scusa successivamente, ma capiamo bene che un errore si può fare una volta sulla falsa riga dello stare male, poi se diventa consuetudine mi sembra normale anche che io abbia perso potere e appeal e le abbia dato una sicurezza che non si meritava. Non sono riuscito mai a farmene una ragione, ci credevo tanto in questo rapporto. TUTTO QUESTO E' AVVENUTO PERCHE' IO PER UN ANNO HO PRETESO DI VOLERLA RICONQUISTARE. COME? SPERANDO CHE SI SCORDASSE QUELLE SCENE, CAMBIASSE IDENTIFICAZIONE DI ME, FACENDOMI VEDERE TRANQUILLO, ANDANDO NEI POSTI PER BECCARLA SPERANDO IN CHISSA' COSA. Puntualmente invece, la sua indifferenza, piuttosto che il vederla con un altro abbracciata e che questo le accarezzava i capelli, o il fatto che non mi salutasse come avrei voluto, sono state tutte scene alle quali non avrei dovuto assistere, che anzichè guarire la mia ferita l'hanno infettata. Una persona normale che viene lasciata evita di vedere la propria ex se gli fa male, per un bel pò, fino a guarigione almeno, non va nei posti dove può incontrarla, specialmente se alla diretta interessata non gliene frega una mazza di te. Invece io sono continuato ad andare, imperterrito, nascondendomi dietro il falso motivo del "non voglio rinunciare a uscire", quando il reale motivo inconscio era quello del "vediamo se la becco" e puntualmente tornare a casa distrutto, perchè è vero, ve l'assicuro, se si esce nella mia città i posti son quelli, non andarci equivale a non uscire, e vi assicuro che non abito in un paesino, con tutto il rispetto, questione soprattutto di ambiente. Non volevo accettare la sconfitta, e come uno scemo ho continuato a frequentare quei posti. Specifico che chiaramente sono in terapia presso un vostro collega, mi sono fatto aiutare a superare questo momento e oggi sto molto meglio per fortuna. MA QUI VENIAMO AL PUNTO FONDAMENTALE. QUI E' CHE VOGLIO CHIEDERVI CONSIGLIO. QUI MI SI INGARBUGLIA LA MENTE.
Da quando ci siamo lasciati, durante questo anno e mezzo l'ho incontrata molto spesso, a volte da sola, a volte con amici, a volte con amiche e a volte con UN RAGAZZO, ma quasi mai loro due soli, però insomma, quando c'era lui, c'era lei... una volta, due volte, tre volte, quattro volte poi colleghi inosmma: "questi due hanno cose" penso. Vabbè pure io ho le mie cose, e le ho avute, ma il mio inconscio continua a rifiutare che sia qualcosa di fisso, di stabile, di duraturo ma che sia una cosa di passaggio come quei flirt che mi concedo io. Per questo continuò il mio malessere. Per questo fino a poco tempo fa volevo ancora riconquistarla. Invece, realizzare poche settimane fa che loro due stanno insieme, e per giunta da più tempo di quanto lei sia stata con me, vederli abbracciati e baciarsi, uscendo dal locale che entrambi frequentiamo mi ha fatto sia male sia bene. Quello che il mio inconscio rifiutava non poteva più rifiutarlo. Realizzare che io sto male per lei da quando ci siamo lasciati e invece lei sta con questo da più tempo di quanto è stata con me mi ha fatto risvegliare da un incubo. Ora il dolore è sano! Mi da fastidio che non ci sia arrivato da solo, ma che per forza mi debba esser servito l'influsso esterno, in questo caso il suo nuovo ragazzo. ORA IL MIO PROBLEMA E', CHE MENTRE PER LEI DOPO TUTTO QUESTO TEMPO E' NORMALE FREQUENTARE E BACIARSI CON UN ALTRO, io invece l'ho realizzato (tardi, colpa mia) soltanto adesso! Per lei giustamente dopo un anno e mezzo, e fidanzata con questo già da un anno e mezzo, è normale uscire abbracciata con questo da un locale, immaginerà che io le spii il profilo, chieda di lei di continuo, quindi che questa cosa appurata pochi giorni fa io la sapevo da tempo... E' tutto così assurdo....
Ora, cosa che avrei dovuto risolvere da tempo accettando la situazione, mi si è attivata la cosa di non volerla incontrare mai più, non voglio immagini di lei felice con questo da aggiungere al mio malessere, diciamo il processo che ho bloccato e che avrei dovuto fare dopo la separazione lo sto attuando adesso. Quindi non voglio andare in quei posti dove posso incontrarla, quindi esco meno, quindi tutte queste cose qui.. è normale secondo voi attuare queste cose ad un anno e mezzo di distanza solo perchè lo si è realizzato tardi? Meglio tardi che mai oppure mi devo convincere di incontrarla per sempre? Se stasera uscissi e la incotrassi per esempio, pur non fregandomene mai più niente di lei, tornerei con quella immagine sua in testa e mi da fastidio.

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Miglior risposta 8 FEB 2023

La lunghezza del testo lo rende illeggibile.
Se non gliene fregasse più niente di lei non lo avrebbe nemmeno scritto.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

855 Risposte

2294 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

13 FEB 2023

Non credo abbia superato il lutto della separazione. Utile sarebbe una terapia ...

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

3118 Risposte

738 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

9 FEB 2023

Gentile Dybala88,
nel momento in cui in una relazione sentimentale che si mostrava felice viene perduta la reciprocità, non ha più senso farsi altro male volendo per forza riavvicinarsi a qualcuno che ha voluto, per qualsiasi motivo (a torto o a ragione), allontanarsi.
Questa circostanza è anche diversa da un lutto che è tale in quanto si perde qualcuno che si ama senza che ci sia stata la volontà di interrompere la relazione e quindi per cause esterne incontrollabili.
Il lutto allora rappresenta il dolore di aver perso delle cose belle incluso il nostro entusiasmo ed investimento affettivo.
In tal caso la situazione si può solo accettare con tolleranza come bagaglio di esperienze vissute e conservate in un cassetto della memoria aprendosi con animo sereno ad altre esperienze possibili nella speranza siano positive.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

8797 Risposte

24099 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

8 FEB 2023

Gentile Dybala88
non credo abbia ancora superato del tutto questo lutto; il fatto di preoccuparsi di quello che può pensare la sua ex significa che è ancora molto legato a lei...è qualcosa di irrisolto.

Ricominci da lei, prendere consapevolezza della problematica è stato solo il primo passo
Ci sono eventi che non possiamo cambiare, ma possiamo cambiare il modo di viverli..a lei la scelta

Le auguro buona vita

Dott.ssa Gaia Impastato Psicologa Ipnologa

Dott.ssa Gaia Impastato Psicologo a Stezzano

46 Risposte

20 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

8 FEB 2023

Ciao Dybala88,
lei ti ha fatto provare di nuovo la sensazione di poter amare ed essere corrisposto, essere amato. Una sensazione preziosa che ti fa sentire in cima al mondo, vero? E' straziante perdere qualcosa di così totalizzante, sembra che il cuore si stia squarciando.....
Sembra quasi che al dolore e alla rabbia si voglia necessariamente trovare una risposta razionale e quindi continuiamo a pensare, a pensarci, a pensarla; è così anche per te?
Purtroppo non c'è niente da capire, come diceva una canzone famosa di cui non ricordo l'autore. Le emozioni, quelle dolorose come quelle bellissime, ci suggeriscono i nostri bisogni: il dolore viene da una ferita e il bisogno è quello di ritirarsi a leccarla e lasciarla guarire; la rabbia ci fa sentire violati e ci fa respingere chi ci ha feriti, ce lo fa odiare per poterci allontanare....
Cura il tuo dolore, guardalo senza cercare di farlo andare via, cambia posti oppure resta a casa con amici o con te stesso: è la tua rabbia che ti suggerisce di non andare più a guardarla vivere con un altro! Tu sei importante al di là della tua ex!
Buona vita, caro Dybala88, io sono qui se hai bisogno.

Dott.ssa Rita Felici Psicologo a Paratico

18 Risposte

14 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

7 FEB 2023

Gentile Dybala88,
nel corso del tempo lei ha adottato diverse "strategie" con un unico intento: superare la sofferenza provata per la fine di questa relazione amorosa. La nostra mente, infatti, ci difende, ci mantiene in piedi di fronte a queste fumanti macerie emotive.
Quando arriva, il dolore è come un manto nero e pesante che cala sulle spalle. Il dolore non può guarire, può solo decantare. Possiamo decidere: vivere male con la perdita, o vivere meglio facendo ciò che possiamo senza avere più ciò a cui tenevamo.
Se ora nulla ha senso, vuol dire che un senso dobbiamo trovarlo noi. Spesso in questa fase evitiamo di pensare all'ex e al passato. Evitiamo i posti che frequentavamo assieme, le cose che facevamo, le persone che vedevamo. Evitiamo tutto, ma più evitiamo più ci manteniamo legati, perché evitare qualcosa è ricordarsi che è sempre lì. Come direbbe Frost: “L’unico modo per venirne fuori è passarci in mezzo”.
Questo è il momento per ricordare ciò che c’era di bello. Ricordare può fare male, ma è un dolore che funziona da medicina. Perché una storia non è solo la sua fine: c’è un passato di belle immagini, una galleria di bei ricordi da guardare, da contemplare, da ordinare e a cui tornare per riappropriarsi di ciò che abbiamo saputo costruire.
Per tutte queste ragioni le consiglio di intraprendere un percorso psicologico.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

816 Risposte

387 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

7 FEB 2023

Buongiorno,
mi dispiace sentire la sofferenza nella quale ha vissuto per un anno e mezzo e che continua a provare tutt'ora.
La separazione è come un lutto, solo che in questo caso la persona che perdiamo diventa "di un'altro", e accettarlo non è sempre facile.
Spesso no soffriamo per la persona persa ma per l'immagine che ci eravamo fatti della nostra storia, per l'investimento di energie e impegno che poi ci sembra "tempo che abbiamo gettato", in questo caso, oltre che quello della relazione, anche quello passato a cercare di incontrarla e pensarla.
Senza parlare del fatto che questa ragazza lo aveva "salvato" dall'apatia in cui si era ritrovato dopo la prima relazione. Comprensibile quindi la sua sofferenza ed il suo attaccamento, ma come dice lei stesso, meglio tardi che mai. Il passato non può cambiare ma possiamo cambiare come agiamo nel presente.
Il mio consiglio, pur conoscendo purtroppo poco la sua storia è quello di tuffarsi, come durante la sua prima rottura, nei suoi hobby, in una ricerca della cura di se e dei suoi amici, ritrovare il suo spazio personale, e quando sarà pronto, una nuova persona si affaccerà sulla sua vita. Niente di ciò che abbiamo vissuto è tempo perso, e forse domani, forse tra qualche mese, la domanda "è normale andare in certi luoghi solo per vederla o evitarli per non soffrire", semplicemente non avrà più senso.
Con i miei migliori auguri, rimango disponibile,
Dott.ssa Aisha Battelini

Dott.ssa Aisha Battelini Psicologo a Trento

21 Risposte

6 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Psicologi specializzati in Dipendenza affettiva

Vedere più psicologi specializzati in Dipendenza affettiva

Altre domande su Dipendenza affettiva

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 22000 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 26550

psicologi

domande 22000

domande

Risposte 141250

Risposte