Mia madre, il vizio del gioco

Inviata da Tabata · 3 dic 2012 Ludopatia

Salve, ho un problema con mia madre, giocatrice di slot machine ormai da diversi anni. In famiglia abbiamo fatto l'errore madornale di nascondere la testa sotto la sabbia sperando che il problema non fosse grave. D'altro canto lei ama tutti i giochi in generale quindi non ci sembrava potesse degenerare. Qualche settimana fa, io (figlia detestata e da lei ritenuta causa di tutti i suoi mali, per via di una gelosia cronica nei confronti di mio padre) faccio scoppiare la bomba. Lei va via di casa, si rifugia dalla sorella, e solo dopo 10 giorni rientra sulla base di un promessa estorta a tutti noi: non si parlerà mai più di quell'argomento. Mia sorella e mio padre l'hanno accontentata, io non mi do pace. Mia madre ha chiesto soldi ovunque in passato, il nostro frigorifero è sempre vuoto, i soldi della spesa spariscono nel nulla. Racconta di essere stata rapinata due volte del portafoglio, ha piccoli grandi debiti (che ogni tanto mi chiede di estinguere) con parecchi negozianti della mia zona. Intanto ce l'ha a morte con noi, con me. E' aggressiva, ha attacchi di panico, si dichiara depressa, non si cura più, fuma due pacchetti di sigarette al giorno, non ha relazioni sociali stabili (a parte baristi e tabaccai). La cosa più grave di tutta questa storia è che colpevolizza chiunque della sua situazione ma MAI se stessa. Mio padre che non l'ha mai amata (forse vero ma la verità è che le ha sempre fatto fare ciò che vuole, viziandola), me che sono la sua peggiore nemica (sono una persona normale, tranquilla, amata da tutti, con un forte senso della famiglia) Lei è inavvicinabile. Dura come il granito, non cede mai. Io sono disperata, perché a differenza dei miei familiari, credo di aver intuito la gravità del problema. Non so a chi rivolgermi, cosa fare. Ho provato a contattare il Sert di Napoli ma mi hanno detto che questa non è precisamente la loro materia ma che "qualcosa si può fare". Mi sono cadute le braccia. Ho bisogno di aiuto, di essere indirizzata, mi sento sola. Il paradosso è che la persona che lei rifiuta (e detesta) è l'unica che sta cercando di risolvere il suo problema. Cerco un consiglio, dei riferimenti, una strada. Vi ringrazio infinitamente per avermi ascoltata.

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Miglior risposta 3 LUG 2017

Buongiorno Tabata,
il consiglio che le posso dare è quello di rivolgersi ad uno psicologo cognitivo-comportamentale, magari sua madre può essere inviata dal medico di famiglia per un controllo. Attraverso la valutazione psicometrica sarà possibile definire se c'è o meno una dipendenza al gioco e gestire l'ansia collegata a esso.
Un saluto
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologa a Roma

Anonimo-167572 Psicologo a Milano

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10 DIC 2012

Salve Tabata,

esistono centri specializzati per il gioco d'azzardo, non so dirle se a Napoli ve ne siano ma immagino di si visto che è una grande città. Dalla mail che ha scritto non è chiaro se sua madre è sempre stata una giocatrice così accanita oppure se il problema è molto peggiorato diciamo negli ultimi 10 anni. Non ci dice quanti anni ha sua madre anche se immagino che avendo dei figli grandi debba avere almeno 55-60 anni. Se effettivamente la situazione è precipitata negli ultimi 10 anni e oltre al gioco si sono osservate grosse modificazioni di tipo caratteriale le consiglierei anche una visita da un neuropsicologo. Io non lavoro a Napoli però so per certo che ci sono dei validi professionisti. Spero di esserle stata d'aiuto. Se ha domande da pormi non esiti a contattarmi.
Dr. Francesca Figliozzi

Dr.ssa Francesca Figliozzi Psicologo a Oristano

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7 DIC 2012

Gentile Tabata, la situazione di sua madre è indice di dipendenza, per cui i S.E.R.T. dovrebbero occuparsene, tuttavia, provate a convincerla ad andare anche da uno psicologo generico, poichè il problema della dipendenza ha radici più profonde che vanno comprese per potere essere curate! Per convincere la signora, potreste fare affidamento a qualcuno che vostra madre reputi molto vicino a sè!
Cordiali saluti!

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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4 DIC 2012

Gentile Tabata,
solitamente la persona dedita al gioco con comportamenti d'eccesso nega e non vuole curarsi!
I SERT si occupano, in generale, di tossicodipendenza e di assuntori di sostanze tossiche. Il gioco eccessivo, pur essendo tossico e simile nei comportamenti alla dipendenza da sostanze, non rientra diagnosticamente tra le tossicodipendenze, secondo le nosografie psichiatriche internazionali. Comunque trattasi di comportamento disturbato che necessita comunque di attenzione clinica . Di ciò e delle conseguenti cure si occupano vari psicoterapeuti privati (a pagamento), alcuni SERT italiani, alcuni "centri" di riabilitazione e cura privati-pubblici (terapia di gruppo) e là dove il SERT non se ne occupa (in quanto tratta solo di sostanze tossiche) conviene rivolgersi al locale CSM o CIM.
paolo zucconi, psicoterapeuta e sessuologo clinico comportamentale a Udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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4 DIC 2012

Buongiorno Tabata, sua madre, come lei ha gia' intuito, sta manifestando un problema di dipendenza che probabilmente nasconde un disagio piu' antico e profondo; certamente si puo' fare qualcosa, intanto una consulenza psichiatrica (il vostro medico di base sapra' darvi indicazione ) oppure se la USL non e' in grado di farsi carico del vostro problema ci sono ottimi professionisti che lavorano in modo autonomo...
Ma sua madre dovrebbe essere consenziente a farsi curare se no fate un buco nell'acqua... in bocca al lupo, Dott.ssa R.M. Scuto

Dott.ssa Rosa Michela Scuto Psicologo a Pontedera

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4 DIC 2012

Credo che prima di tutto debba riuscire a parlare con i suoi familiari per aiutare sua madre. Le prime cose che si dicono ai familiari di giocatori( il ser.d è il luogo adatto di cura) è togliere bancomat e carte di credito dare soldi contati parlare con i rivenditori che hanno macchinette di non fare credito. Ci sono dei gruppi di auto aiuto ( come per gli alcolisti) che possono aiutare la persona con il problema del gioco e inizialmente i familiari se questa ostacola il trattamento come mi sembra di capire che faccia sua madre. Lavoro da anni in un servizio dipendenze e spesso ci troviamo co familiari che come lei hanno questo problema. Credo che sia importante che lei cerchi aiuto almeno per essere forte e riuscire ad aiutare la sua mamma. Le auguro buona fortuna se crede può contattarci per ulteriori consigli.
Dott.ssa Michela bertani

Dott.ssa Michela Bertani Psicologo a Pavia

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