Frequentazione finita da poco

Inviata da FRaNCESCa · 20 gen 2020 Terapia di coppia

Gentili dottori,
volevo un parere riguardo una frequentazione finita da poco con un ragazzo.
Ho 29 anni. Lo conosco su Tinder verso fine novembre, mi scrive spesso e si mostra molto gentile. Io molto diffidente riguardo queste app ma lui, 33 anni, vorrebbe incontrarmi quasi subito. Io rimando perché voglio 'conoscerlo' un po' meglio. Dopo circa un mese di conversazioni via chat mi decido a vederlo ma il primo vero appuntamento lo abbiamo poco dopo. In realtà, la prima volta che ci siamo visti è stato per chiarire una discussione che abbiamo avuto il giorno precedente, perché gli avevo fatto presente che, nell'ultima settimana, era stato scostante nel farsi sentire e questo mi portava a non potermi fidare molto. Gli confessai di avere problemi a fidarmi, dopo 3 anni di solitudine, e lui mi disse di non voler insistere perché pensava che, a differenza sua che voleva una relazione stabile, io fossi in un momento diverso della vita, ma gli do una possibilità e ci frequentiamo per un po'. Usciamo un paio di volte, lui si mostra cortese e gentile e mi dice di avere dei problemi di salute con cui avrei dovuto convivere, se le cose fossero andate bene tra noi (ipotiroidismo congenito con diagnosi psichiatrica di disturbi mentali associati, depressione nello specifico, per carenza di serotonina e dopamina). I pomeriggi seguenti comincia a scomparire, non si fa sentire perché mi dice di avere bisogno di dormire per via del suo problema. Ok lo accetto, anche se non proprio immediatamente, ma questo non faceva altro che aumentare la mia sfiducia nei suoi confronti, dato che non lo conoscevo poi così tanto (ci siamo visti solo 3 volte in totale), e cominciavo a nutrire qualche dubbio misto ad ansia (ho pianto varie volte per questa cosa). Gli ho fatto presente che non sentirlo mi faceva stare un po' in ansia e lui cominciava a mostrarsi insofferente alla cosa ma diceva di essere comprensivo e cercava di rassicurarmi. Gli ultimi giorni stette male e per più di una settimana continuò a farsi sentire solamente con qualche messaggio al mattino, poi stop. Gli feci presente la cosa, nuovamente, dicendogli che rispetto all'inizio il suo atteggiamento nei miei confronti era cambiato (nonostante si professasse molto affezionato a me e che gli piacessi tanto, arrivando anche a dirmi, ad una settimana dal primo appuntamento, che fossi meravigliosa, preziosa e che gli piacesse immaginare un futuro insieme a me, e nonostante io comprendessi perfettamente il suo malessere che in quel caso era la febbre) perché, sebbene io mi facessi sentire con qualche messaggio, lui continuava a non dare segni di vita per gran parte della giornata e i dubbi aumentavano.
Qualche giorno fa, dato che non ci vedevamo da circa 2 settimane per via dei suoi vari "malesseri", e non ci sentivamo nemmeno poi tanto, e dato che avevo bisogno di parlargli di presenza per capire se veramente fossi disposta a continuare la conoscenza, dopo avermi dato l'ennesima buca, telefonicamente gli feci presente il fatto che avrei voluto qualche attenzione in più, ma nulla di che se non qualche messaggio in più per sapere magari come stesse, invece che dover immaginare io cosa gli capitasse durante il giorno, soprattutto nel primo periodo iniziale di conoscenza in cui, in teoria, si dovrebbe stare meglio. Lui mi dice che sono esagerata e che una vita così non avrebbe potuta viverla perché non si sarebbe sentito tranquillo con me sempre in ansia... tutto questo solo perché avrei desiderato qualche attenzione in più per potermi fidare un po' di più di lui, che alla fine non conoscevo proprio dato che si rifiutava di raccontarsi tramite chat perché voleva farlo di presenza (solo 3 incontri in totale). Mi dice di avere un atteggiamento aggressivo (come diceva sempre, ad ogni piccolo battibecco), quando il mio tono di voce ed il mio stato d'animo erano perfettamente sereni. E quindi ha deciso lui, alla fine, di troncare la frequentazione.
Adesso mi chiedo: se una persona ci tenesse veramente, non farebbe di tutto per dare serenità e far sentire tranquilla la persona a cui dice di tenere? La fiducia non si conquista passo dopo passo? Non avrei nemmeno dovuto chiedergli io di farsi sentire un po' di più per sentirlo più vicino, o sbaglio?
Sto male. Non so come superare questo rifiuto. Lui all'inizio galante, pensavo fosse l'uomo perfetto ma poi le sue attenzioni sono andate lentamente scemando, prendendo scuse al limite del reale (la madre che soffre di attacchi di panico e che trova in cucina con il coltello in mano il 30 dicembre, il ricovero di un giorno e la dimissione la mattina di capodanno, con tanto di video in cui lei batte allegramente le mani a tavola con il resto della famiglia.
Una sua cugina mi confermó di non sapere nulla di questo ricovero della zia).
Sono molto delusa da tutto e soprattutto da me stessa. Mi sento una nullità. Mi arrovello il cervello cercando di capire se mi abbia o meno presa in giro o di capire quali errori io abbia potuto commettere per portarlo a prendere una decisione del genere.
Spero in un vostro cortese riscontro.
Grazie.

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Miglior risposta 22 GEN 2023

Buongiorno ,
e grazie per quello che ha scritto qui.
La persona che frequentato sembra avere problemi psichici , e deve essere seguita da un professionista .
Lei potrebbe comprendere meglio che cosa voleva in quel tipo di relazione , che era forse appena cominciata.
Per se stessa potrebbe fare un percorso di supporto psicologico , per chiarire le sue emozioni e il modo in cui affronta le relazioni.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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