E' un problema essere troppo razionale?

Inviata da Francesca · 28 ago 2013 Ansia

Buonasera a tutti.penso di avere un problema.vivo i miei sentimenti e poi ci rimugino su, li razionalizzo e rovino tutto.è come se dovessi inscatolarli .non riesco lasciarmi andare mai completamente.c'è qualcosa che potrebbe aiutarmi?qualcosa che mi renda più morbida ,meno rigida? Avevo pensato al volontariato che mi piace molto.cosa mi consigliate? Grazie

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Miglior risposta 30 AGO 2013

Cara Francesca,
le emozioni sono il colore della vita, ma giustamente dentro l'arcobaleno
vi sono tanti colori, alcuni con tinte più forti di altre.
Mi pare che lei abbia paura delle emozioni, non so se di quelle più forti o se di tutte, di fatto le emozioni costituiscono la parte irrazionale di noi, quella più illogica, sconosciuta e inacciuffabile.
E come dice lei, il suo rimuginare è un pò il tentativo di inscatolarle, di rinchiuderle ma anche di dargli un confine e una forma.
Questo ci dice che probabilmente le sente troppo esplosive, incontrollabili e senza una forma, senza un senso.
Mettere in scatola infatti vuol dire circoscrivere e inscrivere all'interno di confini ben definiti e conosciuti.
Forse più di tutto la spaventa questo, l'incontrollabilità, l'assenza di potere. Questo capita perchè non si fida di sè, di cosa potrebbe venir fuori e della sua capacità di stare con le emozioni.
Per associazione, mi vengono in mente due tipi di emozioni che potrebbero costituire per lei, un campo minato. La prima è la rabbia, che appunto è esplosiva e può apparire minacciosa e pericolosa. La seconda il dolore, che fa male e talvolta non si è sicuri di riuscire a tollerare quel sentire, che da la sensazione di spezzare, di disintegrare.
Bhe, credo proprio che sia importante che lei si fidi di sè ed inizi a galleggiare nelle sue emozioni, questa è l'unico modo per conoscerle meglio e per padroneggiare maggiormente le proprie risorse.
C'è un libro molto carino che mi sembra appropriato per la sua circostanza: "La principessa che credeva alle favole" di M. Grad.
Semplice ma efficace, incentrato sulla lotta fra la razionalità e l'emotività, fra l'adeguamento alle aspettative o il rispetto del proprio sentire.
Immagino che lei sia giovane e che forse abbia proprio ancora bisogno di sperimentarsi e di trovare un equilibrio fra queste sue parti.
Sicuramente, tarpando una parte di sè non risolve il problema e soprattutto non vive!
Il volontariato è una delle tante possibili esperienze che lei può fare. Può anche semplicemente vivere la sua quotidianità, concentrandosi sull'aiuto che deve dare a sè, deve prendersi per mano e ricordarsi di respirare e rilassarsi nel suo sentire!
Può decidere di trovare sè, aiutando e rispecchiandosi negli altri, o può farlo direttamente aiutandosi e guardandosi, non è importante lo strumento ma l'obiettivo.
Ci sono mille altri strumenti che potrebbe adottare, lo yoga, la bioenergetica, la pittura, la psicoterapia, ecc. Sta a lei decidere cosa sente più affine.
Buon lavoro Francesca!

Sabrina Costantini Psicologo a Pisa

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30 AGO 2013

Gentile Francesca,
la razionalità è una risorsa indispensabile ma anche un meccanismo di difesa che a volte viene utilizzato per gestire le emozioni. Spesso infatti i vissuti emotivi fanno paura perchè dirompenti, improvvisi, poco controllabili e indipendenti dalla nostra volontà. E' cosi che quindi a volte viene da renderli più prevedibili e controllati attraverso la razionalizzazione. Così facendo tuttavia si perde la spontaneità e "il bello" di ciò che proviamo. Lei ha pensato al volontariato e mi sembra una buona idea. Perchè non pensa di praticare volontariato a contatto con gli animali? magari in un canile...l'animale le susciterà delle emozioni e potrà provare a viverle senza doverle razionalizzare (è più facile come inizio che con gli esseri umani!).
Buon lavoro!
Silvia Puricelli

Dott.ssa Puricelli Silvia Psicologo a San Vittore Olona

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30 AGO 2013

Gentilissima,
immagino che il suo disagio non si manifesta da poco tempo. Uscire fuori dagli schemi, non è sempre facile. Ritrovare la libertà e una mente pulita da rimuginazione a volte avviene dopo un percorso personale terapeutico.
Dott. Amleto Petrarca

Amleto Petrarca Psicologo a Bologna

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30 AGO 2013

Da quello che scrivi sembra che tu viva come problematico il bisogno di trovare un significato (razionale) alle emozioni che vivi e sperimenti in quanto il voler dar loro un senso, un nome, una categoria ti impedisce di viverle pienamente.
Probabilmente "inscatolando" (come tu stessa definisci il tuo procedere razionale) le emozioni riesci a contenerle e a dosarle in un modo che per te possa risultare più tollerabile possibile.
E' come se l'intensità di alcuni sentimenti ti spaventasse e ti mettesse in condizioni di doverti difendere.
Il tuo voler riuscire ad essere più morbida è già un primo passo verso una minore rigidità e allo stesso tempo cercare di dare un senso alla propria esperienza è segno di una capacità introspettiva che può rivelarsi un'ottima risorsa nel tuo percorso di crescita personale.
Per ulteriori approfondimenti non esitare a contattarmi.

Dott.ssa Rosalba Serra Psicologo a Mazara del Vallo

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29 AGO 2013

Sig.ra Francesca, le rispondo in quanto nella sua domanda, sia pur breve, vi è un indicatore potente su cui lavorare che solitamente non emerge in cosi poco spazio. Rilegga la sua domanda e sostituisca, cosí per esercizio, la parola "qualcosa"con la parola "qualcuno". È il luogo dell"altro, il momento del "noi" in cui deve poter fidare e, per un certo periodo, affidarsi per poter cominciare a trovare quella spontaneità affettiva di cui sente la mancanza. Inizi con un professionista del nostro settore o, se non le è possibile, anche con la persona di cui è certa di un sincero e disinteressato ritorno sul piano personale."qualcuno per lei" e non "lei per qualcuno" ritengo sia un buon inizio.
Buon cammino..

Ancona Fulvio Psicologo a Napoli

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29 AGO 2013

La domanda che ci rivolge è stata ampiamenterisposta, vorrei solo farle notare che il suo comportamento è tipico di chi non abbandona il controllo, le personalità tendenzialmente ossessive o ansiose. Per una più precisa considerazione la rimando ad un incontro di persona poichè online ci sono limiti e divieti facilmente intuibili.
Cordiali saluti
Dr. Cristian Sardelli

Cristian Sardelli Psicologo a Firenze

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29 AGO 2013

La risposta alla tua domanda e' semplice se tieni in considerazione che tra la ragione e le emozioni vincono sempre quest ultime.....per approfondire sono a disposizione

Oltrescuola Psicologo a Piove di Sacco

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29 AGO 2013

Gentile Francesca,
certo che impegnare una parte del proprio tempo nella nobile attività del volontariato puo' esserle utile, ma potrà diventarlo nella misura in cui riuscirà a lasciare fluire i sentimenti e le emozioni, le idee. Già, proprio cio' che non riesce a fare quando si sente costretta a razionalizzare, a incasselare le emozioni in scatole rigide, prive di contenuti. E' così la vita perde di colore e di senso. Ora, sarebbe opportuno e potrebbe aiutarla moltissimo, cercare di capire quali siano le emozioni che teme, cio' che le fa paura, cosa si nasconde dietro quel bisogno di rimuginare. E' solo in questo modo che potrà acquisire "morbidezza" nelle sue relazioni, lasciarsi andare alla vita non certo con un atteggiamento privo di razionalità, ma con la consapevolezza che l'esperienza è fatta di emozioni e razionalità, e la razionalità "pura" è di fatto impossibile. Se ci fa caso, anche queste scatole informatiche che abbiamo davanti, a volte fanno giri strani e seguono un percorso poco logico, meccanismo che rimanda a chi li ha costruiti e programmati! Lei è già consapevole di cio' che le sta accadendo, quindi potrebbe avere un'ottima capacità di introspezione, di guardarsi dentro, e questo potrebbe aiutarla a capire cosa le sta succendo, a non essere soddisfatta e a pretendere di vivere le esperienze nel pieno della loro complessità. Non è poco.

Dott.ssa Mirella Caruso Psicologo a Bologna

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29 AGO 2013

Cara Francesca,
senz'altro il volontariato l'ha aiuterebbe tantissimo. Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo anche a distanza per poter capire da dove proviene questo suo comportamento.
Buona fortuna

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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29 AGO 2013

Gentile Francesca,
purtroppo gli elementi da lei forniti sono alquanto scarsi per effettuare un'ipotesi diagnostica.
Tuttavia dedicarsi ad attività di volontariato può essere una valida distrazione.
Se il suo malessere dovesse persistere, le consiglio di consultare uno specialista.
Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando

Dott.ssa Raffaella Orlando Psicologo a Napoli

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29 AGO 2013

Gentile Francesca,
per capire quale equilibrio c'è tra pensieri e sentimenti e quale sia l'origine di questo equilibrio, quale sia cioè la motivazione profonda che ha instaurato questo funzionamento, sarebbe necessario un percorso di conoscenza di sé con uno psicologo, che possa aiutarla a far luce su questi aspetti. Le esperienze concrete e le attività che quotidianamente si svolgono (come il volontariato di cui parla) possono essere di aiuto per sperimentare emozioni nuove e vivere approcci diversi al mondo che ci circonda, ma occorre poi poter riflettere su quanto si vive e dargli un significato per poter eventualmente modificare qualcosa di sé che si vorrebbe diverso.
Le consiglio perciò di consultare uno psicologo della sua zona.
Un cordiale saluto,
dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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29 AGO 2013

Buongiorno Francesca, il punto della questione che pone è capire cosa costituisce per lei un problema in relazione al fatto di razionalizzare i suoi sentimenti. Lei preferirebbe viverli "di pancia", come si suol dire, senza pensarci troppo, ma forse il suo atteggiamento ha proprio lo scopo di comprenderli nel modo corretto, senza sbagliare circa ciò che sente.
Se ritiene che un'attività d volontariato la possa aiutare in tal senso, non esiti e si informi sulle possibilità presenti nella sua città.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Alessia Sorsi

Dott.ssa Alessia Sorsi Psicologo a Piacenza

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29 AGO 2013

La razionalità non è di per se un problema. Rappresenta una delle principali risorse della nostre specie, è lo strumento attraverso il quale attribuiamo un significato alla realtà, l'elemento che integra il sistema emotivo.
Non capisco in che senso troppo razionale ne cosa intende per "rovinare tutto" con la razionalità.
Forse teme le emozioni?
Teme i coinvolgimenti affettivi?
Forse prima di occuparsi degli altri dovrebbe occuparsi di sé approfondendo questi aspetti.
Restiamo in ascolto.

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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29 AGO 2013

Gentile Francesca,
il volontariato è una scelta nobile e sicuramente importante da un punto di vista umano, ma nel suo caso potrebbe essere più utile una consulenza psicologica. Essere "razionali" di per se non è un problema, lo diventa però la ruminazione mentale, che non è altro che un tentativo di gestire in maniera rigida la sfera affettiva. Altri suggerimenti da dare non ce ne sono.

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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