Coppia giovane con importanti problemi sessuali
Salve, mi rivolgo a voi in preda quasi alla disperazione perché ho la sgradevole sensazione di stare passivamente accettando una situazione che non mi fa stare bene, e cioè, i pochissimi rapporti sessuali che io e il mio ragazzo abbiamo da circa due anni a questa parte.
Io ho 24 anni e il mio ragazzo 26, stiamo insieme da quasi quattro anni. Ci siamo conosciuti ad una festa, poi scritti per un po' di tempo e nonostante io all'inizio non ne volessi sapere niente in quanto turbata da un'altra storia, mi ha conquistato la sua tenacia nel conquistarmi, in maniera però del tutto rispettosa. Dopo un anno di relazione abbiamo deciso di trasferirci in Francia per lavoro, dove abbiamo iniziato a convivere e in cui si sono sviluppati gli altri tre anni della nostra relazione. Abbiamo da sempre lavorato entrambi e la convivenza tra alti e bassi ci ha unito ancora di più come coppia. Abbiamo superato un periodo difficile di integrazione in un nuovo Paese, abbiamo imparato ad assumerci delle responsabilità che prima non avevamo e questo ci ha unito come coppia. Io lo amo moltissimo e so che anche lui mi ama, anche se molte volte gli ho rimproverato il fatto di essersi "cullato" nella relazione, dando per scontato alcune cose a cui prima invece faceva più attenzione. Il primo anno, nonostante non ci vedessimo molto spesso per via del fatto che non vivessimo assieme e che lavorassimo entrambi, facevamo sesso ogni volta che ne avevamo l'occasione anche più volte nella stessa giornata. L'appetito sessuale era qualcosa che riguardava entrambi, e questa cosa è rimasta intatta al primo anno di convivenza in Francia. Dopodiché abbiamo fatto sesso sempre meno e sempre "male", mi spiego: durante i rapporti era sempreui a raggiungere l'orgasmo per primo e quando succedeva, finiva il rapporto lasciandomi con un forte senso di frustrazione. Gliel'ho sempre fatto presente, senza accusarlo, e lui si dimostrava comprensivo anche se poi non metteva in pratica quello che aveva appena recepito. Il sesso si era ridotto quindi in sveltine senza passione e inconcludenti per me, perché non si curava di farmi raggiungere il piacere. Non che per me fosse obbligatorio, ma era frustrante che succedesse SEMPRE. Finché i rapporti sessuali non si sono fatti più sporadici fino a scomparire del tutto... oggi sono due mesi e due settimane che non facciamo sesso. Non vuole quasi mai che lo tocco, che lo stimoli, nemmeno del sesso orale. Lui mi palpa ma niente di più. Mi reputo una ragazza attraente e abbastanza comunicativa che sa essere empatica e perciò non ho mai avuto problemi a fargli capire come mi sentissi e che la situazione mi creasse un certo disagio soprattutto quando vedevo che anziché passare del tempo con me e trovare l'occasione di farlo, se ne stava al pc a giocare per ORE. Non sapete quante volte ho pianto fino ad addormentarmi perché mi sono sentita inascoltata, incompresa, messa in secondo piano e non rispettata. Sono sicura al 100% che non mi tradisce, conosco la sua routine e soprattutto mi fido molto di lui. Non è il ragazzo che lo farebbe, è un tipo tranquillo che lavora, ama cucinare e giocare al pc, è trasparente e onesto, ma io non so più che cosa devo fare. Mi dice che mi vuole, che mi ama, ma come posso credergli se i fatti non corrispondono alle parole? Io comunico tanto, sono una che cerca di risolvere i problemi, ma è inutile se d'altra parte non v'é la volontà di comprendere... per lui non sembra essere un problema, ma per me lo è e sento che se continua così non potremo durare tanto a lungo e questo mi angoscia molto... Mi scuso per la lunghezza di questo post e spero che possiate darmi dei consigli per venirne a capo.
