Come rimuovere le convinzioni distruttive dovute ad un'infanzia infelice?
che portano a continue scelte errate e fallimenti?
Come togliersi di dosso una sensazione di inutilità?
La mia storia: ai miei non andava bene alcunché di quello che facevo; mio padre, a volte dopo essersi consultato con mia madre, mi sgridava spesso e pesantemente e mi accusava volentieri di cose che aveva solo lui nella testa. Mia madre mi dava dei morsi dolorosi dicendo che era il suo volermi bene.
Mi rendevo conto della situazione ma non potevo ribellarmi e nessuno mi aiutava. Ho cominciato, quindi, a vivere nella fantasia in un mondo tutto mio. Inoltre, visto che seguendo l'istinto facevo cose sbagliate o deviate, ho iniziato a mettere la ragione su tutto; per es.: quel ragazzo non potrà essere un buon marito per me, quel lavoro è banale ma mi dà sicurezza economica e non mi impegna concettualmente, tanto sono stupida, non potrei mai avere posizioni di responsabilità, e via dicendo.
Ho avuto spesso momenti di crollo da esaurimento, ero e sono spesso triste ma scherzo tra me e me dicendo che sono nata, anzi, concepita triste, da una coppia che, forse, un tantino frustrata lo era.
Nel mio caso, potrebbe essere efficace una terapia di gruppo?
Grazie dell'attenzione.