Come mai sono molto irritabile?

Inviata da Veronica · 12 ago 2015 Aggressività

Buonasera,
è da tempo che mi sono accorta di essere facilmente irritabile, mi arrabbio per ogni cosa, pur insignificante, che non va nel verso giusto (un oggetto rotto, il telecomando che dannazione cade dall'altra parte del letto, la mia amica che parla delle stesse cose pensando che interessino anche a me). Essendo interessata alla psicologia (e avendo un libro sulla materia) ho ipotizzato che potesse essere stress, in quanto io non esco spesso di casa, non sono una reclusa, ma vorrei rimanere a casa a vedere la TV o fare altre cose più divertenti che cucinare, pulire eccetera. Queste cose le fa mia madre. Eppure molto spesso i miei genitori mi infastidiscono perché mi chiedono di fare qualcosa come aiutare in casa o mi sgridano quando rispondo male. Queste cose sono giuste, io non vorrei che mia figlia mi rispondesse male, ma a me da fastidio. Il problema ovviamente non sono loro, voglio loro molto bene, come ho già detto mi arrabbio facilmente e a volte mi capita di mettermi a piangere senza saperne il motivo. Oppure quando mi arrabbio forte con qualcuno (certe volte capita con i miei compagni di scuola ed è molto imbarazzante) scoppio in lacrime. Questa cosa non mi piace per niente, non voglio che tutti mi considerino una debole che tenta di apparire dura ma è una pappamolle, io so benissimo che il pianto non è necessariamente segno di debolezza bensì è anche un sintomo di sfogo. Una mia amica (che ora si è trasferita) mi dava molte volte sui nervi perché io sono piuttosto gracilina e lei invece è più grande e si considera più forte (capitava che si vantasse di quante cose poteva fare, la sua mira "infallibile", che era più muscolosa e altre cose che io non potevo fare perché sono una debole. Insomma, un comportamento piuttosto infantile data la nostra età) quindi mi arrabbiavo di brutto quando diceva queste cose, a volte addirittura mi sfidava a braccio di ferro oppure iniziava a spingermi per sfidarmi a sconfiggere la sua "potenza". Non sto dicendo che è una bulla, ma che mi faceva innervosire. Ora non vorrei trasformare la mia domanda in un diario di sfogo, credo di aver spiegato quanto possibile questo mio problemino. Vorrei anche sapere se necessariamente devo farmi visitare da uno psicologo o è utile solo fare cinque respiri. In ogni caso spiegate tutto ciò che è necessario e grazie in anticipo.
Ad maiora

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Miglior risposta 19 SET 2015

Cara Veronica,
presumo tu sia molto giovane, probabilmente una adolescente.
Se è così, considera che già l'adolescenza è un periodo critico, della durata di alcuni anni, in cui i cambiamenti corporei, ormonali, psichici, comportano veri e propri sconvolgimenti e disorientamenti che possono tradursi in ansia, irritabilità e a volte anche fasi depressive.
Se le relazioni intrafamiliari e soprattutto quelle che hai avuto ed hai con i tuoi genitori sono sempre state e sono tuttora sostanzialmente buone, come mi sembra di capire, il tuo "problemino" non può essere grave e puoi già tranquillizzarti.
Quanto al concetto di forza, sei abbastanza intelligente da capire che non può essere inteso solo come forza muscolare e nemmeno come rigidità caratteriale.
La vera forza in una persona è quella che deriva da una struttura di personalità equilibrata, con un buon livello di autostima, con una buona capacità di adattamento e tolleranza delle frustrazioni e con la consapevolezza dei limiti della natura umana che però non impedisce di tendere sempre al miglioramento in tutti gli aspetti della vita.
Per poter poi calmare la tua rabbia, i cinque respiri possono essere utili ma non credo possano bastare e, oltre a leggere argomenti di psicologia, la consulenza con uno psicologo (che non è una visita di tipo medico) ti potrebbe aiutare a farti avere più consapevolezza di certi aspetti di te che giustificano i tuoi scatti d'ira.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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13 AGO 2015

Cara veronica, io credo che tu abbia molta rabbia repressa dentro, per un passato che in qualche modo ti ha ferita e non accetti ... la rabbia non viene dal nulla, ha sempre una ragione profonda che è bene indagare. Ma soprattutto la rabbia non va condannata: bloccare quelli che abbiamo definito "aspetti negativi" di se stessi richiede una quantità spaventosa di energia, cioè significa sottrarre a se stessi la propria forza potenziale. Usando una parte sempre maggiore della nostra energia per cercare di tenere la porta chiusa sui nostri sé "negativi" e di non sperimentare aspetti che pensiamo siano negativi e terrificanti, indeboliamo la nostra forza vitale. Esiste un semplice principio universale: ogni cosa nell'universo desidera essere accettata. Tutti gli aspetti della creazione vogliono essere amati e apprezzati e inclusi.
Perciò, le qualità o energie che non permettiamo a noi stessi di sperimentare o di esprimere, continueranno riaffiorare dentro di noi o attorno a noi, finché non le riconosceremo parte di noi, finché non le accetteremo e non le integrerete nella nostra personalità e nella nostra vita.

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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12 AGO 2015

Ciao Veronica,
potresti fare richiesta al consultorio della tua città per un supporto psicologico, per capire le ragioni della tua irritabilità.
Importante capire se sei così tutti i giorni oppure se ci sono periodi ciclici in cui ti senti facilmente irritabile*.
Purtroppo da queste pagine è difficile aiutarti perché sarebbe necessario porre diverse domande. Inoltre non è chiaro perché i genitori ti chiedano un aiuto in casa e tu non voglia darlo (addirittura ti infastidisce?), rispondendo anche malamente alle loro richieste; dopotutto ti consentono di studiare e si occupano di te, se non altro dovresti provare per loro gratitudine e rispetto invece di lasciarti andare al nervosismo perché invece "vorresti fare altro", dopo aver studiato e dato una mano, avrai ancora tempo per vedere la Tv. Purtroppo più si cresce, più la vita è impegnativa e non si può sempre fare ciò che si desidera, è una questione di maturazione.
Inoltre questo - imparare a gestire la casa o le faccende domestiche - ti renderebbe autonoma un domani che per esempio decidessi di studiare lontano da casa o cose del genere, in fondo lo dici tu stessa che non sei più una bambina, però riconosci di avere comportamenti sbagliati e allo stesso tempo di non saperti gestire.
Anche il fatto che scoppi a piangere quando discuti coi compagni (da quanto tempo? lo facevi anche da piccola?) è un segnale che fatichi a gestire le emozioni negative - per esempio la frustrazione o che venga contestato quello che dici - e su tutte queste cose potrebbe aiutarti una psicologa per imparare a gestire e affrontare le tue emozioni.
Inoltre se puoi esci di più, ora che non hai impegni scolastici, non è più bello uscire e stare con gli amici che "spegnere il cervello" davanti alla Tv?
Inoltre non è da sottovalutare il fatto che sei in periodo adolescenziale (se ho ben capito, non leggo in nessuna riga di quanto hai scritto, la tua età) e il fatto che dici ti venga da piangere senza motivo potrebbe essere dovuto anche ai cambiamenti ormonali, però di questo potresti parlare sia con la mamma che con un/a *ginecologo/a che possa seguirti e farti effettuare degli esami ormonali.
Non è detto che sia questo, ma professionalmente parlando è sempre meglio verificare anche le possibile cause organiche, oltre che intervenire sul piano psicologico.

Parla con la tua mamma, confidati, chiedi scusa per le tue risposte irritate, e vedrai che lei saprà aiutarti e accompagnarti per risolvere questo momento di cambiamento che stai affrontando.
Se ti senti irritata anche da questa mia risposta, pensa comunque che io o i colleghi che ti daranno riscontro, ti stiamo dedicando del tempo e la nostra professionalità, hai un libro di Psicologia, e sei abbastanza intelligente per capire che non ci sono "soluzioni magiche" immediate quando si tratta di difficoltà emotive, crescita e stare bene con se stessi.
Tanti cari auguri.

Claudia Popolillo - Studio Logos Psicologo a Lodi

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