Mi sento inutile e un fallito, ho paura del futuro.
Non riesco mai a portare a termine niente, ogni cosa che inizio fa finire le la lascio perchè mi demotivo mi annoia, ecc...
Dall'università dove non ho terminato neanche il primo anno in due facoltà diverse, e mo anche al servizio civile, dove ho iniziato con un entusiasmo, lavoravo tutte le sei ore di fila ora è gia tornato che riesco fare uno mezzora-ora senza dover interrompere a fare altro, a tal punto che hanno dovuto praticamente dal CED impedire l'accesso a internet tranne due siti utili per il mio lavoro. Anche alle superiori, ero finito in un progetto, e alla fine ho contributo poco o nulla.
Ogni giorno passa sempre con la solita monotonia, mi sento solo e non capito, non c'ho amici, non riesco fare amicizia, mi do le colpe di tutto, mi sento un fallito, sento di essere una delusione per tutte le persone che mi stanno accanto (soprattutto quando vendo anche i miei fratelli maggiori che hanno tutti e due una loro attività, uno perito termotecnico e l'altro ha aperto una attività di catering). Ho anche paura che in un futuro lavoro, non riesca a mantenerlo perchè dopo 3/6 mesi va finire che faccio la metà di quello per la demotivazione/noia, andando a finire che avrebbero ragione a licenziarmi (almeno io lo farei).
Ogni due settimane c'ho un incontro con un psicologo, ma sembra che io stia buttando i soldi al vento, perchè non riesco a parlare di tutto neanche con lui (peggiornado ancora la situazione, e pensando di essere così stupido da non farmi aiutare).
Io così non posso continuare, ho paura di non riuscire a combinare niente nella vita, per questa cosa del non riuscire ad manterenere la stessa voglia nel fare le cose, mi sta rovinando, di rimanere solo, non mi fido neanche di me stesso, perchè vado sempre a non fare le cose che dovrei. Mi sento un fallimento totale, mi sento come fossi crescuto "rotto". Cerco ogni giorno di non pensarci, di distrarmi, ma non sempre ci riesco.
Forse/probabilmente è tutta colpa mia, ma avevo bisogno di sfogare anche le mie frustazioni.
Comunque per info mi è stato diagnosticato la Sindrome di Asperger.
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19 GIU 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Dz, hai scritto un'analisi lucida e precisa della tua situazione. Credo quindi tu possieda buone capacità di analisi e descrizione. Tuttavia nel tuo caso servirebbe una diagnosi precisa, che non è possibile realizzare senza sottoporti a test adeguati, sia della personalità che neurologici. Non è utile che tu ti incolpi di problemi che non dipendono completamente da te, perché magari soffri di una condizione di salute. Ad esempio, ci sono i sintomi di una depressione abbastanza seria. Il/la tua terapeuta ha provveduto a sottoprti ad accertamenti psicodiagnostici, oppure, se non dispone degli strumenti, ti ha inviato ad un neuropsicologo? In caso contrario, valuta se non sia il caso di rivolgerti per un secondo o terzo parere. Io da qui non riesco ad aiutarti di più, mi spiace! Resto a disposizione.
dr. Tacchini
20 GIU 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Dario
Palpabile la difficoltà che vivi.... come se in te ci fossero due persone, una entusiasta che inizia le cose, un'altra che arriva dopo un po' e che manda tutto in vacca... come se ti dicesse 'Che lo fai a fare... tanto .... molla, lascia perdere...'
Tuttiavia chi ha la voglia, anche se minima di venire fuori da questa situazione sta in qualche modo facendosi sentire. Dallo psicologo ci stai andando, ti osservi, descrivi con consapevolezza ciò che stai vivendo .... infatti ad un certo punto dici "mi sento come se fossi cresciuto rotto" e scrivi a questa chat raccontando ciò che ti accade.
Alla fine come per buttarla li dici che ti è stata diagnosticata la sindrome di Asperger.
Ascolta.... intanto tu sai cosa significa realmente questo? Prendere contatto con i propri limiti è tosto... a qualsiasi età, figuriamoci quando si è in un momento di crescita in cui ci si deve gettare nella vita. E tutti li abbiamo, che siano chiaramente diagnosticati o meno.
Tu parli tanto di Voglia. Questo mi invita a dirti di approfondire il discorso sulla diagnosi che ti è stata fatta o eventualmente fare un percorso di diagnosi per valutare un disturbo che si definisce ADHD che è correlato ad un deficit di neurotrasmettitori cerebrali sui quali è eventualmente possibile intervenire con dei farmaci specifici.
Ti invito quindi ad accogliere il fatto che le difficoltà che vivi sono oggettive. Con queste sarà necessario fare i conti, magari riuscirai a superarle completamente e ad 'aggiustare' ciò che è stato 'rotto' o magari troverai altre vie che piano piano emergeranno nel percorso.
Ciò che ti assicuro è che la sensazione di fallimento si trasformerà piano piano in esperienze importanti per tutto ciò che ti hanno donato, di leggero o di pesante.
Ti auguro un buon cammino
Laura Gaido
19 GIU 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Dario,
comprendo la sua frustrazione, dovuta proprio al non riuscire mai ad arrivare a meta.
Le suggerirei di continuare a provare a lavorare con un professionista. Rielaborando la sua storia, il suo vissuto, può recuperare del materiale prezioso. E' da lì che deve partire.
E' molto giovane, non si scoraggi, abbia fiducia.
Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott. G. Gramaglia