Ansia e pensieri ossessivi riguardo la relazione di coppia
Termino tutte le mie relazioni di coppia quando, nonostante non vi siano motivi gravi, ma magari solo legati a situazioni stressanti, subentra all'improvviso, tipo al risveglio, un'ansia terribile, come un attacco di panico e subito dopo il pensiero "ma lo amo? Oppure no! Se sto di nuovo così allora anche questa volta lo dovrò lasciare? Ma io lo amo, non voglio!" E via discorrendo, in un crescendo di dubbi negativi e angoscianti che perdurano per giorni, ore, settimane e mesi, fino a quando stremata lascio il partner e tutto si placa. A quel punto mi risveglio dal l'incubo è iniziò a ristabilire un contatto con la realtà, e sto male, perché sento che lasciare il mio fidanzato non era quello che volevo, ma so già che si ci dovessimo riavvicinare i sintomi ricomparirebbero. Quindi con molta sofferenza, conscia di aver di nuovo distrutto tutto, attendo di iniziare una nuova storia sperando che sia quella "giusta" e che questi pensieri non si ripresentino. Ho 39 anni e da sei una relazione stabile di convivenza, da circa un anno cerchiamo di avere un bambino e nonostante tanti problemi di natura pratica ed economica che abbiamo e non sempre dipendenti da noi, siamo sempre in grande sintonia e affiatamento. Questo disturbo ce l'ho da sempre, da bambina con ansie legate a pensieri ossessivi riguardo la salute e l'eventuale morte dei miei cari, dai 15 anni con pensieri ossessivi identici a ora che si ripresentano con costanza in ogni mia relazione di natura sentimentale. Con il mio attuale compagno era già successo dopo poco più di un anno di frequentazione e allora conscia che non fosse il mio vero sentimento quello di lasciarlo corsi da una psichiatra che mi diagnostico una forma ossessiva e mi diede una cura a base di Zoloft e alprazolam. Ebbe effetto e dopo pochi mesi la mia vita riprese armoniosa. Ad oggi, da circa tre mesi e all'improvviso sono ricaduta nel baratro di questi pensieri, sto seguendo nuovamente la cura e ho intrapreso una psicoterapia da 3 settimane, ma sono molto spaventata e dopo circa un mese di beneficio ora i sintomi sono ripresi più forti di prima da quando ho iniziato a vedere la psicologa. Sono terrorizzata, depressa, cerco di non distruggere il mio rapporto di coppia e di non lasciarmi divorare da questo mostro che da dentro tiene la mia vita ferma ai blocchi di partenza. Voglio tanto una famiglia, un compagno per la vita, fare scelte importanti come l'acquisto di una casa con lui e non potrei desiderare una persona migliore accanto. Abbiamo trascorso un anno molto difficile, e' mancata mia suocera, giovane, dopo alcuni anni di una brutta malattia e abbiamo problemi a gestire mio suocero, depresso e con problemi di alcolismo e dipendenze da farmaci, oltre a problemi economici che gravano quasi interamente sulle mie spalle, dato che il mio compagno ha difficoltà sul lavoro. E nonostante questo sono sempre stata positiva, sprono sempre tutti a reagire e amo tanto il mio fidanzato. Mi sento in colpa e cattiva a nutrire questi pensieri e me ne sento in balia non riuscendoli a capire né a indirizzare in alcun modo, sto trascurando tutto, la casa, la nostra vita di coppia, il lavoro....sono disperata.