Il centro
Titolo universitario e università
Esercito la professione:
Come libero professionista
Presso uno Studio di Psicologi
Riconoscimenti e Associazioni:
Consulenze e/o appoggio psicologico:
Online
Al telefono
Presenziale
La prima consulenza è gratuita?
Tecniche e metodi utilizzati:
Psicodramma
Psicoterapia dinamica
Terapia di gruppo:
Ci si sposta a casa del paziente:
In caso di disabilità certificata ed impossibilità a raggiungere lo studio
Pazienti:
Adulti
Adolescenti
Coppie
Gruppi
Presso il centro vi sono specialisti:
Psichiatri
Pedagoghi
Logopedisti
Mediatori familiari
Neuropsichiatri
Formatori
Servizio di aiuto psicologico d'urgenza:
Consulenze nel fine settimana
Prezzo medio orientativo per seduta:
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Descrizioni
Mi chiamo Maria Caterina Branca vivo e lavoro a Bologna. Nel 2014 conseguo la laurea magistrale in Psicologia Clinica e di Comunità presso l'Università di Palermo. Psicoterapeuta, conseguo la specializzazione presso l'Istituto Milanese di formazione alla psicoterapia gruppoanalitica della SGAI, Società Gruppoanalitica Italiana.
Attualmente svolgo il ruolo di psicologa presso L'Arche L'Arcobaleno di Bologna coordinando, come responsabile dei PEAI (Progetti educativi assistenziali individualizzati), le attività finalizzate all'elaborazione e realizzazione dei progetti di vita e di lavoro delle persone con disabilità psichiche e/o fisiche accolte all'interno della comunità in regimento residenziale, diurno o in progetto sollievo. Coordino, come responsabile dell'Equipe Psico-Medico-Pedagogica, le attività al suo interno per una visione quanto più integrata della persona con disabilità e l'elaborazione di interventi mirati e complessivi.
Svolgo, infine, attività di libera professione presso l'Associazione KLARIA e l'Associazione Dedalus di Bologna.
Mi occupa di psicologia clinica e di comunità,,psicologia della disabilità, violenza di genere e di gruppoanalisi.
Amo questo lavoro perchè ogni giorno offre l'opportunità di un incontro terapeutico nel senso di trasformativo del termine, sia esso un colloquio o un percorso più lungo. Inoltre, ritengo che questa professione si fondi su competenze e tecniche, ma che sia fondamentale una formazione continua sulla relazione d'aiuto e che essa possa essere garantita dal costante confronto con i propri colleghi e con la comunità professionale in generale.
Ritengo che questo lavoro sia fatto di incontri tra persone che condividono e co-costruiscono il cambiamento. Non ci sono,quindi, detentori di saperi sulla sofferenza ma persone che si incontrano per dare un senso alla sofferenza e insieme elaborare delle modalità per affrontarla.
Raccomandazioni
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