Vorrei un vostro parere su come aiutarlo a superare questa crisi dato che non gli mancano le possibilità! I genitori si sono separati un anno fa e il padre è andato fuori casa! Ha un fratello minore di 2 anni che non manifesta disagi al momento. Ma lui con la scuola dalla 2 media ha iniziato ad essere disinteressato e poco partecipe e così anche nel calcio che pratica come sport. Come ho scritto sopra frequenta scienze umane dopo esserci passato dal primo anno del classico perché troppo impegnativo!! Ha amici nulla facenti come lui e cambia spesso ragazzina.....Se i genitori decidessero di togliere il calcio come "punizione" potrebbe andare? Oppure cosa fare? Sono una nonna molto preoccupata perché penso che sprechi la sua vita senza obbiettivi. Grazie
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17 DIC 2020
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Cara Celeste...
noooo.... togliere il calcio no! Povero ragazzo, ha già dovuto subire la separazione dei genitori e l'allontanamento del padre. In più, proprio nel periodo in cui doveva iniziare un nuovo ciclo di studi. Il passaggio dalla terza media alle superiori è molto delicato. Da aggiungersi, la scelta errata di scuola, il fallimento della bocciatura. Il cambio di amici e il ritrovarsi in classe coi compagni più giovani.
Perchè accanirsi ancora?
Aspettate i risultati della prima pagella prima di valutare se davvero questo ragazzo non riesce a raggiungere buoni risultati scolastici nemmeno in questa scuola. Vi consiglio di parlare anche con i docenti e lo psicologo scolastico.
fatemi sapere come va
un cordiale saluto
Dott.ssa Stefania Scotto
18 DIC 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara nonna Celeste,
i problemi che suo nipote evidenzia sembrano espressione di un disagio legato al rapporto con i genitori.
E’ come se attraverso i problemi scolastici egli stesse chiedendo aiuto, affinchè i suoi genitori si occupino di lui.
A suo nipote non servono limitazioni nell’attività motoria, perché il problema è di scarsa motivazione nello studio, che ha radici affettive.
Lei può solo aiutare i genitori nel sensibilizzarli a recarsi da un professionista per aiutare il proprio figlio a superare i problemi.
Cari saluti
Giordana Milani
18 DIC 2020
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Gentile Signora,
in questi casi togliere le attività sportive oppure le passioni dei ragazzi non è produttivo. Se Lei è preoccupata per suo nipote è più opportuno cercare di creare un dialogo, per aiutarlo ad esprimere le sue emozioni e se sta vivendo alcune difficoltà. Sarebbe meglio che siano i suoi genitori a parlare con lui, comunicando le loro preoccupazioni per i segnali di poco interesse e poca partecipazione alle attività scolastiche. Per quanto riguarda la frequentazione di amici nullafacenti, consiglio di non esprimere al ragazzo giudizi sulle sue amicizie, perché porterebbe ad un allontanamento piuttosto che un avvicinamento alla famiglia.
Saluti
Dott.ssa Maria Luisa Strano
18 DIC 2020
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Cara signora, mi spiace molto per il disagio e la situazione espressa. Qualcuno si è mai preso di cura di questo ragazzo è approvato a capire cosa gli è passato per la testa quando i suoi genitori si sono separati? Questo ragazzo ha la possibilità di accedere ai propri contenuti emotivi e, soprattutto, potere di manifestare? Ritengo che sia fondamentale che lui intraprendere un percorso psicologico per cercare, in primis, di elaborare la separazione dei genitori e, in seguito, indagare le cause ed i fattori di mantenimento dei sintomi che presenta onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott FDL