Troppi dubbi sulla mia relazione

Inviata da Lodovica · 24 mar 2021

Buongiorno, ho 27 anni, e ho una relazione con il mio ragazzo da ormai 6 anni. Un anno fa ho sofferto di attacchi di panico e ansia, che mi hanno fatto diventare completamente apatica. Il giorno prima pensavo al matrimonio, il giorno dopo niente, vuoto totale. Mi sono spaventata e così è nato un fortissimo attacco di panico. Ho iniziato un percorso con la psicologa e psicoterapeuta, ma, a distanza di un anno ho avuto una ricaduta. I fattori potrebbero essere tanti, la diminuzione dei farmaci, il periodo storico, il fatto che in questo anno non mi sia impegnata a migliorare me stessa.. Ma la cosa che mi spaventa di più è che ancora non provo sentimenti per il mio ragazzo. È la persona più bella che io abbia mai conosciuto, gentile, educato presente e amorevole. Mi viene da piangere a pensarlo con un'altra donna, eppure non provo più niente. Ho paura di fargli troppo male, ho paura di lasciarlo per poi pentirmene. Ma allo stesso tempo mi chiedo se la mia stanchezza e la mia situazione mi porti ad avere questo calo si sentimenti,e che quindi, con la pazienza si possa tornare a una stabilità. Conviviamo e abbiamo preso casa, questo per me è un altro motivo di forte stress. Lasciarlo, significherebbe portare via tutte le mie cose, via da una persona che ho amato profondamente e che se potessi, non prenderei mai la decisione di lasciarla. Ma, purtroppo, adesso, il solo pensiero di sentirlo per messaggio mi porta ansia. Mi sono dovuta allontanare e tornare dai miei per stare più tranquilla. Ogni tanto penso che mavrei bisogno di fare altre esperienze, di conoscere ragazzi nuovi visto che è stata l'unica relazione seria che ho mai avuto. Grazie, sono molto curiosa di sapere i vostri punti di vista.

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Miglior risposta 25 MAR 2021

Cara Lodovica, sento dalle sue parole il suo senso di oppressione e la sofferenza del suo dilemma.
Lei è giovane e ha iniziato questa relazione da giovanissima, perciò il suo bisogno di fare altre esperienze è più che legittimo, è sensato, è sano ...
Leggendo quello che scrive la immagino dibattuta fra due alternative, entrambe dolorose per lei: continuare la relazione, rinunciando ad aprirsi alle possibilità della vita, oppure abbandonare una persona a cui vuole molto bene, facendola soffrire.
E se ci fosse una terza opzione?
Mi spiego: certamente il suo ragazzo non è felice vedendola così sofferente e apatica, perciò il suo permanere nella relazione sentimentale con lui comunque non garantisce che lui non soffra, ma le suggerisco di considerare che interrompere la relazione sentimentale non vuole necessariamente dire abbandonare, rompere ogni legame, negare l'affetto reciproco ... siete cresciuti insieme per anni, anni importanti nella vita di una persona, questo è un fatto e il cambiamento della natura della relazione (da sentimentale, ad amicizia profonda) non può portare via nulla di ciò che di buono avete condiviso. Inoltre i cambiamenti non è detto che debbano essere subito drastici, possono avvenire gradualmente, permettendo ad entrambi di adattarvi e trovare, con i tempi giusti, nuovi equilibri.
Lei si è già allontanata dal suo ragazzo, tornando a casa dai suoi, provi a esplorare con lui nuove possibilità della vostra relazione che includano affetto e sostegno.
Visto che va da una psicoterapeuta, potrebbe anche parlarne con lei.
Nelle relazioni si cresce, si cambia, non è necessario sempre chiudere le porte.
Spero di esserle stata utile!
Un abbraccio e buona giornata.

Dr.ssa Erika Conti Psicologo a Savona

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26 MAR 2021

Cara Lodovica,
A volte i cambiamenti spaventano e mettono in discussione i sentimenti, le relazioni, le emozioni... Sostanzialmente noi stessi!
Tagliare il cordone ombelicale con il primo partner che ci ha conosciute, accettate, supportate e sopportate non è mai semplice, per cui tutti i suoi dubbi sono plausibili e comprensibili. Si sa cosa si lascia e non ciò che si trova.. Forse lei è afflitto da questo conflitto, ed un percorso psicoterapeutico di sostegno la potrebbe aiutare a conoscersi e capirsi meglio, per affrontare serenamente una scelta.
In bocca al lupo!
Sono disponibile on line
Dott.ssa Giuditta Patrini

Dott.ssa Giuditta Patrini Psicologo a Crema

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26 MAR 2021

Cara Lodovica,
non deve essere semplice gestire questo dolore, posso solo immaginare, anche perchè come hai ben detto la pandemia non aiuta minimamente.
Quello che ti invito a fare è condividere questo malessere con qualcuno di cui ti fidi (se non lo hai già fatto) perchè ti aiuterebbe a operare quello che noi in psicologia chiamiamo "decentramento", ovvero guardarsi da un'altra prospettiva, una prospettiva esterna. Considera però che la fine di una storia non è per nulla semplice, è spesso assimilabile ad un lutto e per questo vanno affrontate le varie fasi.
Molto spesso si necessita di una figura che guidi nel buio di questi periodi.
Io partirei anche da analizzare il tuo stato ansioso, quando avverti ansia? quante volte accade nell'arco della giornata? che intensità presenta da 0 a 10? che pensieri ti scorrono in mente? che immagine ti viene? Il mio consiglio è di tenere un diario giornaliero in cui annoti tutti questi aspetti, ti aiuterà a fare più ordine oltre che ad acquisire maggiore autoconsapevolezza.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione,
Dott.ssa Monteleone

Dott.ssa Monteleone Maria Alessia Psicologo a Palo del Colle

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25 MAR 2021

Gentile Lodovica, se i suoi sentimenti nei confronti di questo ragazzo non sono più gli stessi , trovo alquanto illusorio sperare che "magicamente" tutto torni come prima. Comprendo che non sia facile chiudere una relazione, ma è pur vero che continuare per paura di "fare troppo male" all'altro, può significare "fare troppo male" a sé stessi. Provi a darsi del tempo prima di prendere una decisione drastica, ma si ricordi che nessuno potrà sostituirsi a lei in questa scelta di vita. La paura non ci rende felici; il coraggio invece sì. Le faccio tanti auguri. Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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25 MAR 2021

Carissima, penso che per stare bene con gli altri prima dobbiamo stare bene con noi stessi. Le relazioni di coppia spesso presumono un po' di impegno, quindi compromessi, pazienza, ecc. Chi non sta bene difficilmente riuscirà a gestirli serenamente. Ora, non vedo perché lei debba allontanarsi da una persona che rappresenta il "buono" della sua vita per qualcuno con cui costruire tutto dal principio. Perché invece, non parte dal ricostruire sé stessa e la sua quotidianità.? Il suo ragazzo saprà badare a se stesso e scegliere consapevolmente, se continuare a stare vicino a lei, oppure rendersi conto che ciò non è quello che sente e dunque andare per la sua strada.
Io resto a disposizione se lo volesse, anche on line. Cari saluti.
Dottoressa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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25 MAR 2021

Ciao Lodovica, mi colpisce che scrivi "una persona che ho amato profondamente" al passato. Pare che i tuoi sentimenti per lui in qualche modo e per qualche motivo non li provi più come prima. Sicuramente il lockdown porta con sè una scia di apatia generalizzata che ci investe tutti e riduce l'intensità delle emozioni a causa dell'assenza degli stimoli a cui eravamo precedentemente abituati.
Gli attacchi di panico sorti da un anno a questa parte, in quale contesto sono avvenuti? Eri in macchina o in mezzo alla gente? Ricordi quali eventi antecedenti erano avvenuti che hanno comportato l'esordio di questi sintomi? Hai un lavoro o stai finendo gli studi? Il fatto di convivere con lui e anche solo di sentirlo per messaggio ti mette ansia; potrebbe essere che ti senti messa sotto pressione in merito al costruire una vita insieme a cui tu ancora non riesci ad abituarti? Perchè tornare dai tuoi ti fa sentire più tranquilla?
Rimango a tua disposizione, buona giornata.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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25 MAR 2021

Buongiorno Ludovica, capisco bene quanto questo legame possa essere forte per lei e doloroso il distacco, ma chiaramente non può obbligarsi a fare ciò che in questo momento non sente, la invito anche a non seintirsi in colpa, poiché non può avere controllo razionale su ciò che sente.
Un anno fa, prima di avere l'attacco di panico, come di sentiva? A cosa era associato nel contesto della sua vita? Potrebbe essere stata anche una spinta a mettere in discussione la sua storia, poiché a livello conscio non era pronta? Per quanto il suo fidanzato fosse bravo e buono, c' erano aspetti di insoddisfazione nella sua relazione?
Sono tutte domande importanti da farsi per comprendere meglio cosa le accade.
Continui con il percorso r in bocca a lupo !

Dott.ssa Marialaura Familiari Psicologo a Roma

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25 MAR 2021

Carissima Lodovica, mi rendo conto di quanto lei possa stare male. L attacco di panico è in importante campanello d allarme: con il corpo diciamo ciò che con le parole non riusciamo a tirare fuori. Ma la attacco di panico è anche un messaggio,il messaggio che non possiamo e dobbiamo vivere all interno di certi schemi. A tutto questo poi si aggiungono i sensi di colpa per la paura di tradire e di deludere. Continui col suo percorso e abbia fiducia perché la guarigione sta nella accettare di essere se stessi. Cordiali saluti

Dott. Alessandro Papagni Psicologo a Ostia

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