Sono passati più di 2 anni dalla fine della storia e sto ancora molto male

Inviata da Maria · 28 set 2020

Salve a tutti gli psicologi che sapranno aiutarmi a iniziare a dare un senso a quello che mi sta accadendo.
Ho 36 anni e dopo due anni e mezzo dalla rottura con il mio ex, sta ancora male e lo penso ancora quotidianamente senza riuscire a venirne fuori. Lui ha iniziato una storia con un’altra subito dopo la fine della nostra relazione, forse anche durante..cosa che mi era capitata con il mio ex precedente e mi aveva già lasciato un trauma, che non avrei mai voluto rivivere, e invece eccomi qui che mi é ricapitata la mia più grande paura. La storia con il mio ex era tutto quello che avevo sempre sognato, prima viaggi in posti meravigliosi per poterci incontrare a metà strada (lui vive dall’altra parte del mondo), poi un trasferimento per raggiungerlo, l’inizio di una vita insieme in una città meravigliosa, la convivenza, e le difficoltà relative alla possibilità di restare lì che mi hanno inizialmente demoralizzata e che lui ha visto come « debolezza » da parte mia. spesso mi sentivo come se fossi al di fuori di me stessa, e mi guardassi dall’esterno ripetendomi che non potevo crederci che quella era davvero la mia vita, perché non ci credevo che davvero il mio sogno si stava realizzando. Eppure ero in un posto meraviglioso, con la persona che avevo sempre sognato, e spesso non riuscivo a goderne e mi soffermavo sui lati negativi, diventando pesante e pessimista. Ci ho messo un po’ per abituarmi alla mia nuova vita e non appena é successo, mi ha lasciata. Sospettavo ci fosse un’altra ma lui ha negato fino all’ultimo, anche quando tornavo a casa per riprendere le mie cose e c’erano già le valigie dell’altra. Ora stanno insieme da più di due anni, e io in tutto questo tempo non ho mai smesso di pensare a lui e a quanto mi sono lasciata sfuggire la possibilità di essere felice e realizzare i miei sogni. Sono dovuta tornare a casa e rifarmi una vita, ancora una volta cercare un nuovo lavoro e ripartire. Avevo un lavoro e un corso di studi da finire in Australia tuttavia sotto le sue pressioni del « devi andare via di qui perché sei venuta per me è ora che non stiamo più insieme te ne devi andare », io me ne sono andata, ho lasciato lì una cosa incompleta, mollato tutto e ricominciato da zero, sperando di riuscire a trovare un senso alla mia vita in Spagna. Ora in Spagna ho un lavoro fantastico, ma non ho più incontrato nessuno! Nessuno si avvicina a me, nessuno che si interessi, eppure sono una bella ragazza, ho cura del mio aspetto esteriore, viaggio tanto e non resto chiusa in casa..eppure nulla, e questo sta intaccando la mia autostima facendomi interrogare su cosa c’è che non va in me se gli altri in un batter d’occhio trovano qualcuno e io invece sto qui che non mi si avvicina nessuno! Non sono sola, ho tanti amici, eppure non riesco ad essere felice perché mi manca la cosa per me più importante: una persona che mi ami e con cui costruire una vita, e ho tanta paura di non riuscire a incontrare più nessuno, perché non so proprio da dove iniziare! Vorrei liberarmi di questa paura di restare da sola e accettare la mia situazione di essere single senza farmene una malattia, ma come si fa?

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Miglior risposta 29 SET 2020

Cara Maria, Lei ha messo in gioco tanti temi carichi di significato e di emotività, che meritano tempo e spazio superiori a quelli che può garantire un breve messaggio online. Di certo emergono con forza alcune linee conduttrici: la progettualità su cui Lei si manteneva (il domani da sogno) è venuta meno, interrotto dall'esterno, e ora Lei gira a vuoto: chiede perchè dopo due anni non riesca a sganciarsi, e la risposta è in un futuro che oggi non c'è. Non ha potuto riprogettarsi perchè in Australia ha dovuto lasciare tutto a metà e in Spagna non riesce a trovare un nuovo progetto su cui mantenersi e dire di sè. E' normale, allora, che in situazione di stallo e impossibilità di futuro (percepita) Lei ripieghi al passato: a cosa ha perso, e al senso di colpa per averlo "rovinato". La risposta è in due movimenti: quello di rifigurazione del passato, per dare un senso compiuto a quanto avvenuto (e rispondere alla domanda "perchè") e integrarlo in storia di vita, e di progettazione del futuro, secondo identità e autenticità, mettendo a tema quei modi di essere nel mondo che Le stanno causando scacco e sofferenza. Si affidi a uno psicoterapeuta, in presenza o online, e riprenda in mano la Sua esistenza. In bocca al lupo! Cordialità, DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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1 OTT 2020

La fine di un amore corrisponde ad un lutto e i lutti hanno bisogno di un tempo di elaborazione che varia da persona a persona.
Elaborare un lutto comporta la possibilità di riappropriarsi della propria capacità di amare la vita, che se n'è andata via con la persona amata. Si proverà tristezza, rabbia, sentimenti negativi relativamente a se stessi: è un processo che è meglio fare "accompagnati" da uno psicoterapeuta che accolga, comprenda e l'aiuti a vivere tutte le emozioni, anche contrastanti di questo momento.

Dott. Isidoro Sciulli Psicologo a Bergamo

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29 SET 2020

Buongiorno Maria,
dal suo racconto si coglie una certa sofferenza . Sarebbe opportuno per lei iniziare a lavorare su queste questioni con un professionista per rielaborare bene il suo vissuto.
È importante comprendere perché soffra per qualcuno che l’ha lasciata. Questa “mancanza” dell’amore e paura di perderlo sarebbe da analizzare.
Cerchi di concentrarsi su se stessa e sui suoi desideri. Incominci un lavoro costante su di sé con un professionista per iniziare a svincolarsi da questa situazione. Ne uscirà più libera e predisposta all’incontro di altre persone.
Rimango a disposizione.
Un cordiale saluto.
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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29 SET 2020

Gentile Maria,
il suo scritto propone la paura di stare da sola.
Mi sembra abbia vissuto un esperienza con un aspettativa da sogno, ma mi sembra era un sogno con cose, persone terze. È possibile che pur di avere una storia di amore non abbia voluto vedere.
Credo le sarebbe di aiuto un consulto psicoterapeutico per parlarne, conoscere la sua paura e altro...
E. Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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