Salve, sono una ragazza di 21 anni. Con l'emergenza dovuta il Covid, ormai da molto tempo mi attengo alle regole che via via vengono dettate dalle istituzioni. Faccio parte di un gruppo di amici e fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono venuta a conoscenza di opinioni che non condivido affatto, ma che rispetto. Ho spiegato più volte che le ragioni per cui non avrei partecipato alla cena di gruppo o alla festa del sabato sera che ci sarebbe stata sono riconducibili all'apprensione nei confronti delle persone a cui tengo; nonostante ciò, ho cominciato a vedere quasi tutti i componenti allontanarsi da me. Se non fosse la sottoscritta a cercare di iniziare una conversazione (e a "spingere" per portarla avanti) sarebbero capaci di non farsi sentire per mesi interi, mi sento esclusa soprattutto dopo aver scoperto dell'esistenza di un altro gruppo su WhatsApp in cui l'unica a non essere presente sono io. Non trovo assolutamente giusta la mia esclusione per delle scelte che, vista la situazione, non dovrebbero essere viste come un'eccezione in un gruppo di 20 persone. Visto il comportamento, possono essere considerati amici?
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5 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Giulia,
sentirsi escluse, e direi soprattutto non sentirsi capite, porta quasi inevitabilmente sofferenza nel proprio mondo interno.
Questo perché emerge un senso di frustrazione rispetto ad uno dei bisogni fondamentali dell'essere umano, quello di socializzazione.
Non possiamo esercitare un controllo sui comportamenti degli altri, ma possiamo farlo soltanto sulle nostre scelte.
Domandati se con ciascuno/a di loro è possibile avviare una conversazione basata sull'ascolto reciproco dei propri bisogni, e domandati successivamente se ciascuno/a di loro aggiunge un valore che è significativo per la tua vita.
Sperando di averti fornito degli strumenti in più per affrontare questa difficoltà che stai vivendo, ti faccio i miei auguri per il continuo del tuo percorso di vita.
Dott.ssa Maddalena Ciavolino
5 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Giulia,
Mi permetta di farle i complimenti per il coraggio avuto nell'affermare il suo punto di vista a discapito del senso di appartenenza al gruppo, è segno di grande maturità non solo in relazione all'emergenza ma proprio rispetto al suo processo di crescita. La vera forza è dire No!
Probabilmente nel gruppo non sono tutti forti e decisi come lei e hanno preferito omologarsi al pensiero comune piuttosto che esporsi e prendere una posizione.
Ad ogni modo un chiarimento esplicito su quanto accaduto potrebbe essere utile, magari i suoi amici non hanno letto correttamente il suo comportamento e si sono sentiti giudicati?
Spesso nei gruppi si riproduce un po' ciò che accade nella nostra famiglia di origine.
Queste sono esperienze di vita preziose che ci insegnano come va il mondo e purtroppo, gli amici veri sono perle rare.
Un caro saluto