Solo Illusioni per coprire la facciata?
Conclusa una relazione con il compagno di una vita. Scoperto che intratteneva una relazione parallela con la moglie di un suo amico, assume comportamenti diametralmente opposti: da una parte piange, si pente, vuole rimediare, vuole costruire una famiglia insieme e dieci minuti dopo mi incolpa di qualunque cosa, della deriva della relazione, di essere una persona orribile non degna di rispetto e senza diritti. Dopo settimana dove un giorno era amore e voglia di ricostruire e l’altro pieno di frasi come “non vali nulla “ decido di chiudere io. Ho provato a comprendere, credendo volesse davvero me nella sua vita, e lui voleva esserci, ma io dovevo semplicemente non parlarne e fare come se nulla fosse accaduto. Per lui una casa nuova e una famiglia avrebbe sistemato tutto. Ma come si può pensare di ampliare un rapporto se non si attraversano i problemi?
Decido quindi di lasciarlo libero di scegliere. Per lui ho scelto di andarmene. Lui è sparito, come fossi morta, e dopo qualche tempo, scoperti dall’altra parte del triangolo, diventano una coppia a tutti gli effetti. La mia difficoltà risiede nel comprendere come si possa essere invisibili per un’altra persona. Proprio come se da un giorno all’altro non esistessimo più. Si può essere così nulla per qualcuno a cui si è dato tutto il rispetto, l’onestà e l’amore possibile. Illudere ancora, nonostante a giochi finiti, si sia intrapresa un’altra via? Come possono alcune persone pensare di “sacrificare” la vita altrui pensando di sistemare i propri “errori” dicendo di volere una famiglia, quando non è quello che vogliono?