Buonasera, vado dalla mia psicologa da tre anni e mezzo. Il primo anno sono caduta in depressione dopo aver approfondito la mia infanzia e successivamente sono guarita al meglio. Sono passati due anni e ormai sto bene, ho ripreso la mia vita, ho una relazione stabile. Da un po’ di tempo vorrei staccare da questo programma, smettere di essere in continua analisi, le ho proposto di vederci una volta al mese ma dice che non è ancora possibile. Io vorrei vederla meno o addirittura fermarmi per un po’. Come faccio a dirtelo?
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14 GEN 2021
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Gentile Lisa
Smettere una terapia è sempre difficile, non solo per "il paziente" ma anche per il terapeuta. Esiste la libertà individuale, anche di sbagliare, se mai si potesse davvero sbagliare interrompendo un percorso. La psicoterapia non è un percorso medico e proporlo come tale è folle a mio avviso. La consapevolezza è transitoria ed in continua evoluzione, se senti che hai fatto il tuo percorso, che può bastare così, che stai bene, va semplicemente così, anche se il terapeuta con tutte le sue motivazioni cliniche può avere delle perplessità. La terapia deve avere come unico fine la libertà...dai propri limiti, dai propri schemi rigidi, dalle proprie paure, dalla paura di deludere...anche una persona che ci ha aiutato per tanto tempo. Un bravo genitore (terapeuta) è colui che permette all'altro di sbagliare, cadere e forse volare, senza rimproveri, senza prendersi meriti, ma semplicemente osservando e accompagnando l'altro al distacco.
13 GEN 2021
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile utente. Trovo strano che lei abbia difficoltà ad esplicitare alla sua terapeuta il desiderio di interrompere la terapia che tra l'altro è iniziata da un bel po' di tempo. Tra paziente e terapeuta si dovrebbe instaurare una relazione di fiducia reciproca e di autenticità, da cui scaturisce l'alleanza terapeutica e che rende possibile il buon esito del percorso. Detto questo, le consiglio di parlare chiaramente con la terapeuta in modo che possiate decidere insieme una diversa programmazione dei vostri incontri futuri. Le faccio tantissimi auguri.
13 GEN 2021
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile utente,
Non è il paziente che decide quando smettere l'antibiotico .. anzi, sì, lo può fare, salvo poi lamentarsi delle ricadute che sono ancora peggiori.
E il medico certo non dice "..provi, se se la sente, e sa che se c’è bisogno sono qui e sappia che i rischi sono questi....",
ma all'opposto magari dice:".. nel caso ci sia una ricaduta, non venga poi a lamentarsi da me, L'avevo avvertito che non andava fatto..."
Non so se l'analogia è chiara.
La conclusione di una psicoterapia è frutto di una valutazione specialistica, che talvolta coincide con quella del pz., talvolta meno.
Tenga anche conto che quella che Lei definisce ".. dsono guarita al meglio, ormai sto bene..", come qualsiasi nuova acquisizione ha bisogno di una fase di consolidamento e poi di supervisione, attraverso sedute che via via si diradano, verso il termine ogni 6 mesi.
La causa più frequente dell'insoddisfazione, dopo una psicoterapia, è la ricaduta; dovuta frequentemente alla conclusione unilaterale della stessa da parte del pz. inebriato dai suoi stessi progressi.
Questo noi lo sappiamo bene e cerchiamo di scongiurarlo.
Non sempre veniamo ascoltati.
13 GEN 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera,
una volta la mese è una cadenza talmente diradata che non servirebbe nulla.
La decisione di interrompere, spetta a lei.
Di solito la cosa migliore è parlarne con la propria terapeuta in modo da farsi spiegare il perché e comprendere le vere ragioni della sua 'voglia di staccare'.