Sicurezza o felicità?

Buongiorno Alissia.
Se non ho capito male quindi dopo diversi anni diciamo tormentati, una volta arrivata una stabilità e una maggiore sicurezza e vicinanza da parte del suo compagno, le cose hanno iniziato ad andare peggio. Come mai? Come è stata decisa la convivenza? Ad oggi mi sembra quasi che le parti si siano invertite e che sia lei a "pensare ad altro". Queste tematiche sarebbero da approfondire secondo me se sente che questa insoddisfazione è immobilizzante.
Un saluto.
Dott.ssa Sara Cignini

Cara Alissia,
dalle sue parole traspare molta sofferenza presente e passata. Sembra evidente che tra lei e il suo attuale compagno si è creato un rapporto simbiotico . Oltretutto lei desiderava che il suo compagno cambiasse e ritiene che sia cambiato poichè ha deciso di convivere con lei .
Allo stesso tempo, non accetta i suoi valori , il suo modo di pensare , la sua famiglia e non gli perdona i tradimenti passati.
In sintesi, non avete valori comuni e lei non riesce ad accettare il suo compagno così com'è.
Noto che ha molte risorse ed è consapevole della sua dipendenza .
Si sente infelice e ritiene che la sicurezza economica derivante da questa relazione , sia il vero ostacolo per un cambiamento..
Si pone diversi dubbi e domande. Le consiglio un percorso che la renda consapevole delle sue risorse e libera di fare le sue scelte di vita.
Posso aiutarla in questo percorso, mi contatti, sono disponibile anche on line
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati

Buon pomeriggio Alissia (o sarà Alessia?),
lei sente di stare in una situazione difficile e ci chiede che cosa dovrebbe scegliere: la sicurezza o la felicità? Questo è un dilemma comune e molto complicato da risolvere. Lei non riesce a vivere con lui ma neanche senza di lui. Naturalmente sarebbe desiderabile avere un rapporto affettivo dove la felicità, l’amore e la sicurezza siano presenti e in armonia. Ma come lei scrive, questo non è il suo caso lei pensa di dover fare una scelta non facile. La convivenza con lui è problematica. La trova insopportabile sia per la sua gelosia del passato che è ancora presente nei suoi sentimenti, sia per l’oppressione e limitazione della sua libertà dovuto alla eccessiva e pericolosa gelosia di lui. La possessività di lui può diventare violenta. Lei vorrebbe lasciarlo ma non una struttura (non solo economica) psicologica che lo renda possibile. L’impressione che ho è che lei sia dipendente emozionalmente da lui. La sua situazione è complessa e lei ha bisogno di un sostegno terapeutico per risolvere l’impasse in cui vive. Sono disponibile se posso essere d’aiuto. Lavoro anche online. Un saluto

Buongiorno Alissia,
leggo nelle sue parole molta consapevolezza riguardo la sua situazione. Percepisce che potrebbe trattarsi di una dipendenza, ma soprattutto, che sta sacrificando la sua felicità per quella che lei definisce sicurezza.
Il mio primo pensiero è legato a una sensazione di rancore, rancore per le sofferenze degli anni passati, rancore per la sua gelosia, con cui si permette di toglierle spazio e libertà, tutti elementi che non possono essere compensati dalle "cose" che le compra.
Il rancore emerge poi sotto forma di insoddisfazione, data dal fatto di non avere al suo fianco una persona che lei stima, che lei sa avere atteggiamenti che le mancano di rispetto. Quindi sul piatto della bilancia metterei più la comodità del farsi mantenere, che le da sicurezza solo economica, contro l'insoddisfazione di stare con una persona a cui non è sentimentalmente legata e il rischio di potersene pentire nel corso del tempo.
" Posso lasciare questa enorme sicurezza per il niente?"
Il niente è lei, è la sua vita e tutte le infinite possibilità che si hanno a 29 anni. Non le serve cercare un'altra persona che le da tutto questo, perchè lei, Alissia, ha la possibilità di darsi tutto questo senza fare affidamento necessariamente su un'altra persona.
Sono consapevole che dopo 10 anni non è facile riprendere in mano la propria vita e immaginarsi senza di lui, che comunque è stata una presenza importante: è un percorso lungo e difficile, ma da cui potrà trarre molta soddisfazione.

Rimango a disposizione (anche online).

Dott.ssa Laura Romano

Buongiorno 123,
Mi dispiace per il disagio che stai vivendo.
Resto a disposizione anche online se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Buongiorno Alissa,
intanto trovo già un buon punto di partenza essersi sentita "pronta" a mettere per iscritto questo profondo dilemma e interrogarsi rispetto a quali siano le proprie necessità e le proprie aspettative future: mettere tutto a rischio ma potersi concedere la felicità o accontentarsi di una vita apparentemente sicura ma sentita come senza uscita e infelice?
L'unica persona in grado di rispondere alla sua domanda non può che essere lei stessa, forse deve solo trovare la forza per poter prendere una decisione difficile, in quanto questa comporterebbe mettere in discussione tutta la sua vita, non solo passata ma anche futura.
Le auguro il meglio

Buongiorno Alissia mi colpiscono 2 aspetti nelle tue parole.
1. Parli di ossessione nonostante il passato che non riesci a cancellare e di dipendenza.
Sei in una relazione che non ti gratifica emotivamente ma non riesci a distaccarsi, come se fosse una situazione di dipendenza affettiva.
2. Allo stesso tempo parli di aspetti materiali che fanno pensare a una comfort zone a cui fai fatica o ti spaventa rinunciare.
Sono a mio parere 2 facce della stessa medaglia.
Dipendenza, difficoltà a svincolarsi
.
Credo che la risposta alla tua domanda in realtà già la conosci
Trova il coraggio di fare qualche colloquio con un professionista per guardarti dentro, capire le origini di questa dipendenza e trovare la strada per essere felice davvero. È possibile.
A disposizione se hai bisogno
Saluti Dottssa Belinda Doria

Salve signora Alissia,
i cambiamenti possono far paura e le vecchie "sicurezze " conosciute con difficoltà si riescono a mettere in discussione, la situazione che lei descrive denota però una sofferenza di fondo.
I rapporti possono essere complicati come i loro equilibri, ma qui sembra che ci sia uno scontro tra una infelice tranquillità economica e una possibile felicità per ora immaginata a livello possibilissimo ma ancora in divenire.
Il rapporto che lei descrive sembrerebbe basato più su uno scambio di beni che di affetti, i quali la stanno limitando sia a livello affettivo che di autonomia personale, oltre allo scambio implicito tra quello che sembra un controllo francamente eccessivo da parte dell'altro e una sicurezza monetaria che andrebbe meglio analizzata per valutare i pensieri impliciti che tale scambio può rappresentare.
Quello che le posso consigliare e di intraprendere un percorso volto ad aiutarla a meglio comprendere la situazione.
Se le posso dire in ultimo vivere una vita sicura ma infelice non rende la propria vita più serena e tranquilla ma solo infelice.
Rimango a disposizione
Cordiali saluti
Dott. Stefano Riccardi

Ciao Alissia, ha fatto bene a descrivere su questo portale la situazione che sta vivendo e lo stato d'animo che le causa. Ciò che emerge forte dalla sua narrazione, è la sua sofferenza, la sua infelicità legata alla relazione che intrattiene con il suo partner.
Alla base di una relazione di coppia stabile e funzionale, ci sono alcuni elementi importanti come fiducia reciproca, comprensione, sostegno emotivo, non solo economico, sicurezza, elementi che, da ciò che descrive, non mi sembrano caratterizzare la vostra relazione. Le consiglierei di intraprendere un percorso di consulenza psicologica che possa aiutarla a superare la dipendenza che lei sente di avere nei confronti del proprio compagno, e che le permetta di riscoprire se stessa, le proprie risorse e le proprie capacità.
Resto a sua completa disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Francesca Araneo

Salve mi dispiace molto per il disagio espresso. Potrebbe essere utile trovare un suo spazio d’ascolto, avviando un percorso psicologico che la guidi nella costruzione di una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti emotivi.

Cordialmente,
Dott.ssa FM

Buonasera Alissia, ciò che descrivi è una situazione relazionale e interiore che merita molta attenzione, come minimo. Mi fa piacere che ti stia ascoltando un poco, anche se capisco non sia facile percepirsi infelici.
I tanti anni passati con un uomo che ti tradiva denota il tuo bisogno interiore di sottoporti a questo tipo di frustrazione la quale, paradossalmente, può avere un'attrattiva. La tua incertezza attuale arriva proprio quando la frustrazione sembra trasformarsi in sicurezza, questo potrebbe avere per te più di un senso e meriterebbe da parte tua un approfondimento, con un aiuto competente per il quale mi rendo disponibile. Trovo comprensibile che il fardello emotivo che ti porti dentro non trovi sollievo per il solo fatto che i tradimenti fanno parte del passato. Evidentemente per liberartene hai bisogno di ben altro che di regali e sicurezza.
Hai bisogno di prendere consapevolezza delle tue dinamiche interiori che ti spingono ad accettare quanto hai descritto, e per farlo devi concederti uno spazio tutto tuo, senza preoccuparti troppo di dover prendere una decisione, per la quale potrebbe volerci tempo. Un ottimo modo per occupare questo tempo potrebbe essere quello di crearti una situazione economica che ti renda libera di percorrere la strada che vorrai. Perchè non impegnarsi in questo senso?
Comunque sia, anzitutto, ti direi di continuare ad ascoltari e dare fiducia a quanto senti rispetto a questa relazione. Potresti anche provare a dare un nome preciso alla sensazione che provi nel ripensare ai tradimenti passati o nel frequentare una donna con la quale il tuo compagno è stato. Non voglio suggerirti cosa fare ma incoraggiarti a non rinunciare a quella parte di te stessa che sta facendo capolino.
Coraggio!
Dott. Elvio Buono

Cara,

dovrebbe approfondire i motivi sottostanti che la portano a rimanere con un uomo che l'ha tradita per tanti anni e che, allo stesso tempo, non le lascia nemmeno la libertà di avere una vita sociale. Mi ricorda molto Penelope, in costante attesa che ritorni Ulisse, cambiato e desideroso solo del suo amore. La co-dipendenza che potrebbe aver sviluppato verso il suo partner andrebbe approfondita alla luce delle sue relazioni significative, di cui le prioritarie fra tutte da esplorare, sono quelle familiari.
Sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Una vita non è sicura e tranquilla, se non è felice. Il suo rapporto è chiaramente finito. Vada oltre, altrimenti se ne pentirà tutta la vita.
Buone cose

Buongiorno,
comprendo il disagio nel quale ti trovi: avere una persona che ti da tutto ma non ti da la felicità (che non si può comprare) apre un conflitto importante dentro di sé.
Non trascuri i suoi sentimenti che le stanno gridando di prendere una decisione. In questo momento delicato potrebbe avere bisogno di una persona di cui si fida che l'accompagni a fare le scelte che meglio rispondono alla sua persona.
Rimango a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi