Sì può odiare un genitore?

Inviata da Nicole80 · 29 lug 2020

Buongiorno, ho 27 anni e un grave problema con mia madre. È una persona frustrata, negativa, narcisista, fa sempre la vittima e pensa di essere perfetta, lei non sbaglia mai, gli altri sempre, cerca continuamente attenzioni e approvazione. Odia mio padre, ma vivono ancora insieme e per questo sfoga la sua rabbia sugli altri; lei ha avuto una vita infelice e così anche noi 3 figli causa litigi continui con papà, maltrattamenti fisici e psicologici. Vivo a 1000km di distanza, sono indipendente economicamente eppure non sono libera. Quando ci vediamo dopo mesi mi saluta a malapena, mi dice che sono ingrassata, che ho la cellulite, che non sono fine e signora come lei. Mi chiama a qualsiasi ora, pretende risposta entro pochi secondi, notte o giorno non importa, non mi chiede come sto, deve solo sfogarsi, urlare e parlare sempre e solo male di papà. Parla anche 20 minuti da sola senza fermarsi, se provo a dire qualcosa lo interpreta come un dare ragione a lui e piange, urla, chiude la telefonata, manda vocali su WhatsApp in cui mi dice che sono stronza, ingrata e che non merito di avere una madre così e mi blocca ovunque così da non poterle rispondere. Dopo giorni mi chiama come se niente fosse e ricomincia. Non fa più vivere chi le sta intorno, i miei zii mi chiamano in continuazione per supplicarmi di fare qualcosa, di fargli separare, che loro non sanno più cosa fare o dire, non possono parlare perché se non sei d'accordo con lei non va bene. È un continuo pretendere ragione e non ascoltare. Sì può vivere in questo modo? Sì può provare odio verso un genitore? Non so se serva più a lei che a me questo sfogo.

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Miglior risposta 30 LUG 2020

Buongiorno Nicole,
sì, si può odiare un genitore, anche se si tratta di un sentimento complesso, fatto di rabbia ma anche di dolore. E la distanza non è solo quella fisica, utile come difesa certo.... La vera distanza da raggiungere è quella dell'autonomia psicologica, della differenziazione. Ma non è facile se all'interno della famiglia lei viene vista come colei che deve fare qualcosa: da dove arriva qusto suo ruolo oneroso e quale è il ruolo di suo padre in tutto questo? E i suoi fratelli? Mi colpisce che lei si chieda se qusto suo sfogo serve a lei o a sua madre... In che modo potrebbe servire a sua madre? Valuti la possibilità di un percorso che serva a lei Nicole, non solo per sfogarsi ma anche per comprendere meglio il copione familiare che tutti state giocando e se si possono costruire strategie utili a cambiare qualcosa...
Le auguro il meglio
Dott.ssa Franca Vocaturi

Franca Vocaturi Psicologo a Torino

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30 LUG 2020

Buongiorno Nicole,
il rapporto con i genitori è uno dei più complessi. Nella prima parte della vita siamo completamente dipendenti da loro, un po' alla volta ci conquistiamo la nostra autonomia. A volte è un processo difficile e dipende da diversi fattori.
Lei vive fisicamente distante da Sua madre, è economicamente indipendente eppure, come Lei stessa dice, non si sente libera. I giudizi di Sua madre La fanno stare male, perché la sua opinione per Lei è importante. Nonostante tutto vorrebbe risponderle e si dispiace quando la mamma La blocca. Da quello che scrive capisco che ci tiene alla relazione con Sua madre, altrimenti forse non proverebbe l'odio ma l'indifferenza. Sente che questa relazione Le rende la vita difficile, che provare a rimediare non porta a risultati sperati e da qui la rabbia intensa che prova e che non è difficile comprendere. Sente il dovere di stare 20 minuti al telefono ad ascoltare, impotente e sofferente. Dice che la mamma ha avuto una vita infelice, probabilmente non riesce a relazionarsi in modo differente ma questo non toglie nulla alla sofferenza che prova Lei. Forse questo rapporto così difficile e la grande fatica che Le costa meriterebbe un'attenzione in uno spazio dedicato, dove poterne parlare e cercare la strada migliore per Lei per poter vivere con maggiore serenità.
Un caro saluto
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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30 LUG 2020

Buongiorno,
lo sfogo serve a chi si sfoga.
Pertanto penso che lei abbia fatto bene a parlarne al di fuori della sua cerchia famigliare. Come mai poi spetterebbe a lei il compito di interrompere il comportamento di sua madre? Chiedere a una figlia di far separare i propri genitori, anche se magari alla figlia andrebbe anche bene la loro separazione, sembra essere una richiesta che esclude dal pensiero degli zii il suo ruolol e i suoi bisogni.
Mi sembra che lei abbia vissuto anni d’isolamento affettivo rispetto da parte di sua madre oltre ai maltrattamenti fisici e psicologici che riporta.
Potrebbe Nicole farsi aiutare a trovare l’autonomia dal maltrattamento che ancora, in forme magari differenti, sente di subire a 1000km di distanza. Quando si cerca affetto e considerazione da genitori che non riescono a essere adeguati poi non è così raro che si continui a cercarlo sopportando comportamenti che forniscono una parvenza di considerazione.

Rimango a disposizione per approfondimenti

Saluti

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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