Si può essere obbligati a riallacciare i rapporti con mio fratello?

Inviata da Ciro · 11 giu 2021

Salve a tutti, sono un ventisettenne che da sei anni vive da solo con la sua compagna. In casa dei miei genitori, i rapporti con loro non erano mai facili ma tutto sommato ci si tollerava a vicenda. Chi invece non tolleravo mai e continuo a non tollerare anche adesso è mio fratello maggiore, un personaggio squallido che ho sempre avuto vergogna di definire "mio fratello". In ventun anni di convivenza non abbiamo mai condiviso alcunché, siamo sempre stati come acqua ed olio e andarmene di casa, dopo un ultimo anno passato a litigare ed insultarmi con lui, è stato come riniziare a vivere. Di recente ho avuto la mia prima figlia e si stava pensando, in concomitanza con l'allentamento delle misure della pandemia, d'organizzare un ricevimento coi miei genitori, qualcosa di semplice ma comunque gradevole. Da qui è partito il delirio: i miei continuano a pretendere che io inviti anche mio fratello, farfugliando giustificazioni come "è tuo fratello, devi comportarti e trattarlo come tale", "La famiglia deve rimanere unita anche se alcuni suoi membri non si sopportano", "la tradizione impone così" e altre cavolate affini, aggiungendo poi di prepararmi perchè con la fine della pandemia inizieranno a mettere in pratica il loro piano per "costringerci a comportarci da fratelli", ipse dixerunt. Roba folle, a mio avviso.
E io puntualmente replico che di lui non voglio più saperne, che ho passato i sei anni migliori della mia vita senza vederlo e che non intendo farmi rovinare un'occasione piacevole da uno come lui.
Ora, l'esasperazione è tale che stiamo addirittura pensando d'annullare il ricevimento e mandare tutti a quel paese, ma temo che ciò non basterebbe. Che devo fare per avere un po' di pace? TAgliare i contatti pure con i miei genitori?

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Miglior risposta 13 GIU 2021

Caro Ciro,

se la relazione con suo fratello le provoca malessere a causa di incompatibilità caratteriale, la quale porta a intolleranza reciproca, non è portato a dover instaurare un rapporto di finta cordialità solo per far contenti mamma e papà.
La fiducia, il rispetto e l'ascolto sono le basi dell'amicizia e della lealtà; se con un "familiare" non si respira da sempre quella sensazione di affidabilità e possibilità di dialogare in modo costruttivo, le vostre strade possono anche prendere direzioni diverse.
In aggiunta, la tradizione e il mito dell'armonia non c'entra nulla con la verità, in quanto il non avere l'opportunità di essere se stessi con un membro della propria famiglia, giustifica qualsiasi scelta finalizzata al mantenimento del proprio benessere. Questo non vuol dire tagliare i ponti completamente con lui e i suoi genitori, ma interessarsi del loro bene a distanza di sicurezza.
Rimango a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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16 GIU 2021

Caro Ciro, ovviamente sta a lei decidere che cosa fare, tuttavia ha mai pensato di risolvere la conflittualità con suo fratello per mantenere un rapporto quantomeno civile? Per quanto riguarda i suoi genitori, non possono chiaramente obbligarla e dovrebbero comunque rispettare le sue scelte e validare ciò che prova. Ciò che ha riportato tra le virgolette é l’espressione di quelle che in psicoterapia cognitivo-comportamentale chiamiamo credenze intermedie e rappresentano valori, opinioni, regole, sentenze che abbiamo appreso sulla base dell’educazione ricevuta dalle principali istituzioni in cui viviamo (famiglia, scuola, religione, ecc) e purtroppo vengono considerate come verità assolute, difficilmente oggetto di discussione. Resto a disposizione se ha dei dubbi o se desidera approfondire.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Lombardi

Dott.ssa Stefania Lombardi Psicologo a Pistoia

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14 GIU 2021

Carissimo Ciro,
per rispondere alla sua domanda, no, non si è obbligati a riallacciare rapporti con una persona che ci fa del male.
Capisco anche i suoi che vorranno da una parte salvaguardare le apparenze e dall'altra magari sperano in un riavvicinamento tra voi due. Per non arrivare ad una rottura anche con i suoi genitori che credo comporterebbe ulteriore malessere e rabbia, il suggerimento potrebbe essere quello di contattarlo per un incontro tra voi due prima del ricevimento, per dare una risposta ai suoi ma soprattutto per capire se suo fratello è sempre uguale oppure se c'è stata qualche variazione nel suo comportamento. Non arrivi carico di pregiudizi e cerchi magari di essere obiettivo. Parallelamente, un sostegno con un professionista potrebbe aiutarla a scandagliare meglio cos'è successo, cosa vi ha portato a questa brutta rottura soprattutto per lei, per ritrovare serenità e per fornire migliori risposte ai suoi.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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13 GIU 2021

Buongiorno Ciro,
alcune relazioni tossiche possono farci perdere il gusto delle cose belle che abbiamo costruito, ma solo se glielo permettiamo. Le criticità di suo fratello possono rimanere lontano da lei se impara a gestire -con qualche strategia- i suoi pensieri e le sue emozioni.
Una buona terapia può aiutarla in questa come in altre circostanze.
Sono a disposizione e ricevo anche online.
Le auguro un buon festeggiamento con le giuste difese!
Dott.ssa Oriana Parisi
Neuropsicologa e Istruttrice Mindfulness MBSR

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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12 GIU 2021

Gentile Ciro,
è sempre qualcosa di spiacevole la squalifica totale delle relazioni all'interno del contesto familiare per cui sarebbe necessario e interessante fare in sede di psicoterapia una analisi delle cause che nel suo caso hanno portato a tale squalifica.
Tuttavia, lei ha accennato a questa cosa come un dato di fatto rimanendo fermo nella sua posizione senza entrare nel merito della origine di questa forte conflittualità con suo fratello, conflittualità che forse indirettamente lascia intravedere anche qualche responsabilità genitoriale con volontà di tardivo intervento di mediazione.
Personalmente ritengo che i conflitti tra familiari stretti non dovrebbero mai raggiungere livelli di squalifica totale perchè inevitabilmente ciò comporta rabbia, dolore e imbarazzo specie in particolari momenti di socialità..
D'altra parte, tagliare i rapporti con tutti i familiari non credo la farebbe sentire meglio, per cui le suggerirei di riflettere e riconsiderare il suo atteggiamento di completa avversione e intolleranza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 GIU 2021

Salve a lei Ciro,
rispondo alla sua domanda: No. Non si può essere obbligati a riallacciare i rapporti con un fratello, l'amore non può essere costretto o imposto.
Ma se invece la domanda fosse: "Sono proprio sicuro, certo, che mio fratello è quella persona squallida che non tollero e che non vorrò mai più vedere per il resto della mia vita?" Oppure "La situazione è così compromessa che non riesco neanche a pensare di poter mantenere una propria autonomia e al tempo stesso un senso civico che mi permetterebbe di abbassare i toni e superare anche una situazione simile a questa?". Non conosco suo fratello e pertanto non posso e non devo valutarlo ma se arriva a scrivere fino a qui, con questa esasperazione, un po' mi deve "convincere" che suo fratello le è del tutto indifferente.
Dott.ssa Silvana Censale

Dott.ssa Silvana Censale Psicologo a Prato

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12 GIU 2021

Buongiorno,
credo che nessuno la obblighi all'atto pratico ad agire come lei sentirebbe dentro di sè. Da quanto ho capito non invitarlo la farebbe stare più sereno, cosa succederebbe se lei non invitasse suo fratello? I suoi genitori come reagirebbero? In quale occasione pensa che starebbe meglio, non invitando suo fratello, non "accontentando" quindi i suoi genitori oppure invitandolo? Non invitarlo significherebbe rompere i rapporti con i suoi genitori? Come la farebbe sentire tagliare i ponti con loro? Queste secondo me sono delle domande che potrebbe provare a farsi, proiettandosi all'evento e valutando le diverse strade da percorrere, provi anche a parlarne con la sua compagna.
Un saluto.
Dott.ssa Sara Cignini

Dott.ssa Sara Cignini Psicologo a Roma

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12 GIU 2021

Caro Ciro,
nessuno può imporLe cosa fare in questi casi.
Il mandato generazionale familiare ha il valore che Lei stesso sente di dargli.
Se ritiene più opportuno non avere rapporti con Suo fratello, ora, è giusto che sia Lei a decidere il da farsi. Se, tuttavia, non vuole interrompere i rapporti con tutti i membri della famiglia, è necessario agire in tal senso, trovando un giusto compromesso che sia funzionale al Suo benessere.
Potrebbe essere utile un ciclo di qualche consulenza mirata a quanto detto.
Qualora ne sentisse la necessità, mi rendo disponibile ad aiutarLa.

Le auguro di risolvere presto il problema e recuperare la serenità.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (ricevo anche online).

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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