Buongiorno
Sono un ragazzo di 21 anni, soffro di doc fin da quando ne ho ricordo. Inizialmente avevo pensieri intrusivi sulla morte dei miei cari, che mi spingevano ad eseguire compulsioni di varia natura. Ho convissuto per molto tempo con questa cosa, non conoscendone neanche il nome, fino ad arrivare allo scorso anno, quando ho trovato la forza di parlarne in famiglia. Per un periodo sono stato meglio, ma dopo poco i pensieri sono cambiati, ed è diventato un doc religioso, con paura di vendere l'anima o di andare all'inferno. Questi pensieri mi rendono impossibili, studiare o fare qualsiasi attività che potrebbe provocarmi benessere. Ho iniziato la terapia con uno psicologo, mi siedo sul lettino e parliamo, gli ho raccontato della mia vita, dei lutti che ho vissuto da piccolo dai quali secondo lui nascerebbe il tutto, e dei problemi e sensi di colpa nei confronti dell'autoerotismo, al quale sarebbero legati i nuovi pensieri intrusivi. Il problema è che continuare a parlare di queste cose non mi aiuta a migliorare, non capisco se sia il caso di cambiare persona e provare una strategia diversa. Sono stanco di vivere così, sono sempre stato molto rigido, preciso, non mi sono mai lasciato andare, e sento veramente il bisogno di cambiare, di affrontare la vita più serenamente, ma appena cerco di farlo i pensieri sulla morte o sulla mia anima tornano e mi rendono tutto impossibile. Mi chiedo quale sia il senso di vivere la mia vita in questo modo. Potreste darmi un consiglio? Grazie
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4 AGO 2020
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Caro Paolo,
posso solo immaginare come lei si debba sentire, vivere con il DOC è senz'altro faticoso ed estenuante. non sono belle le emozioni che questa modalità di pensare ci fa sperimentare.
Mi accodo ai colleghi suggerendole il libro: "Vincere le Ossessioni", di G. Melli, che consiglio spesso anche io ai miei pazienti, e se dopo dopo diversi mesi e dopo aver parlato con il suo terapeuta non dovesse trarre minimo giovamento dalla terapia, potrebbe valere la pena di tentare un approccio cognitivo comportamentale.
restando a disposizione le porgo un caro saluto.
Dr. Marianna Ambrosecchia
29 LUG 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
I pensieri intrusivi, accompagnati da senso di colpa mi sembra, rendono molto difficile la vita e rendono quasi impossibile raggiungere dei traguardi di lavoro di studio e di relazioni.
Lei non dice se il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo di personalità oppure no. Questo anche fa la differenza per il tipo di approccio terapeutico. .
La terapia psicoanalitica che lei ha iniziato, ha il compito di indagare le cause, ma richiede anche lo sforzo di prendersi la responsabilità delle proprie azioni al di là di quanto le è accaduto in passato. Questo lavoro profondo richiede tempo. Tutti i dubbi e le perplessità relative alla terapia vanno esposti e discussi col terapeuta per vedere se vengono fugati o vengono confermati.
Tenga presente che a volte la nostra mente ci suggerisce una ragione plausibile per lasciare una terapia che però non è una ragione vera ma l’escamotage che la mente trova per far fallire la terapia e non subire il dolore della crescita.
Dott. Giuliana Gibellini, psicologa psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica
29 LUG 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Paolo,
il doc può far soffrire molto chi ci convive ma fortunatamente si può affrontare. Non dici da quanto tempo vai dallo psicologo. Ogni professionista usa il suo approccio ma se ti sembra di non migliorare, parlagliene apertamente. Certo, è un tuo diritto cambiare persona ma prima di fare questo passo ti consiglierei di parlare con lui delle difficoltà che hai descritto, dei tuoi dubbi.
C'è un libro sul doc che a volte faccio leggere ai miei pazienti e lo trovano utile. Ovviamente non sostituisce la terapia, casomai si può affiancare. Si chiama Vincere le ossessioni di Gabriele Melli.
Non entro nel dettaglio dei tuoi pensieri intrusivi e delle compulsioni che descrivi perché questi aspetti vanno affrontati in terapia ma spero di esserti stata utile.
Dott.ssa Katarina Faggionato