Resisto alla psicoterapia
Salve, sono una ragazza di 24 anni e seguo una psicoterapia (cognitivo-comportamentale) da circa sei mesi per problemi legati ad ansia e depressione.
Scrivo qui perché ho riscontrato in me una cosa particolare per cui vorrei un terzo parere prima di parlarne con la psicologa: fatico ad ammettere alla mia psicologa quando le cose vanno bene.
Quando le riferisco di fatti positivi successi di recente, di conquiste piccole o grandi, di buone notizie riguardo al lavoro , lei si mostra sempre (ovviamente) felice per me, supportiva e incoraggiante. Questo suo essere molto supportiva però provoca in me una sorta di effetto opposto: se fino ad allora ero contenta anche io della notizia seppur molto spaventata e incerta, sentendo la psicologa incoraggiante mi infastidisco, e tendo a sminuire il tutto, trovarne lati negativi o motivi per cui non è così bello come crede.
Potrebbe essere legato anche ad un altro fatto notato di recente, ossia che non sopporto quando mi si fanno dei complimenti che avverto come sinceri: o meglio, mi fa piacere, ma mi scoppio dolorosamente in lacrime, e non capisco se sia per felicità o perché non sono abituata a riceverli (ambiente familiare svalutante e legami invischiati).
Essendo la mia psicologa il centro del problema volevo prima provare a capire quale potrebbe essere il motivo per cui mi accade questo: perché non riesco a "darle ragione" in questi casi, non sopporto forse l'idea che le cose stiano andando bene oppure c'è dell'altro?
Grazie a chiunque risponderà,
Annalisa.