Relazione senza sesso.

Inviata da AnnaC · 13 nov 2020

Buongiorno, da più di un anno convivo con il mio ragazzo ed è da circa 7 mesi che abbiamo rapporti sessuali molto sporadici (1 volta ogni due mesi, con pause di 3/4 mesi). Il non sentirmi desiderata/ voluta/ attraente per il mio partner mi ha portato ad una crisi profonda con pianti frequenti e crisi di ansia. Mi sento brutta e ripugnante ma anche ferita dal suo notare il mio disappunto e non fare assolutamente nulla. Ho già una personalità fragile e questo rifiuto sotteso e perpetrato che vivo nel nostro rapporto mi sta logorando. Abbiamo rispettivamente 28 e 30 anni. Sono sicura che non ci sia un'altra ma il mio lui sembra avere una dipendenza da videogiochi e porno. Gliene ho parlato più di una volta ma sembra inutile. Cosa faccio? Viviamo entrambi all'estero e al momento non sono economicamente capace di sostenere una terapia.

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Miglior risposta 15 NOV 2020

Buongiorno. Se il compagno non da alcuna risposta rispetto a quanto accade, forse può spiegargli la sofferenza che comporta la situazione. Se questo non permette una risoluzione o almeno un confronto, sarà Lei a dover prendere una posizione in merito. Non mi focalizzerei su "dipendenze" del partner, che difficilmente possono essere definite tali, quanto piuttosto su eventuali difficoltà nella sessualità condivisa, e differenti priorità rispetto al rapporto. Se nel luogo in cui risiede è disponibile un servizio di consulenza pubblico o a prezzi calmierati, inviterei a usufruirne. Anche colloqui online, tendenzialmente più economicamente accessibili, sono una valida opzione. Cordialmente. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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16 NOV 2020

Salve, mi spiace molto per a situazione ed il disagio espresso. Posso comprendere come possa essere difficile per lei convivere con questa situazione e, soprattutto, con l’idea di se stessa come brutta è ripugnante. Ritengo innanzitutto doveroso dirle che non può e non deve essere questa situazione, seppur difficile, a darle l’idea di sè come totalmente fallita, non validata e non apprezzata come donna. Sarebbe importante a mio avviso cercare di indagare il possibile momento di esordio del problema: lei scrive che avete iniziato a convivere da più di 1 anno ma il problema è sorto da circa 7 mesi. Riesce per caso a collocare qualche possibile antecedente che abbia innescato il meccanismo? Chiaramente ritengo importante mettere il suo compagno al corrente della situazione ed esprimere il suo disappunto, la risposta che le viene data sarà un tassello importante per capire il valore che lui dà al vostro rapporto di coppia. Sarebbe inoltre importate effettuare un percorso psicologico al fine di elaborare i vissuti emotivi di tale situazione e rinforzare la sua personalità, definita da lei fragile, così da permetterle di fronteggiare adeguatamente la situazione.
Cordialmente, dott. FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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16 NOV 2020

Gentile Anna,
se lei oltre a non sentirsi desiderata non riesce nemmeno ad avere un dialogo con il suo compagno vengono meno anche i presupposti della convivenza.
A questo punto occorre valutare se lei può guadagnare la possibilità di mantenersi da sola avendo un lavoro oppure cercandolo per vivere in autonomia.
Altra alternativa è,nell'attesa, quella di appoggiarsi temporaneamente agli amici e alla famiglia.
E' probabile che solo in tal modo e per tali decisioni che mettono in discussione la continuazione stessa del rapporto, il suo compagno si mostri più interessato al dialogo e ad affrontare il problema.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 NOV 2020

Carissima, le sue sensazioni sono legittime e capisco quanto possa essere doloroso non sentirsi desiderati e quindi amati a 360°. Non capisco se ha parlato con lui delle dipendenze o di questo rifiuto nei suoi confronti. In ogni caso un primo passo potrebbe essere riportare il discorso su un piano di emozioni e del fatto che questo la fa soffrire, incentrando il dialogo su quello che sente lei senza dire "tu fai..." o "non fai...". Questo potrebbe portare a una buona apertura anche da parte del suo compagno. Se non dovesse fruttare questo tipo di dialogo dovrà prendere una decisione per la sua felicità, aiutata da un professionista o meno.
Non so se ha a disposizione qualcosa come i nostri consultori a cui fare riferimento per un aiuto.


Intanto la abbraccio

Dott.ssa Virginia Martini Psicologo a Cascina

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16 NOV 2020

Salve Anna C, se il rapporto con il suo compagno è cambiato da sette mesi bisognerebbe fare un passo indietro per capire che cosa non ha funzionato rispetto a prima. Il suo sentirsi non desiderata è comprensibile e mi chiedo se allo stesso anche il suo compagno si sia messo sulla difensiva per questioni non risolte. Parli con lui dei suoi bisogni rispetto alla vostra relazione in modo assertivo e senza disappunto, chissà che non arrivino nuove risposte. Eventualmente potrebbe optate per contattare un* psicolog* che la possa seguire online per approfondire meglio la sua situazione.


Spero di essere stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Bertilorenzi

Dott.ssa Elisa Bertilorenzi Psicologo a Massa

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16 NOV 2020

Gentile Anna,
se lei, oltre a non sentirsi amata e desiderata, non riesce nemmeno ad avere un dialogo con il suo compagno vengono meno anche i presupposti della convivenza.
A questo punto occorre valutare se lei ha la possibilità di mantenersi da sola avendo un lavoro oppure, in mancanza, cercarlo per vivere in autonomia.
Una alternativa potrebbe essere, nell'attesa, quella di appoggiarsi temporaneamente alla rete amicale o familiare.
E' probabile che solo in tal modo ed in forza di tali decisioni che mettono in discussione la continuazione stessa del rapporto, il suo compagno si mostri più interessato al dialogo e ad affrontare i suoi problemi.
Laddove ciò non succeda, lei avrà in ogni caso guadagnato tempo per uscire da questa situazione di stallo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 NOV 2020

Buongiorno Anna,
l'intimità si raggiunge anche attraverso la condivisione degli aspetti più profondi legati al "proprio sentire" e credo che esternazioni di atteggiamenti ostili senza motivarli porti spesso a fraintendimenti e allontanamenti.
La coppia ha bisogno di "giocarsi" anche su aspetti più personali e fantasiosi, oltre che su quelli della vita quotidiana.
Dedicare del tempo alla comunicazione, alla comprensione aiuterà entrambi a prendere consapevolezza delle vostre presunte e reciproche mancanze. Cosa, che tra l'altro, la condurrà a valutare il da farsi.
Cordialità.
Simonetta Carola Lanaro

D.ssa Simonetta Carola Lanaro Psicologo a Torino

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16 NOV 2020

Buongiorno Anna, capisco bene il senso di frustrazione che tutto questo ti può creare, l'insicurezza e quant'altro. Prova ad affrontare in modo chiaro il discorso con il tuo compagno, spiegandogli come il suo atteggiamento ti stia facendo soffrire e come questa situazione rischi di logorare il vostro rapporto. Se lui ci tiene a te si renderà conto della cosa e proverà in qualche modo a sistemarla e nel caso di una dipendenza a farsi eventualmente aiutare. Se questo non dovesse avvenire, rifletti sul senso della vostra storia. In ogni caso ti consiglierei come ha scritto anche il collega di trovare qualche servizio di consulenza psicologica a prezzi calmierati che ti possa dare la possibilità di confrontarti su quello che ti sta succedendo.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Cinzia Marzero Psicologo a Moncalieri

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