Relazione autosabotata?
Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni. Da un paio di mesi ho iniziato a frequentarmi con un ragazzo un anno più piccolo di me. L'inizio è stato magico, un'intesa di corpi e menti mai sperimentata prima, qualcosa di indescrivibile e raro. Stavo molto bene con lui e pure lui mi ha detto esplicitamente lo stesso. Io agli inizi ero leggermente titubante perché ero appena uscita da una relazione molto lunga, mentre lui sembrava quasi non nutrire dubbi nel voler iniziare una relazione con me. Successivamente partiamo entrambi per le vacanze, continuiamo a tenerci in contatto in modo bello e sano. Poi, una volta tornata io dalle vacanze e con lui ancora via, inizio a sentirmi parecchio sola, perché ad Agosto in città tutto é chiuso e tutti gli amici sono partiti per le vacanze. Questo mi ha scatenato uno stato di ansia molto forte, riversata su tutti gli aspetti della vita, relazione compresa. Una sera, una volta tornato dalle vacanze, sono andata a casa sua perché gli volevo parlare di questo stato di ansia, ma, in quel momento preciso, tutta la mia attenzione si è catalizzata su di lui perchè ero convinta che non nutrisse più interesse per me. Questo mi ha portato ad avere un attacco di ansia. Da quel momento, ho percepito un punto di rottura da parte sua, i giorni seguenti si è mostrato freddo e non propenso a parlarmi/vedermi. Ciò mi ha generato un circolo di negatività e ansia che continuavo a riversare su di lui finché, ad un certo punto, ha detto di non volere più una relazione con me perchè secondo lui non riesco a star bene assieme a lui e vuole vedermi felice, però l'affetto nei miei confronti non cambia. Adesso, ho riconosciuto gli errori che ho fatto, ovvero riversare troppo su di lui e approcciarmi in chiave generale in modo negativo, generando altra negatività. Adesso che me ne sono accorta, sono pronta a cambiare perchè ho creduto parecchio in questa relazione, sono stata bene e credo potremmo stare ancora bene. C'è possibilità?