Perchè non vivo i rapporti in modo sereno, facendomi assalire dall’ansia?
Sono una ragazza di 21, molto introversa, non riesco a vivermi bene relazioni quali amicizie, amorose e familiari. Provo a riassumere le mie esperienze passate che reputo fallimenti, sia con ragazzi sia con amiche. In passato (16 anni) ho deciso di allontanarmi di botto dal gruppo di amici di infanzia, che non ritenevo affini al mio modo di pensare e di vivere, perché credevo causassero una mia chiusura emotiva. Ho cambiato amici e amiche, sono passati gli anni e oggi mi ritorna quello stato di malessere, che definirei proprio avvilimento, perché letteralmente mi sforzo a creare un rapporto con le persone, mi sforzo a sembrare una persona più estroversa, e mi ritrovo spesso con l’ansia di vivere momenti di silenzio, anche con amiche che ormai mi conoscono da anni, e sono situazioni che mi mandano in tilt. Sto per rovinare il rapporto con quella che definivo mia migliore amica, conosciuta nel periodo dell’allontanamento dal primo gruppo, accusata da lei di non darle la giusta importanza. Aggiungo che non sono mai stata fidanzata, e quelle poche esperienze di conoscenza avute mi hanno portato solo confusione, forse perché sono una persona estremamente razionale. Mi chiedo continuamente se questo mio modo di vivere la socialità non dipenda dal rapporto che ho con la mia famiglia. Nulla contro di loro, mi hanno cresciuta senza mancanze materiali, fanno sacrifici per permettermi di studiare in una buona facoltà, ma penso che il dialogo in famiglia non esista, i miei genitori sono di vecchio stampo, in particolare mio padre, con cui mi scontro continuamente, credo sia ancora troppo attaccato alla famiglia di origine, una famiglia molto ignorante, e che se materialmente sia molto presente, lo è molto di meno a livello emotivo. Il mio dubbio peró è che ci sia anche qualche forma di disturbo sociale, che quindi mi faccia vedere in maniera distorta tutti i rapporti, perfino quelli familiari. Mi rivolgo a voi perché per me è impensabile chiedere aiuto ad un esperto nelle mie vicinanze, perché significherebbe spiegare ciò ai miei, anche se credo molto nel vostro lavoro, anzi mi appassiona tantissimo. Vi ringrazio e spero di essere stata al quanto chiara.