Parere su rapporto madre figlia

Inviata da Elena · 4 ago 2020

Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni. Studio all'università e vivo con mia madre, poiché i miei genitori, fin da quando ero piccolissima, sono separati. Mia madre è sempre stata il mio punto di riferimento, siamo molto unite, parliamo molto. Lei non ha mai più avuto un compagno né particolari hobby o interessi, si è dedicata a me e al suo lavoro in maniera esclusiva. Il problema è che il nostro rapporto ormai si articola sempre in due fasi: una in cui va tutto bene, neanche un disaccordo o uno screzio. Poi improvvisamente faccio un errore (ad esempio: mi dimentico di passare l'aspirapolvere, lascio un libro fuori posto) e mia madre esplode, dice che non la rispetto, che lei ha sacrificato tutto per me, che lei non fa altro che lavorare, anche a casa, che è stata, testuali parole "una cogliona" ad aver sempre pensato solo a me e che sono egoista. Queste parole mi feriscono profondamente, mi sento molto in colpa per questo e cerco di dialogare ma lei si chiude in un silenzio tombale, che dura per alcuni giorni. Ecco forse è il silenzio ciò che mi fa più male, mi ignora completamente.
Poi dopo qualche giorno le passa, io mi impegno, cerco di cambiare, di rispettare i suoi standard di ordine e pulizia, per non dover sopportare il suo silenzio. Spesso prendere decisioni mi crea ansia (mal di stomaco, conati di vomito, tremore) perché ho paura della sua reazione, nel caso scegliessi di fare una cosa "sbagliata".
Ultimamente però quando siamo nella fase "buona" il suo cercarmi continuamente (se sono fuori casa o in vacanza vuole che la chiami ogni giorno, è felice se il mio ragazzo ha un contrattempo e non può uscire con me, così posso stare con lei) mi crea un senso di ansia e di oppressione. Sento che qualcosa non va in questo rapporto e vorrei sapere se sono io che sto esagerando, che sono egoista o se sarebbe effettivamente meglio staccarmi da lei, cercando ovviamente di non ferirla.
Ringrazio anticipatamente per la risposta e chiedo scusa per eventuali errori del testo, ma ho scritto di getto, perché questa situazione mi sta logorando.

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Miglior risposta 11 AGO 2020

Buongiorno, credo che se il dialogo e il
confronto con sua madre non porti ad un riconoscimento reciproco , con i tempi necessari , in futuro dovrà pensare di trovare un suo spazio di autonomia. Questo potrà anche agevolare la possibilità di crearsi una vita affettiva per entrambe con un partner che oggi sembra preclusa a causa di questo rapporto a due soffocante e controllante.
Valuti anche la possibilità’ di un aiuto psicologico se fa fatica in questo processo di consapevolezza.

Dottoressa Tiziana Romano Psicologo a Bergamo

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5 AGO 2020

Buongiorno Elena,
non può dirsi egoista una figlia che desideri costruire autonomamente la propria vita. Anzi, nel suo racconto traspare tutto l'amore per sua madre e il desiderio di rispettare i suoi standard e di non ferirla. Eppure è molto sano il suo sentore che qualcosa non va nel vostro rapporto. E' accaduto che sua madre abbia molto investito su di lei dopo la separazione e probabilmente ora teme di perderla. Comprensibile il suo senso di oppressione. Sarebbe utile aiutare sua madre a comprendere che è giunto il momento di investire anche su altro: suoi interessi, altri rapporti... e che non perderà mai sua figlia solamente se la lascia andare. Può provare a spiegarle come si sente e quali sono i suoi bisogni ora, ammesso che sua madre riesca ad ascoltarla e, se lo ritiene opportuno, può cercare l'aiuto di un terapeuta.
Non mi pare che stia esagerando, Elena, ha solamente voglia di crescere e divenire adulta e autonoma!
Dott.ssa Franca Vocaturi

Franca Vocaturi Psicologo a Torino

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5 AGO 2020

Cara Elena,
la vostra situazione familiare, il vivere questo rapporto esclusivo di voi due per molto tempo, la dedizione della mamma che ha speso tutte le sue energie nel crescere Lei, ha fatto sì che si è creata questa condizione di dipendenza. Non avendo la mamma investito in altri ambiti della sua vita, vedendo Lei allontanarsi e diventare sempre più autonoma, probabilmente ha paura di perdere tutto. Si può comprendere ma allo stesso tempo Lei ha bisogno dei Suoi spazi, di costruirsi un po' alla volta la Sua vita. La mamma con molta probabilità starebbe meglio se riuscisse a prendersi cura di se stessa, frequentare altre persone, coltivare i propri interessi, essere anche compresa nella sua difficoltà. Ma è la figlia che ci scrive e se la Sua domanda è se sta esagerando, direi che semplicemente sente di trovarsi in un momento di passaggio naturale dall'essere ragazza a essere donna.
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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5 AGO 2020

Buongiorno, è giusto ciò che dice
Infatti è importante che faccia presente a sua madre come lei si sente e se sua madre fosse d'accordo eventualmente rivolgersi ad un terapeuta che possa aiutarla a ricostruire e riprendersi in mano la propria vita

Dott.ssa Nadia Pagliuca Psicologo a Torino

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5 AGO 2020

Buongiorno Elena,
la situazione che si trova a vivere è piuttosto frequente in caso di separazioni dei genitori, soprattutto quando il padre è una figura piuttosto defilata e marginale. Le madri che si ritrovano sole con figli piccoli spesso accusano un sovraccarico emotivo (oltre che, a volte, fisico) di responsabilità e doveri, che ahimè purtroppo causano poi rapporti tesi e sbilanciati con i figli stessi. La frustrazione della solitudine, la voglia di non far mancare nulla ai figli seppur con disponibilità economiche magari inferiori e soprattutto la voglia di compensare il vuoto della mancanza dell'altro genitore, fanno sì che si riversino sui figli sentimenti ed emozioni non sempre positive, ma anzi molto opprimenti, come giustamente dice Lei. Il senso di colpa, poi, è il grande vissuto dei figli di genitori separati, che già tendono a viverlo per natura, e spesso viene poi alimentato negli anni, proprio a causa delle dinamiche relazionali che Le spiegavo sopra.
Sicuramente avete entrambe, sia Lei che Sua madre, necessità di impostare il vostro rapporto in maniera diversa. Entrambe avete bisogno di ritrovare serenità e "la giusta distanza" fra di voi. Credo sarebbe molto utile per voi una terapia familiare, in cui entrambe avete la possibilità di narrarvi e ridefinirvi in modo diverso e più libero. Valuti di contattare un terapeuta sistemico-relazionale o familiare, perchè penso che possa davvero darvi una grossa mano.
Resto a disposizione, in bocca al lupo,
Serena Brunelli

Dott.ssa Serena Brunelli Psicologo a Ravenna

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