Non so se rivolgermi ad uno psicologo o ad un nutrizionista

Inviata da Martina Foschi · 28 giu 2021

Salve, sono una ragazza di 25 anni. Sono in sovrappeso da tutta la vita e da tutta la vita sia i miei genitori che le mie nonne mi dicono sempre la stessa frase: saresti così bella se dimagrissi un po’. Ora quella frase mi fa scoppiare in lacrime. Mia madre mi ha portata da una nutrizionista la prima volta a 14 anni circa. La dieta consisteva oltre ad un piano nutrizionale in delle regole di buona alimentazione. Ovviamente la cosa non è andata a buon fine perché io la dieta la vedevo come una imposizione. Un paio di anni dopo mi rendo conto che voglio dimagrire ma non volendo tornare dalla nutrizionista inizio con una dieta simile a quella prescritta in precedenza includendo le regole di buona alimentazione ma estremamente restrittiva che con circa 800 calorie giornaliere mi fa perdere il peso desiderato in circa un paio di mesi. Nessuno si accorge che quelle calorie non bastano, sono tutti felici perché sono magra. Ovviamente riprendo tutti i chili e anche di più fino ad arrivare ad un picco di grande sovrappeso nel secondo anno di università. Riscatta la scintilla, perdo 25 chili in 4/5 mesi arrivando a mangiare anche solo 360 calorie in una giornata intera. Sono riuscita a mantenere un peso forma con una alimentazione molto più sana fino a inizio pandemia. A causa della mia pigrizia da marzo 2020 ho preso circa 10 chili. Piango tutte le volte che mi vedo allo specchio e tutte le volte che mi viene fatto notare che sono ingrassata o che sarei bella se dimagrissi piango per ore. Non so se quello che mi serve è un nutrizionista o uno psicologo.

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Miglior risposta 9 LUG 2021

Gentile Martina,
mi associo a quanto ampiamente le è stato suggerito dai miei Colleghie cioè di avvalersi della competenza di entrambe le figure professionali cominciando però dallo psicoterapeuta che potrà aiutarla a a migliorare in primis il suo livello di autostima e quindi la qualità delle relazioni interpersonali con i suoi familiari dai quali lei si sente giudicata e criticata prevalentemente per la sua fisicità.
In effetti, per mantenere il giusto peso corporeo è necessario innanzitutto un buon equilibrio intrapsichico che poi consente il rispetto di una corretta alimentazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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14 MAG 2023

Buonasera Martina, io le consiglierei di rivolgersi a entrambi: cambiare il nostro modo di approcciarci al cibo coinvolge anche le nostre emozioni. Affidarsi a qualcuno che l'aiuti a gestire l'aspetto emozionale e nel frattempo seguire un piano nutrizionale adeguato, potrebbero essere la combinazione perfetta.
Le auguro il meglio Martina.
Dottoressa Scala

Dott.ssa Annalisa Scala Psicologo a Senigallia

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18 LUG 2021

Salve Martina,
la scelta di iniziare una dieta dipende sempre dalla nostra volontà e dalla nostra motivazione. E' un percorso che dobbiamo fare prima di tutto per noi stessi piuttosto che piacere agli altri.
Per questo il nostro pensiero incide moltissimo nel darci la giusta determinazione.
Consiglio, pertanto di iniziare un percorso psicologico che l'aiuti a valorizzare se stessa e a prendere la giusta decisione al quale poi potrebbe seguire un supporto da parte di una nutrizionista per definire il piano nutrizionale a lei più adeguato.
Se desidera, sono disponibile per approfondimenti, anche on line.
Un caro saluto.
Dott.ssa Monica Sirotti

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Dott.ssa Monica Sirotti Psicologo a Modena

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15 LUG 2021

Buongiorno Martina, quello che mi sento di consigliarle è di prendere in considerazione l’idea di un percorso terapeutico. Il bisogno di adeguare la propria immagine alle esigenze altrui ha radici lontane. Le auguro buona giornata. Dott Annalisa Scala

Dott.ssa Annalisa Scala Psicologo a Senigallia

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7 LUG 2021

Cara Martina, dalle sue parole mi sento di consigliarle entrambi i professionisti. Dal punto di vista psicologico è importante che lei riscontri le motivazioni sottostanti al rapporto così contrastante con il cibo e con la sua immagine, così come all'emotività connessa. Da quello nutrizionale, è bene che sia affiancata da qualcuno che le insegni le basi per una corretta e sana alimentazione. Corpo e psiche sono connesse: mens sana in corpore sano! Saluti

Rebecca Silvia Rossi Psicologo a Trani

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6 LUG 2021

Buongiorno Martina, vorrei iniziare questa risposta alla sua richiesta con una bellissima frase di Galileo Galilei:

⟪DIETRO AD OGNI PROBLEMA C'È UN'OPPORTUNITÀ⟫;

Sono Alessandra Volpe Brinzaglia, Psicologa Clinica ad Orientamento Breve Strategico.
Personalmente la terapia di cui mi occupo è breve ma strategica l’obiettivo è quello di restituire l’equilibrio perduto eliminando il disturbo o il comportamento che provoca disagio nella persona.
Secondo la mia esperienza molte situazioni di disagio psicologico che rendono difficile vivere non sono dovute a patologie vere e proprie ma a disfunzionalità nate da comportamenti sbagliati che si sono ormai radicati e continuano ad alimentarle.
Aiuto molte persone a ritrovare l’equilibrio perduto, e la mia terapia per definizione è breve e strategica, ovvero mirata ad eliminare comportamenti che rivelano il disagio.
La terapia che pratico non deve essere necessariamente lunga per risultare efficace.
A questo scopo possono essere utilizzati anche degli stratagemmi paradossali o compiti apparentemente illogici, che permettono di lavorare il problema con il minor tempo e il più efficacemente possibile; dando così una soluzione a disposizione di tutti.

Dr.ssa Alessandra Volpe Brinzaglia Psicologo a Ladispoli

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29 GIU 2021

Buongiorno Martina,
il fatto che si ponga questa domanda è importante perchè individua nella sua problematica un risvolto da non sottovalutare, ovvero ciò che può celarsi dietro le dinamiche alimentari complicate che la perseguitano da tutta la vita. Sarebbe importante rivolgersi a entrambi i professionisti, per provare ad affrontare e ritrovare il suo benessere, sia fisico che mentale. Spesso dietro un problema alimentare si nasconde una difficoltà psicologica, anche solo fosse per ciò che riguarda l'ambito motivazionale.
Qualora volesse approfondire il Centro Meta è disponibile per una consulenza, anche online.
Saluti,
Dott.ssa Sara Proietti del Centro Meta

Dott. Alessandro D'Agostini Psicologo a Roma

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29 GIU 2021

Cara Martina,
mi dispiace che tu abbia già sofferto tanto rispetto alle difficoltà che racconti, sin dalla tua adolescenza. Non dev'essere stato per niente facile.
Il rapporto con il proprio corpo e con l'immagine di sè (e con ciò che rappresenta), è un aspetto molto delicato della nostra esistenza.
Alle volte il corpo può diventare un vero e proprio campo di battaglia attraverso cui combattiamo le nostre guerre interiori. Diventa una sorta di messaggero di tanta sofferenza irrisolta e, allo stesso tempo, genera altro disagio.
Vedi, nel comportamento alimentare confluiscono moltissime variabili: fisiologiche, emotive, cognitive, sociali, culturali, relazionali, affettive, ecc.; sono, infatti, diversi i fattori che lo influenzano. Si passa da bisogni primari, legati alla sopravvivenza (che regolano i segnali di fame/sazietà), a bisogni emotivi per cui il cibo diventa consolatorio o mezzo per esprimere la rabbia, talvolta punirci o placare emozioni a cui non sappiamo dare una giusta connotazione. Vi è poi anche un aspetto legato alla vita sociale e di convivialità, che può portare a vivere con piacevolezza o spiacevolezza i momenti dei pasti, o come forzatura e con disagio. E potrei continuare elencando moltissime altre variabili in gioco, connesse anche all'educazione alimentare ricevuta e a dinamiche familiari, amicali, affettive e di relazione. Insomma, per venire a capo delle difficoltà legate all'alimentazione, sicuramente è bene approfondire questi aspetti e cosa rappresentano per te con uno psicologo esperto, che può fornirti anche indicazioni rispetto ad una buona educazione alimentare (se competente).
Ad ogni moto, in tutto questo, una cosa mi ha colpito particolarmente: tra le tue parole leggo "a causa della mia pigrizia". A fronte di quanto detto (e di come, nel concreto, sono tanti gli aspetti che influenzano l'alimentazione di ognuno), la pigrizia può essere, in realtà, un nome diverso con cui definire delle difficoltà più profonde; quindi, di fatto, una conseguenza di quanto accade (e di come alcune cose siano difficili o ingestibili per te al momento), e non una causa della situazione.
Non è colpa tua se vivi tutto ciò!
Hai raccontato di diete estremamente restrittive, con un introito calorico inadeguato, che inevitabilmente non può essere mantenuto a lungo. Il corpo ha bisogno di energia e nutrimento e lotta in tutti i modi per ottenerli, in virtù della sopravvivenza. Quando i meccanismi che regolano gli equilibri fisiologici vengono alterati, allora si scombina tutto il resto.
A tal proposito, esiste un protocollo mirato che si chiama Mindful Eating, ovvero "alimentazione consapevole". Consiste in un percorso fatto di un numero adeguato e predefinito di sedute, condotto da uno psicologo o psicoterapeuta. E' un protocollo che va al di là di diete restrittive e prescrizioni nutrizionali forzate; insegna a rieducare il proprio corpo e la propria mente a riconnettersi con i segnali organici di fame e sazietà (ad es. fame gustativa, fame emotiva..., sazietà, pienezza, ecc.), con i propri bisogni inespressi legati all'alimentazione (come quelli che ti ho elencato sopra), fino alla gestione dei pensieri auto-sabotanti, e molto altro. E' un modo più naturale di riappropriarsi o creare un proprio equilibrio in tale ambito. Statisticamente ha un'alta efficacia. Potrebbe fare al caso tuo?!
Spero di averti fornito spunti di riflessione e informazioni utili al tuo percorso.
Resto a tua disposizione per ulteriori indicazioni o informazioni; mi occupo di ciò.
Buona giornata!
Dr.ssa Annalisa Signorelli

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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29 GIU 2021

Buongiorno Martina,
servono entrambi gli specialisti perchè hanno compiti diversi, il nutrizionista le fornirà un elenco di alimenti e suggerimenti per una sana ed equilibrata alimentazione che le permetta di raggiungere il suo peso forma in modo controllato e nei giusti tempi. Il calcolo delle calorie necessarie cambia in base all'età e al tipo di attività che si svolge e via discorrendo, solo il nutrizionista può dirle qual'è il giusto apporto calorico quotidiano, fare le diete da soli è sempre controproducente e spesso ne derivano disturbi alimentari.
Per quanto riguarda lo psicologo, tale figura professionale saprà accompagnarla in questo cambiamento fornendo la giusta motivazione (non quella estetica) ed insegnandole a gestire il rapporto con il proprio corpo e con il cibo e ad affrontare il giudizio degli altri senza sentirsi sminuita nel suo valore personale.
Cordiali saluti, (ricevo anche online),
dott,ssa Elena Cutillo

Dott.ssa Elena Cutillo Psicologo a Pavia

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29 GIU 2021

Buongiorno Martina,
Sulla base del suo racconto credo che il punto principale sia arrivare a vedere che la bellezza non equivale al peso forma. A discapito di quanto le hanno detto per tutta la vita, lei può essere bella anche con qualche kg in più. Una volta raggiunta questa consapevolezza diventerà prioritario perdere peso per tutelare la salute.
Ritengo, dunque, che siano importanti entrambe le figure professionali, una non esclude l'altra, ma io partirei dal sostegno psicologico.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Resto a disposizione.

Dott.ssa Eleonora Franco

Dott.ssa Eleonora Franco Psicologo a Torino

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29 GIU 2021

Buongiorno Martina,
in base al suo racconto le possono essere utili entrambe le figure. Un programma serio sia dal punto di vista della nutrizione "il fai da te" e l'assunzione di 360 calorie al giorno sono comportamenti disfunzionali che destabilizzano corpo e mente e un supporto psicologico che la aiuti a superare l'incostanza, la pigrizia e la conseguente frustrazione oltre a sostenerla nel tempo in questo suo percorso di crescita.
Se vuole mi trova on line,
Dott.ssa Silvana Censale

Dott.ssa Silvana Censale Psicologo a Prato

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29 GIU 2021

Cara Martina,
con il tuo racconto hai messo in luce l’esistenza e l’importanza di un legame e di un rapporto assolutamente non trascurabile, ovvero quello mente-corpo: quando ci sentiamo bene fisicamente il nostro benessere fisico influenza positivamente il nostro benessere psicologico, e viceversa. Dal tuo racconto mi sembra che da una parte ci sia molta attenzione data al raggiungimento del tuo benessere fisico, mentre dall’altra mi sembra venga un po’ più trascurata la cura del tuo benessere psicologico. Nel leggerti mi sembra infatti di sentirti insoddisfatta, non accettata e giudicata (da te stessa e dagli altri), stanca e sconfortata. Se ci chiedi a quale figura sarebbe più opportuno rivolgerti, se ad un nutrizionista o ad uno psicologo, probabilmente la risposta più efficace sarebbe: entrambe. Questo perché, come accennato, la sinergia tra corpo e mente è imprescindibile per il raggiungimento di un benessere completo, che comprenda la persona nel suo Tutto e non solamente nelle sue parti. Il rischio di dedicarsi solamente a un pezzo di essa (della persona), trascurando l’altra, è che i risultati ottenuti siano temporanei e vadano solamente a tappare una falla che, inevitabilmente, tornerà ad aprirsi. Causando la frustrazione che purtroppo hai vissuto anche tu. Il supporto parallelo di un terapeuta all’interno del tuo percorso potrebbe inoltre rivelarsi efficace nel fornirti quel sostegno e quello spazio di totale accoglienza, accettazione e non giudizio che, mi sembra di capire, sia difficile per te ritrovare sempre all’interno della tua famiglia.

Ti auguro il meglio!
Dott.ssa Caterina Berti

Dott.ssa Caterina Berti Psicologo a Torino

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29 GIU 2021

Buongiorno
Probabilmente quello che davvero servirebbe è una società con meno canoni restrittivi rispetto alla bellezza, che è poi questo che stai pagando.
Probabilmente sei bella comunque ma non riesci più a vederlo perchè quando ti guardi allo specchio ti vedi con gli occhi degli altri. Mangiare in modo sano non è un male, a patto che non diventi una fissazione e quindi una prigione; lavorare sulle tue personali rappresentazioni interne e relazioni può aiutare, certo.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, ti faccio una proposta: e se fossi tu a decidere esattamente il tuo peso forma? Non quello canonico che le regole ti dicono dovresti avere ma piuttosto quello che soddisfa il tuo desiderio di nutrirti non rinunciando a ciò che ti piace. Disegna una mediazione tra ciò che ci si aspetta da te e ciò che tu vuoi essere, recupera un'autonomia del tuo sguardo e ricomincia ad andare da sola davanti allo specchio.

Dr. Gabriele Calsolaro - Psy.Home Psicologo a Maglie

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29 GIU 2021

Buongiorno Martina,
Penso che tu abbia fatto un bellissimo gesto di amore verso te stessa cercando il confronto di un professionista qui e anche di forza, che dimostri di avere anche nel tuo racconto, dove si percepisce la sofferenza e la fatica di ricevere questi tipi di giudizi ma allo stesso tempo il desiderio di non farti travolgere da essi.
La restrizione calorica e le diete imposte possono portare a vivere la relazione con il cibo in modo non sano e carico e di una emotività che non dovrebbe essere presente durante l’alimentazione, se non nella forma di piacere, pausa e ricarica di energia. Se quando sono di fronte ad un pasto inizio a provare emozioni altre, che mi impediscono di godermi il momento è il primo segnale che qualcosa mi sta disturbando nella mia relazione con il cibo.
Esiste uno strumento chiamato Mindful Eating che può aiutarti a ristabilire una connessione con il tuo corpo e con il cibo in modo sano e aiutarti nella gestione dello stress e dell’autostima. Affiancato ad un percorso di supporto psicologico per affrontare al meglio tutto ciò che porti dentro di te, può aiutarti molto a vivere nel modo giusto ed equilibrato l’alimentazione aldilà di qualsiasi dieta.
Io ricevo nel mio studio vicino a Milano ma anche online ed effettuo questo tipo di trattamenti. Collaboro inoltre con una nutrizionista per questo tipo di situazioni, per cui se volessi contattarci anche solo per informazioni hai nella descrizione i dati.
Ti auguro una buona giornata!

Dott.ssa Alessandra Vitale Psicologo a Limbiate

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29 GIU 2021

Cara Martina, tutto é andare ad analizzare il meccanismo che é dietro al cibo, ciò che é legato all'ingrassare. Certo, un piano nutrizionale Le garantirebbe un dimagrimento, ma se non si risolve la causa o i fattori psicologici che sono dietro al "mettere peso" potrebbe essere vano il lavoro che fa su di sé, non tanto per il dimagrimento, ma per la Sua serenità e il Suo equilibrio.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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29 GIU 2021

Salve Martina, l’accettazione del proprio corpo è un processo molto lungo che richiede una buona autostima e una buona conoscenza di se. Mi dispiace molto per il suo malessere e noto dalle sue parole tutti i suoi sforzi per raggiungere questo obiettivo fisico. Quello che potrebbe aiutarla è sicuramente un supporto psicologico e l’aiuto di un bravo nutrizionista. Resto a sua disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Monti Giulia

Dott.ssa Giulia Monti Psicologo a Latina

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29 GIU 2021

Cara Martina,
percepisco dalle sue parole tutta la sua frustrazione, credo che lei negli anni abbia interiorizzato e fatto proprio il giudizio dei suoi familiari, nonostante ciò una parte di lei molto probabilmente vorrebbe tornare ad essere libera e padrona del proprio corpo e della propria capacità di giudizio, forse per questo sente la dieta come un' imposizione. L'eccessiva restrizione e il successivo surplus calorico che la porta a riprendere chili sono indice di un difficile rapporto col cibo, che forse ha radici nell'infanzia e che molto spesso ha un legame più stretto con le emozioni che non con il corpo stesso. Credo che prima di contattattare nuovamente un nutrizionista, potrebbe esserle utile iniziare un percorso terapeutico che la aiuti ad esplorare le emozioni e che le permetta di imparare a valorizzare le sue qualità ed i suoi punti di forza, al di là di quello che può essere o meno il suo aspetto fisico, rompendo il circolo di auto-svalutazione e fornendole degli strumenti che le permettano di gestire anche i vissuti che il giudizio altrui le fa sperimentare.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott ssa Ripa Camilla

Dott.ssa Camilla Ripa Psicologo a Torino

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29 GIU 2021

Salve Martina, la domanda finale mi sembra che sveli l’emergere di una consapevolezza da parte sua di un bisogno che va aldilà di una sana e bilanciata alimentazione, che viene dal profondo e che forse adesso è più urgente per lei. Non smetta di ascoltarlo, un caro saluto
Dott.ssa Elisa Rossetti

Dott.ssa Elisa Rossetti Psicologo a Parma

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29 GIU 2021

Salve gentile Martina. Prima di tutto grazie per aver condiviso con noi la sua storia, non è sempre semplice esporre di una sofferenza. Si percepisce da ciò che racconta di quanto la sua stima e il suo valore personale sia legato al peso e alla forma corporea, ma come sia allo stesso tempo un valore estrinseco, cioè legato inizialmente al bisogno di qualcun altro di vederla "dimagrita". È come se lei "abbia imparato" che il suo senso di amabilita sia legato al suo peso e ciò l'ha portata ad una serie di restrizioni eccessive per far si che gli altri fossero fieri di lei e la vedessero con stima, essendo abituata a ricevere la cririca in caso contrario. Io vorrei consigliarle di intraprendere un percorso psicologico che potrà aiutarla in primo luogo a gestire il suo rapporto con se stessa, riacquistano valore personale basato sulle sue risorse e a riconoscere i messaggi di cririca e giudizio che condizionano il suo umore e i suoi comportamenti. Allo stesso tempo sarebbe bene integrare questo percorso con uno nutrizionale, per riacquistare il benessere del corpo in modo sano e piacevole, e non in modo disfunzionale e restrittivo. Merita di amarsi e di prendersi cura di lei. Vedrà come a piccoli passi potra rinascere. Spero di esserle stata utile almeno in parte e rimango disponibile in privato se dovesse averne bisogno. Le auguro una buona giornata, dott.ssa Laura Paniccià

Dott.ssa. Laura Paniccià Psicologo a Porto Sant'Elpidio

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29 GIU 2021

Buongiorno Martina,
comprendo il disagio in cui si sta trovando e con il quale ha combattuto per anni. Ha dimostrato una grande forza di volontà nell'intraprendere diete drastiche che le hanno dato parzialmente risultati sperati.
La pandemia è stata certamente un problema in tal senso per molte persone che hanno dovuto ricorrere ad entrambe le soluzioni di cui lei si interroga: nutrizionista e terapeuta.
Le consiglio di affiancare alle indicazioni del nutrizionista un percorso di supporto psicologico che potrebbe aiutarla molto nella ricostruzione di una buona immagine di sé.
Sono a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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