Non riesco a guardare le persone negli occhi

Inviata da Chiara · 9 nov 2021

Salve e grazie per l'opportunità di essere ascoltata.
Sono una donna di 29 anni che recentemente sta attraversando delle crisi d'ansia e di panico. Il fattore più preoccupante è il seguente.
Non riesco a guardare le persone negli occhi senza metterle a disagio. Non è facile da spiegare ma le sue conseguenze stanno diventando invalidanti per la mia persona.
Solitamente accade con gli uomini che conosco, quasi mai con sconosciuti e poche volte con le donne. Instauro un contatto visivo, converso e improvvisamente creo un'intesa sessuale, come se volessi che l'altra persona mi vedesse diversamente, che provasse qualcosa per me. Questo mette a disagio l'intera conversazione: la non verbalità del gesto e le conseguenti implicazioni per entrambi rendono quasi impossibile parlarne e aprirmi. Molte persone amiche si stanno allontanando da me per questo motivo, perché pensano che il nostro rapporto sia cambiato o che io desideri qualcosa di più. Provo eccitazione nel momento in cui questo 'sguardo sessuale' avviene e non riesco più a fermarlo, devo distogliere lo sguardo o andarmene. Quello che mi preoccupa maggiormente è che mi succede anche con mio padre. Ho paura. Ho paura di essere una persona orribile, ma giuro che non lo faccio intenzionalmente. Credo di volerli mettere a disagio, di essere sadica e di voler distruggere ogni relazione e ogni cosa nella mia vita. So che sembra stupido, ma vedere tuo padre che non riesce più a guardarti perché gli hai provocato dei brutti pensieri è qualcosa che non si supera. Non so con chi parlarne e non ci sto capendo più niente. Ho avuto episodi di abuso sessuale da persone fuori dall'ambito familiare. Può essere questo? O è solo un tentativo di sabotare ogni cosa nella mia vita? Vi chiedo umilmente ascolto e consiglio.
Cordialmente,
una donna che non vuole più guardare.

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Miglior risposta 10 NOV 2021

Cara Chiara, la situazione che descrive può essere un meccanismo difensivo sviluppato in seguito agli abusi cui accenna. La sua storia merita sicuramente di essere accolta ed ascoltata in uno spazio psicoterapeutico protetto e non giudicante, per poter capire assieme i suoi vissuti passati e presenti. Le consiglio, quindi, di cercare un terapeuta nella sua zona per poter affrontare la questione. Qualora preferisse un approccio maggiormente discorsivo e relazionale le consiglio una psicoterapia di stampo analitico relazionale, se invece preferisse agire direttamente sul sintomo traumatizzante, l'approccio EMDR fa al caso suo. Mi scriva pure privatamente per maggiori informazioni. Saluti

Rebecca Silvia Rossi Psicologo a Trani

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11 NOV 2021

Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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10 NOV 2021

Gentile Chiara,
lei racconta di avere una difficoltà relazionale che avviene maggiormente con gli uomini e che la porta ad avere atteggiamenti sessualizzati nei confronti dell'altro, con particolare riferimento allo sguardo. Questo problema le crea particolari difficoltà sia nella sua cerchia di amici,che orami prendono le distanze da lei,
ma anche con suo padre, con il quale non riesce più a stabilire un contatto visivo. Teme inoltre di essere una persona orribile e attribuisce probabilmente queste sue tendenze a degli episodi di abuso che ha subito al di fuori del contesto familiare.
L'abuso di per sé è un'esperienza che frammenta e molte sono le modalità inconsce per comunicare il dolore che provoca questo tipo di vissuti. Le sue intuizioni potrebbero dunque non essere sbagliate.
In un percorso potrebbe certamente trovare un modo più consapevole per elaborare le sue vicende passate e chiarificare il presente.
A prescindere dal professionista al quale vorrà affidarsi, le auguro di risolversi.
Resto a disposizione se avesse bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi

Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Psicologo a Oria

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10 NOV 2021

Cara Chiara,
Deve essere difficile convivere con queste modalità automatiche e inconsce. Anche se questi pensieri e modalità la fanno sentire orribile, è importante non respingerle ma accoglierle e ascoltarle. Forse potrà vedere che dietro di esse si cela il dolore dell'abuso non ancora elaborato. Rielaborare l'abuso che ha vissuto è il primo passo per integrare questi aspetti di sé da cui cerca di allontanarsi. In questo modo potrà riappropriarsi del timone della sua nave e dirigere la sua vita in una direzione consapevole. Resto disponibile per maggiori approfondimenti,
Dott.ssa Romano Romina

Dott.ssa Romano Romina Psicologo a Francavilla al Mare

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10 NOV 2021

Gentile Chiara,
il mettere a disagio con sguardi seduttivi l'altra persona e poi anche se stessa nonostante l'iniziale eccitazione è una cosa correlata ai passati episodi di abuso sessuale.
Concordo sull'ipotesi che si tratti di un meccanismo di difesa e contemporaneamente di vendetta per il torto ricevuto.
Per superare questo disagio e la conseguente sofferenza urge elaborare tale vissuto traumatico in un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Casmpagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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10 NOV 2021

Buongiorno Chiara,
resto disponibile anche online se vorrai cercare di parlarne in uno spazio di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti crea malessere.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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10 NOV 2021

Cara Chiara,

il suo sguardo seducente che riserva persino a suo padre, potrebbe essere dettato dal suo desiderio di identificarsi con l'aggressore.
È la sua strategia per non sentirsi vittima, giocando a sperimentare cosa si prova a essere una potenziale carnefice.
Ha ragione quando afferma che è una forma di autosabotaggio, ma è anche definibile come un meccanismo di difesa.
Le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico specializzato sul trauma e sulla tecnica dell' EMDR. Questa si focalizza sui ricordi del trauma ponendosi l'obiettivo di desensibilizzarli, facendo loro perdere la loro carica emotiva negativa, tramite l'utilizzo di movimenti oculari.
Per qualsiasi chiarimento, sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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10 NOV 2021

Buongiorno Chiara,
mi dispiace molto per la sua sofferenza. La causa di questa alterazione sta certamente nel trauma dell'abuso che ha subito. La incoraggio vivamente ad intraprendere una terapia EMDR, efficace nella remissione definitiva del disturbo.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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10 NOV 2021

Salve Chiara, mi dispiace moltissimo per la situazione che descrive poi che comprendo il disagio connesso. Lei descrive abusi sessuali di cui è stata vittima, ha affrontato la questione con un professionista al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi a questi spiacevoli accadimenti? Sarebbe fondamentale a mio avviso richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alle situazioni passati e recenti al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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10 NOV 2021

Cara Chiara, io ti leggo e attraverso le tue parole mi sento guardata da una donna che non sta cercando di sedurmi, ma che è profondamente spaventata, che si agita in modo spasmodico nella prigionia di un atteggiamento che sente di non poter più controllare. Ti sento arrovellata, turbata dall'angoscia di essere una persona orribile solo perchè gli altri interpretano male un segnale che stai inviando, un segnale che ha uno spessore più ampio della sensualità. Hai una straordinaria capacità introspettiva e questo è un fattore deterrente in un percorso di analisi, ti consiglio di contattare uno specialista per esplorare insieme questo tuo atteggiamento, per comprendere meglio cosa attraverso il tuo sguardo stai cercando di comunicare e concedergli un linguaggio che non vada ad intaccare le tue relazioni sociali. Resto a tua disposizione, anche per un possibile percorso insieme.
Un caro saluto Chiara.
Dott.ssa Guercioni Clarissa

Dott.ssa Clarissa Guercioni Psicologo a San Benedetto del Tronto

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