Non ho fiducia in me stesso e ho sempre paura di fare la scelta sbagliata
Inviata da luca barbieri · 14 set 2020
Buongiorno mi chiamo Luca. Ho 23 anni e sono al secondo anno di magistrale di un Corso di Ingegneria. Avevo già scritto mesi fa per quanto riguardante un costante stato di ansia che mi trovo a vivere (per gli esami, che credo ci sia sempre un po' per tutti, ma anche per cose più legate alla mia sfera personale come l'ansia generata dalla paura di non riuscire a combinare niente nella mia vita, di non essere in grado di trovare lavoro dopo). Questo mi fa dubitare sempre di me stesso e delle mie scelte, pensando sempre di star facendo la scelta sbagliata mi ritrovo a pensarci mille volte: questo semestre mi ritrovo a dover scegliere dei corsi a scelta e non riesco a prendere una decisione pur iniziando i corsi la settimana prossima. Ho sempre paura di fare la scelta sbagliata, di scegliere corsi troppo difficili per me, pur trovandoli interessanti. Ho perso la fiducia in me, non ho autostima (in niente, non solo per quanto riguarda lo studio) e mi sento sempre più un fallito
se avete dei consigli o dei semplici pareri io vi ascolto e vi ringrazio anticipatamente.
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14 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Buongiorno Luca,
quell'ansia che sembra accompagnarla costantemente nelle sue scelte e nelle sue esperienze non le fa vedere come in realtà delle scelte positive lei le abbia già fatte ( ha scelto un corso di studi che porta avanti da due anni, mi sembra di capire in maniera regolare); le impedisce di godere dei risultati raggiunti e di vivere il piacere che può provare nel seguire qualcosa che ritiene interessante, per cui vale la pena spendere il proprio tempo e le proprie energie ,perchè troppo difficile per lei.
Le potrei suggerire di pensare a tutto quello che è riuscito a costruire e sta costruendo nella sua vita, ai risultati posiitvi raggiunti nei diversi campi ( sono sicura che ci sono), ma io credo che la chiave sia invece nell'esatto opposto: cioè imparare a riscoprire il piacere di fare le cose, per il semplice piacere di farle, perchè ci fanno stare bene, perchè ci arricchiscono, perchè quando le facciamo stiamo bene, perchè ci sembra di fare esattamente quello che vorremmo fare .Senza pensare al risultato, a quanto sarà bravo e a quanto riuscirà.
Solo così imparerà a trovare la sua strada.
Capiterà di sbagliare, succede. Ma se le avrà vissute per il piacere di viverle, quelle esperienze non potranno che arricchirla e darle la possibilità di conoscersi ogni volta un pò di più, trovare la sua strada, amarsi e accettarsi per quello che è, con i suoi punti di forza ma anche con le sue fragilità.
In bocca la lupo,
I.
14 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Luca,
La aiuterebbe l'accettazione dell'idea che non possiamo avere la sicurezza al cento per cento di compiere sempre la scelta "giusta". C'è sempre un margine di rischio. Si valutano i pro e i contro del momento, si decide e solo il tempo ci potrà dare la conferma. Questo processo è più difficile quando non si ha fiducia in se stessi.
Se già mesi fa sentiva un costante stato di ansia e la situazione non è migliorata e continua a pesarLe, forse potrebbe farsi aiutare. Sono difficoltà che a lungo andare tendono a portare a un calo dell'umore ma fortunatamente sono anche ben gestibili in un percorso mirato.
Cordialmente,
Dott.ssa Katarina Faggionato
14 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Luca,
no amo dare consigli perchè credo il compito del terapeuta sia quello di aiutare la persona a diventare capace di scegliere per sè secondo quanto ritiene consono alle proprie capacità e inclinazioni, e di solito, lavoro affinchè il paziente possa diventare o sentirsi libero di fare le sue scelte in autonomia.
Il parere che posso darle, però, è di lavorare su di Sè; ciò che lei descrive è la presenza di un vissuto ansioso che essendo costante si è probabilmente strutturato come un disturbo d'ansia con la concomitante presenza di aspetti depressivi ("non ho fiducia in me", "non ho autostima", "mi sento un fallito" ecc..) che paralizzano la sua capacità decisionale impedendole di fatto di agire e di avere una buona progettualità.
Pertanto, ciò che le consiglio è di individuare un terapeuta di sua fiducia e di iniziare con lui un percorso che la aiuti a costruire una buona autostima e a ritrovare motivazione e capacità decisionale.
Cordiali Saluti