Non condividiamo niente
Salve,
Sono Alessandra ho 30 anni e ho una relazione con un uomo più grande di me di 12 anni (lui ha 42 anni). Stiamo insieme da un paio di anni, ma penso di lasciarlo non perché non lo amo ma perché credo che lui non mi ami abbastanza. All'inizio della nostra relazione abbiamo Corso molto: siamo andati a convivere dopo 3 mesi e io ho subito conosciuto la sua famiglia. Ma Nel momento in cui avrei dovuto presentargli i miei genitori lui ha fatto 1000 passi indietro. Non li ha conosciuti e anche la convivenza si è interrotta e ognuno è tornato a vivere per conto proprio. Da quel momento e per un anno e mezzo fino ad oggi tutto si è fermato. Non frequentiamo più nessun amico, neanche i familiari. Lui ha posto un veto su tutto chiedendomi tempo. Ultimamente però ho iniziato a pensare che questo tempo che lui mi chiede sia solo una scusa per non definire la nostra relazione. non ama che parli di lui/noi con le mie amiche, e quando è capitato di incontrare qualcuno per caso passeggiando non mi ha mai presentata. Gli ho più volte espresso la mia perplessità su questa totale chiusura della coppia, ma quello che lui continua a rispondermi è che vuole tempo. Mi ha assicurato di non avere altre relazioni. Durante il lockdown mi sono trasferita da lui per non stare sola, ma nulla è cambiato. A metà maggio sono tornata a casa mia. Da natale dello scorso anno ho provato più volte a lasciarlo, ma con grande difficoltà. Nonostante io gli faccia notare un comportamento che mi esclude dalla sua vita, e che lui riconosce, chiede sempre il tempo di 'ritrovarsi' perché non si sente in sintonia con nulla. Gli ho proposto di iniziare una terapia con una psicologa (lui solo) e ci sta andando.... Ma io credo che questa relazione sia ormai ferma da molti mesi e deve essere interrotta. Sto facendo la Cosa giusta? Oppure devo continuare a dargli il tempo che mi chiede? Devo voltare pagina e dimenticarlo?