Mio marito non accetta di andare da uno psicoterapeuta
Inviata da Laura · 3 ago 2018
Buongiorno, ho 50 anni, sposata da 25 senza figli. Io e mio marito (52 anni) abbiamo grossi problemi di coppia. Non abbiamo rapporti da anni, c'è un rapporto di rispetto e affetto ma non c'è complicità, siamo come due fratelli. Lui non affronta la situazione è come se non volesse ammettere che tra noi ci sono dei problemi importanti. Gli ho proposto di andare da uno psicoterapeuta ma non ne vuole sapere, la sua risposta è: "io non ho bisogno di sentirmi dire da altri quello che già so, se vuoi vai tu da sola". Io ho fatto periodi anche abbastanza lunghi di psicoterapia e ritornarci da solo per me non ha senso...sono molto triste e non so come comportarmi, potete darmi qualche consiglio? Grazie
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5 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Laura,
Purtroppo per molte persone è difficile rivolgersi ad un terapeuta per svariati motivi. Da quanto dice, suo marito vede poca utilità ma potrebbe fargli capire che lei stessa ne ha bisogno per risolvere le difficoltà da cui, anche se consapevoli, faticate ad uscire. Quali soluzioni propone lui? Gli faccia capire che questa è la possibilità che lei vede per il vostro futuro. Forse non percepisce il rischio di portare avanti questi "problemi" per la vostra coppia.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Psicologa e Consulente Sessuale
Arluno (MI)
6 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Laura,
purtroppo se una persona non vuole farsi aiutare è molto difficile convincerla del contrario. Da quello che scrive immagino che le abbia provate tutte per convincere suo marito ad affrontare le vostre difficoltà.
In genere una reazione di chiusura totale rispetto alla possibilità di parlare con uno psicologo denota grande paura di mettere in discussione certi equilibri, per quanto disfunzionali, che si sono creati con il passare del tempo.
Da quello che scrive sembrerebbe che la vostra relazione di coppia si sia “assestata” su un piano “amicale” (“siamo come due fratelli”), da cui è stata estromessa la sfera della sessualità e della complicità.
Le chiedo: per caso suo marito ha dei problemi fisici dal punto di vista sessuale? Perché una reazione di questo tipo, protratta per così tanto tempo, potrebbe anche far pensare a qualche problematica organica che la persona ha paura di affrontare per imbarazzo o timidezza.
Quando prova ad avvicinarsi a suo marito in intimità lui come reagisce? Sarebbe interessante capire cosa avviene tra voi due in quei momenti.
Ovviamente sono solo spunti di riflessione che condivido con lei.
Quello che può fare è assumere una posizione più decisa e rigida nei confronti di suo marito, mettendolo un pò, mi passi l’espressione, “alle strette” rispetto alla situazione che state vivendo.
Penso che sia un suo sacrosanto diritto affrontare le difficoltà e provare a ritrovare un’intesa sessuale.
3 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera Laura,
Non è possibile convincere una persona ad iniziare un percorso di terapia se lei stessa non è né motivata né invogliata ad intraprenderla, anche se riuscisse a farlo venire non andrebbe a buon fine. Perché invece, ritiene senza senso continuarla lei?o intraprenderne una nuova?magari con obiettivi diversi, ovvero incentrati su di lei e non sulla coppia. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, mi scriva pure.
Cordiali saluti